Il Marchio della Bestia È Tra Noi... !

Il simbolo del Bancomat è il Marchio della Bestia? Venne registrato tra il 1995 e il 1996 dall’associazione Bancaria Italiana e graficamente è piuttosto inusuale.

Attraverso lo studio e l'analisi sensitiva di simboli esoterici e massonici intrecciati abilmente tra loro l'autore fa diverse scoperte, tra cui la più importante sarebbe il significato occulto proprio del Simbolo del Bancomat che tutti portiamo anche in tasca inciso sulla nostra carta per prelevare contante.

Apocalisse di San Giovanni Apostolo 13:16-18
Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.

Il logo Bancomat sarebbe quindi l’anticipazione grafica e simbolica di quello che sarà il denaro virtuale e il suo utilizzo, prima attraverso uno smartphone e poi inevitabilmente per ragioni di sicurezza, attraverso microchip impiantati nell’essere umano.

Il fatto che solo in Italia sia stato concepito in questo modo rivela quanto forti siano i poteri nascosti che governano il nostro caro Paese, destinato ad essere la prima terra di conquista totale e laboratorio di un Nuovo Ordine Mondiale da parte delle forze dell’oscurità cause disgreganti del Caos, già riemerse con la brutalità del nazismo.

Oggi il controllo della Finanza sull’economia reale e sull’informazione è la chiave per approdare ad una dittatura legalizzata.

Il pianeta Terra si rivela non più come l'eredità del perduto giardino di Eden ma come un'antica galera creata da abili illusionisti per tenere imprigionata la razza umana, tutto è condizionato da loro.

Se l’ombra in questi anni è sempre più attiva e subdola, mascherata da buon pastore, è perché forse è vicino il momento in cui le nostre catene si rompano definitivamente. Il cambiamento climatico legato al ciclo solare ne è un segnale. Per questo motivo siamo in un periodo ancora più duro, i valori si vanno svuotando e si rovesciano, la bontà è chiamata buonismo, il razzismo sicurezza, il lavoro è sfruttamento e speculazione finanziaria. Le persone in preda alla paura che viene continuamente alimentata rinunciano ai propri diritti.

L'immagine illusoria si sta mutando in contenuto, solo chi resta trasparente e senza maschera, conquisterà la vera libertà spirituale, questo è infine il messaggio positivo che l'autore vuole dare. “Spezzeremo le nostre catene solo se diverremo consapevoli che siamo tutti Uno e non ci faremo dividere”.