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Descrizione
Un libro per lettori di ogni età. La storia si legge in un’ora, il messaggio dura tutta la vita.
Chi ha spostato il mio formaggio? è una parabola che rivela una profonda verità sul cambiamento.
Due topolini e due gnomi (molto simili agli esseri umani) vanno alla ricerca del «Formaggio», la metafora di tutto quello che vorremmo avere dalla vita, nel «Labirinto», cioè il luogo in cui cerchiamo ciò che desideriamo.
Nella storia non tutti i personaggi reagiscono agli imprevisti e, alla fine, uno di loro affronta il mutamento e scrive sui muri del Labirinto quello che ha imparato dalla sua esperienza.
Leggendo le scritte dello gnomo Ridolino scopriremo come gestire positivamente il cambiamento per subire meno stress e avere più successo (o comunque lo si voglia definire) nel lavoro e, soprattutto, nella vita.
Siete in un momento della vostra esistenza che prevede un cambiamento? Volete cambiare lavoro? Ogni tanto vi capita di pensare che sarebbe bello cambiare vita, ma farlo vi spaventa? Vi chiedete se ciò che avete sia proprio quello che volete?
"Chi ha spostato il mio Formaggio?" di Spencer Johnson non e' un manuale di comportamento e neanche un pesante libro di psicologia che vi costringa a una lettura impegnativa e noiosa. E' un libretto che si legge in pochissimo tempo, una favola. Sì proprio una favola tanto che la si può leggere anche ai bambini.
Dettagli Libro
Editore | Sperling & Kupfer |
Anno Pubblicazione | 2014 |
Formato | Libro - Pagine: 105 - 13x19cm |
EAN13 | 9788820057343 |
Lo trovi in: | Storie che ispirano |
Approfondimenti
ANCHE NOI SIAMO FATTI COSÌ
Il semplice e il complesso
"I quattro personaggi fantastici protagonisti di questa storia - i topolini Nasofìno e Trottolino e gli gnomi Tentenna e Ridolino - intendono rappresentare la parte semplice e la parte complessa di noi stessi, che convivono nella nostra natura indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla cultura o dal Paese d’origine.
A volte ci comportiamo come Nasofìno, che fiuta per tempo il cambiamento; altre volte come Trottolino, che scalpita per entrare in azione; altre volte ancora come Tentenna, che nega il cambiamento e vi resiste perché teme che sfoci in un peggiorare delle sue condizioni; oppure come Ridolino, che impara prontamente ad adattarsi quando capisce che cambiando potrà conquistare qualcosa di meglio.
Quale che sia la parte di noi che ognuno sceglie di utilizzare, c’è una cosa che ci unisce tutti: la necessità di trovare la nostra via nel Labirinto per affrontare con successo tempi di grandi cambiamenti."
Autore
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