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Descrizione
Questo libro sostiene una tesi sorprendente e, pagina dopo pagina, la rende accettabile e infine inevitabile: le fiabe - in particolare quelle dei Grimm - sono ispirate al ciclo mensile della luna, ne narrano la vicenda, ne adottano il lessico. L'astro che illumina le notti, la luna crescente o calante, e soprattutto la luna cinerea dei noviluni, traspare attraverso i personaggi fiabeschi e dà senso alle loro curiose storie.
Presenza costante nelle favole di tutti i popoli, la luna appare, sotto infiniti volti, nella mitologia greca; come annuncio di Resurrezione, porta la novella cristiana («Ergo annuntiavit luna mysterium Christi», diceva sant'Ambrogio); e infine, le stesse «fiabe scientifiche» adottano il puntuale e circolare stile lunare.
Sermonti rievoca «storie della luna» esquimesi, boscimani, ottentotte, russe e inglesi; analizza i miti lunari evocati nelle storie di Medea, Prometeo, Edipo, Romolo, Eva, Maria, i re Magi, tra le altre; svela i significati nascosti nelle «fiabe del novilunio», come Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Pelle d'Asino, Cenerentola, Hansel e Gretel.
«La luna è una viva parte di noi - conclude Sermonti - situata nella lontananza [... ]. È una maniera del nostro pensiero, una forma della logica».
Dettagli Libro
Editore | Lindau Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2014 |
Formato | Libro - Pagine: 260 - 14x21cm |
EAN13 | 9788867082643 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
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