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Descrizione
E se la felicità non fosse un'emozione passeggera ma una vera e propria competenza da portare nella vita quotidiana?
Tutto quello che non ti sei mai chiesto sulla felicità e che conduce lungo il percorso per evolvere da Homo Sapiens a Homo Felix.
Dettagli Libro
Editore | 13 Lab Edition Ltd |
Anno Pubblicazione | 2016 |
Formato | Libro - Pagine: 332 - 13x20cm |
EAN13 | 9788899633134 |
Lo trovi in: | Raggiungere la Felicità |
Autore
Daniele Berti, nato a Vittorio Veneto, dopo una vita "normale", nel 2004 si chiede: "Ma la felicità esiste?"
Inizia così un percorso di studi e di ricerche per approfondire questo tema; diventa Counselor ad indirizzo Gestaltico presso l'ASPIC di Venezia.
Poi affronta lo studio della PNEI e scopre lo Yoga della Risata; affascinato da questa semplice e potente tecnica, diventa Laughter Yoga Teacher con la guida del Dr. Madan Kataria che nel 2015 lo nominerà Laughter Ambassador.
Recensioni Clienti
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Alfonso
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Voto:
La felicità, come concetto astratto, assume un valore diverso per ciascuno di noi. Attribuiamo sempre diversi significati in rapporto alle nostre storie, alle esperienze vissute, a quel tipo di ambiente e società nei quali viviamo. Ma siamo tutti accomunati da un identico filo conduttore, ossia la ricerca di un “qualcosa” che si trovi al di fuori noi, che sia esterno alla nostra realtà quotidiana e che ci renda finalmente felici. Ed è questo l’errore, pensiamo che solo un evento particolare, un incontro, una promozione, una fortuita serie di coincidenze possano provocare quell’esaltazione, quell’emozione improvvisa che darebbe luogo alla nostra “felicità”. Senza però considerare che, aspettando un evento esterno a noi, alla fine dipenderemo sempre dalle circostanze, da chi ci capita di incontrare nella vita, da quelle felici intuizioni che possiamo avere o non avere mai. Questa passività non mi è mai piaciuta. Attendere che qualcosa cambi determina uno stato di perenne aspettativa, come se solo quando sarò in pensione, quando avrò avuto l’aumento di stipendio, quando avrò finito di pagare il mutuo, quando i figli saranno grandi, ecc, potrò finalmente sentirmi felice e appagato. E l’Autore lo precisa più volte, non ha senso un comportamento del genere, che finirà per produrre l’esatto contrario, ossia frustrazione e impazienza, ansia e stress. Questa è la felicità “esogena”, ossia quello stato d’animo indotto da circostanze esterne alla mia vita, che possano scatenare dentro di me delle reazioni emotive fortissime e tali da provocare una vita felice. Ma si rimarrà delusi: finito quel momento di euforia, si andrà sempre alla ricerca di altre cause esterne, di altre circostanze non dipendenti da me che possano giustificare la mia felicità, finendo invece per schiavizzare il mio stato emotivo e mentale. Al contrario, perché invece non concepire la felicità come “endogena”, ossia come un processo interiore, un metodo di facile applicazione che, se eseguito con costanza, potrà generare dei risultati garantiti? Mi piace questo modo di avvicinarsi alla felicità, che non viene più vista come una chimera, come una meta irraggiungibile, ma come un obiettivo degno dell’essere umano che deve impegnarsi ad essere felice e non a sopravvivere. E l’Autore ci spiega diverse modalità da seguire come abitudini di vita, a cominciare dalla risata a vuoto, ossia quegli esercizi di mimica facciale e posturale che ci aiutano a rilassare i muscoli, a ossigenare il corpo, a rivitalizzare l’umore con semplici esercizi di respirazione addominale. L’essere umano diventa allora responsabile della propria felicità ed è consolante sapere che si può vivere uno stato di gioia continua semplicemente praticando esercizi che sviluppano la consapevolezza, la creatività, la resilienza, lo spirito di condivisione, il senso di auto-efficacia. La felicità a portata di mano...anzi a portata della semplice lettura di questo libro :-) Lascio al lettore il piacere di scoprire le varie tecniche descritte dall’Autore ed è degno di nota l’aver riportato nel libro molte testimonianze di lettori, che hanno sperimentato il sistema e poi ottenuto molteplici vantaggi. Come diceva Gandhi, “diventiamo il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”.