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Descrizione
Qui trovate raccolti i testi originali di Naropa e Tilopa, un importante manuale di pratica di Tsongkhapa e i commentari di grandi maestri tibetani, destinati a chi vuole cimentarsi con la pratica di:
- yoga del calore interno;
- yoga del corpo illusorio;
- yoga del sogno;
- yoga della chiara luce;
- yoga del bardo;
- yoga del trasferimento della coscienza e del proiettarsi in un altro corpo.
Uno dei sistemi tantrici più affascinanti, comune a tutte le scuole del buddhismo tibetano, acquisì l'attuale struttura grazie a due grandi maestri indiani dell'XI secolo: Tilopa e Naropa, che attinsero a lignaggi tantrici diversi.
Fu Marpa il Traduttore, maestro della generazione successiva, a introdurre in Tibet questa dottrina esoterica, che è ancora oggi una delle tradizioni meditative tibetane più importanti e vive.
Dalla Prefazione e introduzione a cura di Glenn H. Mullin:
"La tradizione conosciuta in Tibet come Naro choe druk (tib. Na ro'i chos drug), letteralmente "Le sei dottrine di Naro", è più nota agli studenti occidentali di buddhismo tibetano con il nome di "Sei yoga di Naropa". Il dottor Evans-Wentz, il professor Herbert Guenther e Garma C. C. Chang, che figurano tra i primi studiosi di questo corpus, avevano infatti scelto questa seconda dicitura, imprimendone l'uso nel mondo buddhista occidentale.
Sia nelle mie opere precedenti che in questo compendio, mi sono dunque attenuto alle loro definizioni, parlando dei "Sei yoga" invece che delle "Sei dottrine". Nel corso dei secoli, vari lignaggi di trasmissione hanno modificato il modo di insegnare i Sei yoga, come spiega Lama Je Tsong Khapa nel suo commentario più esteso. Esistono anche tradizioni che parlano di due, tre, quattro, sei, otto, e persino dieci yoga di Naropa, ma le varianti riguardano solo il modo di segmentarli, e non vi sono differenze sostanziali in ciò che viene insegnato.
Con l'obiettivo di includere queste diverse strutturazioni, Lama Je Tsong Khapa fa uso, nel suo trattato più esteso come in quello più breve, di una serie piuttosto complessa di titoli e di schemi riassuntivi: invece di limitarsi a presentare i Sei yoga in altrettanti capitoli, egli intesse di una sottile trama mentale l'intera presentazione, il che rende i suoi due trattati sul sistema di Naropa un po' più complessi di altri manuali; coglie però con grande accuratezza la natura flessibile della tradizione e riflette l'arbitrarietà della dicitura "Sei yoga".
I commentari, che fanno parte della scuola Gelugpa, comparsi in epoca più tarda, hanno seguito in linea di massima l'esempio di Tsong Khapa, e raramente trattano dei Sei yoga in sei capitoli."
Indice
Avvertenza del curatore
Prefazione e introduzione di Glenn H. Mullin
- Avvertenza
- Il Naro choe druk
- Storia e natura della pratica
- Le prime fonti scritte sui Sei yoga
- Le fonti originarie dei Sei yoga
- Il titolo di questo corpus di insegnamenti
- La tradizione vivente
Cap. 1 - Tilopa: Le istruzioni orali per i Sei yoga
- Le istruzioni orali per i Sei yoga
- Lo yoga del calore interno
- Lo yoga del corpo illusorio
- Lo yoga del sogno
- Lo yoga della chiara luce
- Lo yoga del bardo
- Gli yoga del trasferimento della coscienza e della vigorosa proiezione
Cap. 2 - Naropa: I versi adamantini della Tradizione sussurrata
- I versi adamantini della Tradizione sussurrata
- I requisiti del guru e del discepolo
- Gli yoga della fase di abilitazione e di sviluppo
- Lo yoga del calore interno
- Lo yoga del corpo illusorio
- Lo yoga del sogno
- Lo yoga della chiara luce
- Lo yoga del trasferimento della coscienza
