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Descrizione
"I pensieri sono esentasse. Ma danno delle noie" è l'aforisma di Kraus che dà il titolo al primo dei sette capitoli in cui è strutturata l'opera.
La penna al vetriolo del celebre autore satirico si confronta in questo volume con i temi più scottanti della sua attualità che è anche la nostra: la politica (che "dà le stesse emozioni di un romanzo giallo"); le donne (che "sono casi limite"); i vizi e le virtù umane (che "sono imparentati come carbone e diamante"); l'arte (che "serve ad asciugarci gli occhi"); la sua Vienna (dove "si vive per mangiare ma si fa la fame") e infine se stesso ("quando mi faccio tagliare i capelli, ho paura che il parrucchiere mi tagli via anche un pensiero").
Precursore del "woodyallenismo", è ritratto qui in tutto il suo stile e dispiegamento di idee, con un verve capace di coinvolgere anche i lettori completamente digiuni della sua arte che, il filosofo Sgalambro descrive così: "Se Karl Kraus avesse scritto "Il capitale" lo avrebbe fatto in tre righe".
Dettagli Libro
Editore | Einaudi |
Anno Pubblicazione | 2012 |
Formato | Libro - Pagine: 104 - 12x19,5cm |
EAN13 | 9788806209902 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
Autore
Karl Kraus (1874-1936) - Giornalista, aforista e poeta austriaco, è uno dei maggiori scrittori satirici di lingua tedesca del secolo Ventesimo. Nel 1899 fondò la rivista «Die Fackel» dalla quale lanciò i suoi celebri attacchi contro l’ipocrisia morale degli intellettuali, la corruzione, il nazionalismo pangermanista e le politiche liberiste. Ha scritto diversi volumi di saggi sulla lingua e di aforismi.
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