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Descrizione
Dalla prefazione di Bruno Andreolli:
"Dalla pubblicazione nel 1862 della Sourcière di Jules Michelet e soprattutto all'indomani della rivalutazione di questo studioso "anomalo", che conobbe una lunga fase di oscuramento in età positivista, ci si è spogliati, benché faticosamente e peraltro non del tutto, dallo stereotipo che vedeva la strega come una figura inquietante e ingombrante, dedita a pratiche malefiche, strumento del demonio. [...] nella riabilitazione di questa figura al primo posto emerge lo studio delle erbe, che sono patrimonio dell'universo femminile, ma in particolare delle streghe, con le quali le donne sono state spesso identificate, se non altro perché dal peccato della mela in poi hanno detenuto il patrimonio domestico del cibo e della cura del corpo, dall'atto del concepimento all'ultimo addio.
Ne è derivato, anche se non di rado distorto e dozzinale, il successo editoriale che in tempi recenti hanno avuto e continuano a detenere le opere della medichessa bizantina Metrodora, della magistra salernitana Trotula de Ruggiero, della profetessa renana Ildegarde di Bingen: tutte protese ad una gioiosa rivalutazione del corpo, sia maschile che femminile.
Si tratta di un potere strategico ed immenso che ha creato tra uomo e donna una sorta di "attrazione armata", tra i cui risultati più drammatici va appunto annoverata la caccia alle streghe, che però non deve far dimenticare la delicata quanto robusta quotidianità di gesti, attenzioni, saperi, che, attraverso la preparazione di cibi, decotti, tisane, creme, aromi e profumi, consolidano il riconoscimento di una sensibilità e di un protagonismo femminile che non cessa mai di stupire i maschi: perfino i più rozzi. Su questo percorso si è cimentata l'autrice di questo libro che da un lato traccia la storia di una peculiare e plurisecolare riaffermazione delle abilità e delle seduzioni femminili in questo campo, dall'altro fornisce una ricca antologia ragionata di piante, erbe, radici attraverso la cui abile manipolazione la donna si trasforma in strega, nel senso più nobile del termine: curatrice e incantatrice al contempo."
Dettagli Libro
Editore | Penne e Papiri |
Anno Pubblicazione | 2017 |
Formato | Libro - Pagine: 176 - 16,5x24cm |
EAN13 | 9788889336410 |
Lo trovi in: | Wicca, Streghe moderne e Maghi |
Posizione in classifica: | 4.978° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Autore
Rosella Omicciolo Valentini, collabora da anni con “Cronache Medievali”, periodico di studi medievali, con due rubriche fisse: “In taberna” (cucina medievale) e “Il giardino dei semplici” (erboristeria medievale). Da tempo fa parte della L.A.R.T.I. (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani).
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Recensioni Clienti
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Francesco
Acquisto verificato
Voto:
Interessante manuale sull’uso delle erbe magiche nel medioevo, rispetto a manuali erboristici più moderni si nota che il manoscritto ha un fascino datato tutto suo.
Dani
Acquisto verificato
Voto:
I primi due capitoli sono dedicati all'erboristeria nelle diverse epoche e al mito delle streghe. Poi è tutto dedicato alle varie erbe con riferimenti mitologici, note storiche e tante chicche. Davvero un bel libro, molto consigliato.
Eleonora
Acquisto verificato
Voto:
Stupendo questo libro di medie dimensioni che mi aspettavo più piccolo, invece i caratteri sono grandi e ben leggibili ha proprio l'aria di essere un manuale antico! Stupenda anche la copertina flessibile tutta colorata e brillante! Consigliatissimo, tratta le erbe delle streghe nel Medioevo e.... il resto è tutto da scoprire!
Valentina
Acquisto verificato
Voto:
Un vero e proprio trattato che contiene autentiche formule. Come sempre, quando si tratta di argomenti così potenti è d'obbligo un occhio di riguardo da parte del lettore. Servizio de Il Giardino dei Libri impeccabile!