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Descrizione
L’anno 2012, la fine del calendario Maya, per Erich von Däniken non indica la data dell’apocalisse, ma un punto di svolta che ci porta in un’epoca di nuove conoscenze. In questa nuova era, secondo l’autore, ritorneranno sulla terra gli extraterrestri.
Un’antica profezia Inca annuncia, infatti, il ritorno degli Dei sul nostro pianeta e anche se può sembrare assurdo, è dimostrabile se si prendono in considerazione i reperti archeologici e le leggende dei popoli antichi. Solo considerando i miti degli Indiani d’America, le tradizioni egiziane e molte altre storie simili e provenienti da diverse parti del mondo, riusciamo a fare un’analisi obiettiva del nostro passato. Tutte le religioni, infatti, parlano di divinità stellari che con navi celestiali sbarcano sulla Terra.
Sulle tracce degli Dei, Erich von Däniken ci conduce sulle Ande boliviane, in un sito archeologico a 4000 metri d’altezza che mai e poi mai avrebbe potuto essere costruito da uomini dell’età della pietra. L’autore cita le parole degli Inca, secondo cui quel luogo misterioso è «stato edificato in una sola notte dagli dei», ed esamina gli studi di archeologi che più di cent’anni fa hanno lavorato sull’altopiano boliviano, dove hanno scoperto un calendario che risale a 15.000 anni fa.
Si prosegue poi verso l’Egitto, dove un tempo nelle profondità della Terra si seppellivano creature mostruose ed esseri ibridi, imprigionati per l’eternità.
Un libro straordinario, che evidenzia la competenza e la passione dell’autore, che rivela una parte della nostra storia celata appositamente per nascondere delle verità probabilmente scomode.
Dettagli Libro
Editore | Macro Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2012 |
Formato | Libro - Pagine: 336 - 13,5x20,5cm |
EAN13 | 9788862292344 |
Lo trovi in: | Ricerche archeologiche |
Autore
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Recensioni Clienti
5,00 su 5,00 su un totale di 4 recensioni
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Marino
Acquisto verificato
Voto:
Godibile, interessante , non equivocabile, ricco di spunti interpretativi. Si scavalca il dualismo "credere o non credere" tramite l'auore stesso.
Damiano
Acquisto verificato
Voto:
si tratta quasi di un riassunto delle scoperte e opere di Erich von Daniken, uno dei maggiori conoscitori assieme a Zecharia Sitchin degli antichi astronauti, il libro è ben strutturato e tratta diversi argomenti, mai noioso in quanto sempre ricco di dati misti a riflessioni dell'autore, molte immagini a colori. Speriamo un giorno la vera storia della terra e degli esseri umani venga riconosciuta dalla scienza Erich!
Marisa
Voto:
libro interessante in special modo per chi è affascinato dall'idea che gli alieni abbiano visitato il nostro pianeta e che abbiano manipolato popoli ,regimi , e addirittura il nostro dna
Paolo
Acquisto verificato
Voto:
Come in ogni sua altra opera precedente, Von Daniken dimostra anche stavolta la sua straordinaria maniera di scrivere, tanto appassionante e scorrevole che ho letto questo libro tutto d'un fiato nell'arco di un pomeriggio. Buona parte dello scritto è incentrata sul sudamerica, tra le rovine megalitiche di Tiahuanaco e di un lougo meno noto (e proprio per questo più intrigante) chiamato Pumapunku, poi Von Daniken spazia dalla Germania del Terzo Reich ed ai suoi fanatici esoterici e riprende il lavoro di archeologi "dimenticati" ridando lustro alle loro teorie. In sostanza l'autore sostiene che in un remoto passato la neonata umanità venne effettivamente visitata da intelligenze extraterrestri che ci guidarono per un sacco di tempo, per poi andarsene con la promessa di ritornare in un futuro non troppo remoto, lasciandosi alle spalle interventi genetici, ibridazioni alieno/umane documentate, tra l'altro, dall'Antico Testamento e dalla pressochè totalità delle opere scritte delle varie religioni nel mondo. Von Daniken tratta poi del calcolo del tempo fatto dai Maya, narra dell'intervento spagnolo e della rovinosa devastazione di una cultura che ancora testimoniava il contatto con alieni ai suoi primordi e conclude con un capitolo dedicato alla propagazione della vita nel cosmo, quantomeno bizzarra ma interessante. Come ogni libro che tratti di argomenti del genere va letto con un certo tipo di atteggiamento critico che può e deve invitare il lettore a farsi parecchie domande.