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Descrizione
Questo libro racconta la storia del testo più importante scritto in ambito medico. Concluso nel 1025, reso in caratteri latini a Toledo prima del 1187, fu stampato a Milano nel 1473 su commissione della comunità scientifica ducale. Studiato nelle università in forma di commenti ed esposizioni, il monumentale Canone della Medicina di Avicenna è stato rinvenuto nella biblioteca pavese del medico Ferrari da Grado.
Traendo spunto dal testo egli rese omaggio al duca Francesco Sforza descrivendo, nell’Expositiones super tractatum de urinis et vigesimam secundam fen tertii Canonis domini Avicennae, le principali malattie che colpivano i suoi uomini d’arme.
Il testo che qui si propone permette al lettore di entrare nelle stanze degli ospedali medievali, di visionare gli ingranaggi dei torchi dei primi tipografi, di ascoltare il silenzio dei benedettini arroccati sull’abbazia di Montecassino, di sfogliare la carta dei manoscritti, degli incunaboli, delle cinquecentine e di esplorare le biblioteche mediche sullo sfondo del dialogo religioso tra cristiani e musulmani in area mediterranea.
Dettagli Libro
Editore | Mimesis Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2013 |
Formato | Libro - Pagine: 160 - 11x17cm |
EAN13 | 9788857517650 |
Lo trovi in: | Storia |
Autore
Avicenna (980-1037), noto in oriente con l’epiteto di Sommo Consigliere e in occidente con quello di Principe dei Medici, incarna una figura centrale nella propagazione e trasmissione delle scienze islamiche: quella del saggio, rappresentato solitamente dal medico. Il merito principale del suo Canone della Medicina consiste nell’aver recuperato un sapere millenario, depositato nella cultura persiana, greca e indiana, ed averlo arricchito della scienza islamica prima di trasmetterlo all’occidente europeo.
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