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Descrizione
Sarebbe ben arduo sperare di rintracciare in qualche Museo alcuni dei reperti descritti in questo libro. Perché? Ma è semplice: perché... non esistono o non sono mai esistiti. Almeno 'ufficialmente'...
Questo lavoro vorrebbe, quindi, colmare tale lacuna e dovrebbe essere inteso come un vero e proprio manuale di "Archeologia eretica", indispensabile a tutti quei ricercatori dell'ignoto che vogliono affrontare uno studio sperimentale sulle "possibili tecnologie antiche", con l'indispensabile apertura mentale necessaria ad intraprendere una strada irta di ostacoli, ma soprattutto nel pieno rispetto dell'ortodossia scientifica.
L'Autore, pur occupandosi in ambito universitario degli aspetti più concreti della ricerca archeologica, ha tentato di ricostruire impossibili oggetti, basandosi in alcuni casi su testi biblici, in altri su testimonianze storiche e in qualche caso facendo "atto di fede" nei confronti di qualche studioso del passato che ha sostenuto di averli visti o di averli realizzati egli stesso.
Pila di Baghdad? Arca dell'Alleanza? Lumi eterni? Bussola Caduceo? Specchi ustori? Urim e Tummin? Lente di Layard? Sono degli oggetti "impossibili"... ma non per tutti e, seguendo le indicazioni fornite in questo libro, anche voi riuscirete a realizzarli facilmente!
Dettagli Libro
Editore | Eremon Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2017 |
Formato | Libro - Pagine: 189 - 16x23cm |
EAN13 | 9788889713730 |
Lo trovi in: | Ricerche archeologiche |
Autore
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Recensioni Clienti
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Tindara
Acquisto verificato
Voto:
questo libro mi ha aiutata a capire tante cose. ha illuminato il mio percorso. lo consiglio per approfondire il percorso spirituale
Matteo
Acquisto verificato
Voto:
Un testo interessante, scritto in uno stile "colloquiale" che presenta, come in un manuale tecnico, i passi necessari per ricostruire artigianalmente quegli antichi manufatti a tutt'oggi ancora controversi come la "pila di Bagdad" o il pettorale dei sacerdoti Israeliti. L'autore interpreta appunto alcuni di questi oggetti o tecniche, disponibili nei musei o descritti in antichi testi come la Bibbia, per quello che avrebbe potuto essere il loro utilizzo, e ne da la descrizione accurata... per ricostruirli a casa propria! Si va dalla pila di Bagdad, agli specchi ustori di Archimede, all'Arca dell'Alleanza, alle "lenti di rocca" e antiche bussole, passando per l'estrazione della porpora e alle tecniche di "mummificazione" o "pietrificazione".
Angela
Acquisto verificato
Voto:
Libro affascinante,letto tutto d'un fiato.interessantissime le teorie esposte e corredate da esempi.Anch'io ho dato quattro stelle perché ho trovato il libro un po troppo tecnico per i miei gusti.Comunque,gli esempi e gli inviti a sperimentare confermano che le teorie esposte non sono affatto balzane come qualcuno potrebbe pensare.
Paolo
Acquisto verificato
Voto:
Questo testo è decisamente particolare. Volterri è una mente geniale, riporta una lunga serie di oggetti / tecniche antiche allora inspiegabili, dagli specchi ustori, la pila di baghdad, la bussola-caduceo in uso sulle navi fenicie (oltre a una MARE di altri oggetti che non avevo mai sentito!) e ne fà un'attenta analisi con la tecnologia oggi disponibile, dimostrando che con la dovuta conoscenza anche nell'antichità era possibile la costruzione di tali meraviglie. Ho volutamente messo 3 stelle su 5 perchè non è un libro, bensì un vero e proprio manuale di costruzione, ciononostante è interessantissimo e ne raccomando la lettura in special modo a chi volesse cimentarsi nella riproduzione di antichi manufatti.
Antonio
Acquisto verificato
Ho trovato questo libro molto interessante ed originale,specie per i seguenti motivi: Aggiungendo ad ogni argomento anche una descrizione sperimentale , contribuisce con più forza alla credibilità delle antiche sapienze. Mi risulta essere il primo testo di archeologia che inciti il lettore a farsi lui stesso archeologo , viste le quantità di argomenti ancora da esplorare.Assegno quattro stelle invece di cinque perchè ritengo che i temi trattati ed i dotti riferimenti storici citati ,meritassero un maggior spazio rispetto alle circa 160 pagine di testo. Consiglio comunque di conservare il libro , nel caso di un prossimo Diluvio Universale