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Descrizione
Il volume presenta la traduzione del Fūshikaden, che è sempre stato una sorta di bibbia – per secoli rimasta segreta – per gli attori del Nō, fin da quando Zeami Motokiyo perfezionò il genere drammatico e scrisse per esso numerose note.
Il Nō è una forma drammatica composta in sostanza da mimo o recitazione, canto poetico e musica, eseguiti su un palcoscenico del tutto disadorno, a eccezione di quattro colonne e la raffigurazione di un grande albero di pino sullo sfondo. Per alcuni drammi possono esservi dei semplici arredi scenici, ridotti agli elementi essenziali e raffinati al punto da costituire mere suggestioni. Tale minimizzazione costituisce l’essenza della stessa rappresentazione drammatica. Tutte le complicazioni non necessarie vengono eliminate e la presenza principale di fronte allo spettatore è una non-presenza, uno spazio e un tempo vuoti. È per questo che qualsiasi parola, movimento o suono – per quanto lieve – assume una rilevanza straordinaria.
I samurai di alto rango praticavano la recitazione, la danza e il canto del Nō con sincero entusiasmo, poiché lo collegavano in parte alla perfezione di una cultura superiore e in parte allo studio del Buddhismo Zen, e talvolta perfino all’arte della spada.
Ancor oggi, il Fūshikaden viene letto con molta assiduità, confermando con la sua stessa brevità l’affermazione secondo cui “lo studio del Nō è in realtà lo studio della cultura giapponese in generale”.
Dettagli Libro
Editore | Mediterranee Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2012 |
Formato | Libro - Pagine: 168 - 13,5x21,5cm |
EAN13 | 9788827221778 |
Lo trovi in: | Tradizioni orientali |
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