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Descrizione
L’Italia del biologico racconta i valori culturali e sociali del “fenomeno bio”: a lungo considerato solo nei suoi aspetti economici, oggi sta suscitando un interesse crescente, sostenuto dalle istituzioni e dalla domanda dei consumatori.
Ormai non c’è catena di supermercati che non abbia la sua linea di prodotti bio, i mercati dei produttori locali sono affollati come non mai e gli iscritti ai GAS sono in continuo aumento.
Non si tratta di una moda passeggera. Le cifre, nel nostro paese come nel resto d’Europa, lo confermano: quello del biologico è uno dei pochi settori del comparto agroalimentare che gode di ottima salute. Ma il biologico, oltre a essere una delle espressioni più visibili della green economy, è anche un modo nuovo di concepire il rapporto tra attività produttive e società.
Che sia perché vogliono cibi più sani e più saporiti, per ridurre i propri impatti sull’ambiente o per recuperare una dimensione più ampia del nutrirsi, sono sempre di più le persone che scelgono bio. L’Italia del biologico racconta la storia del cibo biologico, dalle sue origini alla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, e ne spiega l’evoluzione, da fenomeno di nicchia a stile di vita ampiamente diffuso.
Nel libro vengono analizzate le motivazioni che spingono i consumatori a scegliere cibi biologici, a partire dal presupposto che quello del cibo è uno dei settori in cui si manifestano con più evidenza i rischi e le criticità generati dal sistema agroindustriale. Proprio l’agricoltura biologica è una delle alternative più credibili a questo modello, come dimostra con particolare chiarezza il riscaldamento globale. L’agricoltura industriale è infatti causa e vittima degli impatti dei cambiamenti climatici, e la sua conversione alla sostenibilità può contribuire in modo sostanziale a mitigarne gli effetti.
Gli autori propongono infine una lettura del biologico che ne evidenzia le dinamiche relazionali e le istanze etiche. In questo senso, fenomeni come i Farmer’s Markets e il Km Zero, gli orti urbani, i Gruppi di acquisto solidale, la valorizzazione dei prodotti tipici e il turismo rurale possono rappresentare modelli per un nuovo rapporto tra attività economiche, società e ambiente.
Indice
Introduzione
- Contro la modernità: lo sviluppo dell’agricoltura biologica
- Dalla nicchia al successo di mercato: i numeri del biologico oggi
- Il riscatto del biologico nella tarda-modernità: società del rischio e consumo critico
- Nuove sfide e il futuro dell’agricoltura
- Il ruolo dell’agricoltura biologica nella sostenibilità ambientale
- Processi di standardizzazione dell’agricoltura biologica
- L’altra economia del biologico: cibo, relazione, significati e territori
- Agricoltura biologica e civic engagement
- Considerazioni conclusive
Note
Bibliografia
Dettagli Libro
Editore | Edizioni Ambiente |
Anno Pubblicazione | 2015 |
Formato | Libro - Pagine: 188 - 15x23cm |
EAN13 | 9788866271406 |
Lo trovi in: | Alimentazione e salute |
Autori
Roberta Paltrinieri è professore associato confermato presso l’Università di Bologna, dove insegna Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia dei consumi. È responsabile scientifico del CES.CO.COM., Centro studi avanzati sul consumo e la comunicazione dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Stefano Spillare è dottore di ricerca in sociologia presso l’Università di Bologna, si occupa di sociologia dei consumi, consumi sostenibili, turismo responsabile e comunicazione. Collabora con il CES.CO.COM., Centro studi avanzati sul consumo e la comunicazione dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
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