- Lo yoga della vigorosa proiezione
Glenn H. Mullin, Praticare i Sei yoga di Naropa
- Lo yoga della karmamudra
- Lo yoga della coltivazione della visione
- Lo yoga del bardo
- Il risultato della pratica
Cap. 3 - Je Sherab Gyatso: Appunti su Il libro delle tre ispirazioni
- Appunti su Il libro delle tre ispirazioni
Cap. 4 - Gyalwa Wensapa: Le impronte del profondo sentiero dei Sei yoga di Naropa, fonte di ogni realizzazione
- Le impronte del profondo sentiero dei Sei yoga di Naropa, fonte di ogni realizzazione
- La realtà della base
- Le fasi di attraversamento del sentiero
- Come si manifestano i risultati
Cap. 5 - Lama Je Tsong Khapa: Manuale pratico sui Sei yoga di Naropa: passare alla pratica
- Manuale pratico sui Sei yoga di Naropa: passare alla pratica
- I preliminari tantrici speciali
- La meditazione e la recitazione del mantra di Vajrasattva
- La meditazione del Guru yoga
- Il sentiero tantrico vero e proprio
- Lo yoga della fase di sviluppo
- Gli yoga della fase di completamento
Cap. 6 - Panchen Lobzan Chokyi Gyaltsen: La chiave d'oro: una guida profonda ai Sei yoga di Naropa
- La chiave d'oro: una guida profonda ai Sei yoga di Naropa
- Gli addestramenti preliminari
- La pratica vera e propria
- Gli addestramenti ausiliari
L'autore
Bibliografia dei testi citati dagli autori delle opere qui tradotte
Dettagli Libro
Editore | Amrita Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2022 |
Formato | Libro - Pagine: 171 - 14x20,5cm |
EAN13 | 9788889382370 |
Lo trovi in: | Yoga |
Posizione in classifica: | 5.033° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Approfondimenti
Cap. 1 - Tilopa: Le istruzioni orali per i Sei Yoga
"Nota introduttiva
Al mahasiddha indiano Tilopa (988-1069 d.C.) è attribuita la formulazione del sistema dei Sei yoga. Tilopa nacque nel 988 nel Bengala e siccome da bambino contribuiva a mantenere la famiglia, di casta brahmana, accudendo ai bufali, fece uso del tempo trascorso a sedere nei campi con le mandrie per imparare prima a leggere e scrivere, e poi per studiare e a memorizzare molte delle grandi Scritture buddhiste, così che, giunto all'adolescenza, aveva già studiato i classici, da autodidatta.
Raggiunta la maggiore età, Tilopa partì alla volta dell'Oddiyana (l'attuale valle di Swat, in Pakistan) dove ricevette molte abilitazioni da parte di un gruppo di mistiche. In seguito viaggiò a lungo e studiò con diversi maestri buddhisti; poi trascorse parecchi anni a praticare intensamente la meditazione, fino a conseguire l'illuminazione.
La sua biografia riporta che, fra i principali insegnamenti ricevuti, quelli su cui concentrò maggiormente la pratica personale furono le dottrine del Madhyamaka e le abilitazioni del Guhyasamajatantra provenienti dal mahasiddha Nagarjuna, la dottrina della chiara luce e quella del bardo risalenti al mahasiddha Lawapa, i lignaggi dell'Heruka Chakrasamvara trasmessi dal mahasiddha Luipada, i lignaggi del Mahamudra provenienti dal mahasiddha Shavari e le dottrine del calore interno dell'He-vajratantra, così come Krishnacharya le aveva tramandate.
In età più avanzata, Tilopa manifestò innumerevoli miracoli al fine di ispirare i discepoli e condurli all'Illuminazione: era capace di fermare la corsa del sole, di mutarsi in un animale, di volare, e di dispiegare in cielo i mandala tantrici, rendendoli visibili. A volte se ne stava tranquillamente per conto suo, vivendo come un monaco, mentre in altre occasioni viveva nei carnai, in compagnia dei cadaveri; per creare le condizioni con cui gli esseri potessero accumulare meriti, a volte si sostentava chiedendo l'elemosina, altre volte gestendo un bordello.
