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Descrizione
L’ordalia non l’ha inventata Haley, e nemmeno Erickson; forme più o meno esplicite di ordalia si possono infatti rintracciare in molte tecniche terapeutiche (terapia del comportamento, prescrizione del sintomo, ingiunzione paradossale, ecc.). Jay Haley è stato però il primo a definire l’ordalia terapeutica, a individuarne il funzionamento e a dimostrare come Milton H. Erickson faccia in parte uso di questa tecnica.
L’ordalia terapeutica si basa in sostanza su un patto stretto fra terapeuta e cliente in base al quale il cliente si impegna in un comportamento per lui gravoso e insostenibile da portare avanti solo finché non verrà eliminato il sintomo per il quale ha cercato aiuto. Il principale requisito dell’ordalia dovrà dunque essere di provocare un fastidio uguale se non maggiore di quello causato dal sintomo, proprio come una punizione deve essere commisurata al reato (per esempio può consistere nel doversi alzare nel cuore della notte per dar la cera ai pavimenti, fare esercizi di calligrafia, camminare per distanze più o meno lunghe, ecc.); deve essere però anche qualcosa che la persona può fare e a cui non può legittimamente opporsi; infine, non deve essere nociva per nessuno.
I tipi di ordalie che Haley presenta sono numerosissimi e diversi tra loro: possono essere semplici ingiunzioni tendenti a fare del sintomo stesso una punizione per averlo provato; possono essere doppie, cioè efficaci per due sintomi; paradossali, come quando a una persona che lamenta due sintomi viene detto di mettere in atto uno di essi ogni volta che l’altro si presenta; incrociate, cioè basate sull’interazione tra due o più persone; possono essere psicologiche o concretamente fisiche; persino la parcella del terapeuta può essere impiegata ai fini dell’ordalia, accrescendola progressivamente se il sintomo continua o peggiora; naturalmente anche la terapia stessa è in un certo senso un’ordalia.
Oltre a descrivere l’impiego di svariati tipi di ordalia, Haley delinea le fasi di questo tipo di intervento ed espone dettagliatamente alcune specifiche tecniche da lui impiegate con clienti diversi. I casi clinici presentati sono molto eloquenti e accompagnati da considerazioni sulla posizione da assumere con i diversi pazienti, le strategie da impiegare col singolo o coi membri di una famiglia numerosa, e i trabocchetti da cui guardarsi.
Dettagli Libro
Editore | Astrolabio Ubaldini Edizioni |
Anno Pubblicazione | 1985 |
Formato | Libro - Pagine: 190 - 15x21cm |
EAN13 | 9788834008164 |
Lo trovi in: | Cure alternative |
Autore
Jay Haley è direttore del Family Therapy Institute di Washington e insegna all’Università del Maryland. Ha diretto il Family Therapy Research alla Philadelphia Child Guidance Clinic, il Family Experiment Project al Mental Research Institute di Palo Alto e Family Process. Di Haley sono già apparsi in questa collana Tecniche di terapia della famiglia (in collaborazione con Lynn Hoffman), Terapie non comuni, Il distacco dalla famiglia, Cambiare gli individui, Cambiare le coppie, Cambiare i bambini e le famiglie e Dietro lo specchio.
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