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Descrizione
Una filosofia pratica, quella degli Etruschi, molto vicina alla visione di vita dei popoli orientali.
Cielo e terra, vita e morte, mondo reale e mondo immaginario, essere e non essere si fondono in unità inscindibile. Niente a che vedere con le categorie e i sillogismi aristotelici. Ecco perché Greci e Romani non potevano capire gli Etruschi: i due mondi erano infatti contrapposti, diversi i loro costumi, la loro mentalità, la loro visione del mondo.
Aristotele e Platone con una filosofia campata in aria – tutta idee e sillogismi – avevano indotto la gente a pensare che la Filosofia fosse “Quella cosa con la quale e senza la quale si rimane tale e quale”. Non così gli Etruschi, che hanno calato la Filosofia nella realtà quotidiana, trasformando in prassi di vita quello che per i Greci era “pensiero immacolato”.
Dettagli Libro
Editore | Scipioni |
Anno Pubblicazione | 2012 |
Formato | Libro - Pagine: 112 - 11x15,4cm |
EAN13 | 9788883641503 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
Recensioni Clienti
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Carmelo
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Voto:
Libretto utilissimo per capire come gli Etruschi fossero amati e richiesti per la loro saggezza da tutta Italia. Popolo di origine ignota, riuscì ad integrarsi in tutta la penisola. Non violenti e di visione orientale, vennero scelti dai Romani per educare i loro figli. Per loro l'esistenza era un gioco, serio, ma un gioco. Senza di loro, Roma non avrebbe conquistato quasi tutto il mondo allora conosciuto. Si può dire che rapprentino le origini italiane.