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Descrizione
I primi testi di letteratura furono scritti da una grande sacerdotessa sumera, Enheduanna, che visse in Mesopotamia intorno al 2300 a.C. Enheduanna dedicò una serie di inni alla dea Inanna, che rappresentano sia poemi di magistrale bellezza che il primo resoconto scritto della coscienza di un individuo sulla propria vita interiore.
Meador accompagna gli inni con riflessioni sulla liberazione spirituale e psicologica di Enheduanna dal ruolo di figlia obbediente dal padre autorevole e con informazioni sui sistemi religiosi e culturali dell'antica Mesopotamia, esplorando il ruolo di Inanna di archetipo femminile, in quanto prima dea che racchiude sia elementi divini che terrestri e che rappresenta lo spettro completo del potenziale femminile.
Dettagli Libro
| Editore | Venexia Edizioni |
| Anno Pubblicazione | 2009 |
| Formato | Libro - Pagine: 254 - 14,5x22cm |
| EAN13 | 9788887944679 |
| Lo trovi in: | Culto della Dea Madre |
Recensioni Clienti
5,00 su 5,00 su un totale di 4 recensioni
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Alberta
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Pronta a fare un viaggio nella Mesopotamia del 2300 a.C.? Con grazia magistrale Enheduanna, sacerdotessa di Inanna ti guiderà ai misteri della Dea , conquistando il tuo cuore con la sua grande fede e devozione.
Antonella
Acquisto verificato
Voto:
Dolcissimo e straziante, come lo può essere il racconto di qualcosa che è andata via. Ma sul sentire e sul sentiero della consapevolezza al femminile della vita c'è anche questo passaggio.
Luca
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Lo consiglio vivamente a tutti. Sanno le stelle vanno le sole sopra ogni cosa parse in ora in ora sparse ora in ora a festeggiare l’insieme.
Carola
Voto:
Finalmente mi hanno regalato questo meraviglioso libro che desideravo da tanto perchè scritto in onore di Inanna, dea a cui sono devota. L'ho sfogliato con emozione e letto con passione e mi sono fermata ad assaporare ogni parola degli inni e della loro interpretazione. Ringrazio infinitamente chi se n'è preso cura e ha permesso a tutte noi di leggere di questa magnifica dea, custode di vita e di simboli che legano noi donne attraverso un filo indissolubile.
