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Descrizione
Bebe, appena diciottenne, come tutti i ragazzi della sua età ama divertirsi: andare al centro commerciale o ai concerti con le amiche, mettersi in tiro per uscire la sera… Non ci sarebbe nulla di strano se non stessimo parlando di Beatrice Vio che a undici anni, dopo essere stata colpita da una forma di meningite acuta, ha subito amputazioni a gambe e braccia.
Ma per Bebe la malattia non è la fine, anzi rappresenta soltanto una piccola parentesi tra quello che era prima – una bambina con una famiglia fantastica, moltissimi amici e le “tre S” (scuola, scout, scherma) – e quello che è diventata, ovvero un’adolescente felice, con ancora più amici di prima e sempre le “tre S”, ma un po’ cambiate: oggi frequenta le superiori, ha ormai ricevuto il suo nome-caccia scout (Fenice Radiosa) e ha già vinto diverse medaglie in competizioni paralimpiche di scherma, anche internazionali, di altissimo livello.
Eccezionale atleta e insieme ragazza scoppiettante di vita, Bebe si racconta in queste pagine che traboccano di entusiasmo: dalle gare in giro per il mondo alle vacanza all’Elba, dalle figuracce in tv alle gioie delle protesi con tacco, dai faccia a faccia con i suoi miti agli incontri motivazionali che tiene nelle piazze e nelle scuole. E dei suoi sogni.
Perché dopo avere fondato con i genitori art4sport (un’associazione onlus che avvicina i ragazzi con disabilità fisiche allo sport), avere fatto la tedofora a Londra 2012 e avere gareggiato con le atlete più forti al mondo, ha ancora qualche sfizio da togliersi. Ma soprattutto vuole continuare la sua missione: far capire a tutti, con o senza disabilità, che «la vita è proprio una figata!»
Dettagli Libro
Editore | Rizzoli |
Anno Pubblicazione | 2016 |
Formato | Libro - Pagine: 282 - 14x21cm |
EAN13 | 9788817080682 |
Lo trovi in: | Storie che ispirano |
Autore
Beatrice (Bebe) Vio, nata a Venezia nel 1997, pratica la scherma da quando aveva cinque anni. Nel 2008 ha contratto una meningite acuta, in seguito alla quale le sono stati amputati gli avambracci e le gambe sotto le ginocchia. Divenuta atleta paralimpica di fioretto, da allora ha vinto, fra le altre cose, la Coppa del Mondo 2014, due medaglie d’oro ai Campionati Europei (2014) e altri due ori ai Mondiali under 17 (2011 e 2014). Con i genitori ha fondato l’associazione benefica art4sport per sostenere e promuovere lo sport fra i disabili.
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