Il nome Tilopa, scritto “Tillipa” nel colophon di questo testo, significa “l'uomo dei semi di sesamo”; un appellativo che si guadagnò perché, come parte del suo sentiero verso l'illuminazione, lavorava pestando semi di sesamo per estrarne olio, usando questa occupazione a mo' di metafora (l'olio dell'illuminazione lo si può estrarre dal seme della normale esperienza quotidiana). Ebbe molti discepoli, il più grande dei quali fu Naropa, a cui trasmise i Sei yoga secondo la propria formulazione.
Esistono in tibetano molti brevi testi sui Sei yoga attribuiti a Tilopa, ma solo l'opera in versi qui tradotta è considerata autentica oltre ogni dubbio ed è per questo che è la sola presente nel Tengyur, il canone tibetano dei commentari indiani.
Il testo di Tilopa consiste di pochi versi soltanto, ciononostante è importante, essendo la più antica opera conosciuta sui Sei yoga. Fa menzione di quattro importanti maestri del lignaggio attraverso i quali i Sei yoga sono arrivati fino a Tilopa: Krishnacharya, Nagarjuna, Lawapa e Sukhasiddhi; essi sono anche le fonti della lista precedente, più lunga, tratta dalla sua biografia.
Nella traduzione ho aggiunto a mo' di sottotitoli il nome di ciascuno dei sei yoga, il che, se da un lato potrebbe interrompere la fluida continuità stilistica di Tilopa, dall'altro evidenzia la
Tilopa classificò i Sei yoga in modo un po' diverso da quello che si sarebbe poi affermato in Tibet con la scuola Pakmo Drupa Kargyu e successivamente con la scuola Gelugpa. Egli li elenca come:
- yoga del calore interno proveniente da Krishnacharya, al quale fa riferimento come Charyapa;
- yoga del corpo illusorio, proveniente da Nagarjuna;
- yoga del sogno, da Lawapa;
- yoga della chiara luce, anch'esso proveniente da Nagarjuna;
- yoga del bardo, da Sukhasiddhi;
- yoga del trasferimento della coscienza e yoga della vigorosa proiezione, anch'essi provenienti da Sukhasiddhi. Le mie aggiunte indicano come sono raggruppati dalle scuole Pakmo Drupa Kargyu e gelugpa."
Glenn H. Mullin
Autore
Glenn H. Mullin è un tibetologo di fama mondiale, oltre che traduttore dal tibetano ed esperto praticante di meditazione; ha vissuto a lungo a Dharamsala, dove ha studiato il tibetano ma anche la letteratura, gli voga e la meditazione sotto la guida di venticinque fra i più esperti maestri tibetani del nostro tempo. Ha scritto una quindicina di libri su argomenti buddhisti e ha condotto molti pellegrinaggi in Tibet e in Nepal.
Recensioni Clienti
4,71 su 5,00 su un totale di 7 recensioni
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Riccardo
Acquisto verificato
Voto:
Un testo fondamentale. Imperdibile sia per i semplici studiosi dell’argomento, e sia per quanti aspirano a praticare le tecniche dello yoga tibetano. Tecniche non facili, lo sono ancor meno per un occidentale che non abbia grande dimestichezza con le divinità di quella cultura. Il testo dà per scontato di avere già le idee chiare circa la natura degli Dei e delle Dee, e circa i loro legami con i relativi eggregori.
Anna Maria
Acquisto verificato
Voto:
Bello e utile, proprio per avvicinare alle varie pratiche di yoga diffuse dai più grandi maestri . Una guida da tenere sempre con se.
bob
Acquisto verificato
Voto:
Prezioso libro che ci introduce con austerità attraverso conmentari ed esercizi dettagliati alla pratica di diverse tecniche dello Yoga che si praticano ormai solo ad un certo stato avanzato dello Yoga. Un testo prezioso da leggere e praticare con devozione perché ricco di insegnamenti reali per chi è sul sentiero dello Yoga.
Ba
Acquisto verificato
Voto:
Bel testo per chi è addetto ai lavori. Libro non facile nella lettura, ma comunque completo e commentato in modo valido
Daniele
Acquisto verificato
Voto:
Ottimo libro su sull'argomento. L'autore é molto competente e non deluderà i ricercatori e praticanti di yoga che vogliono approfondire questo campo delle scienze spirituali.
Andrea Rocchi
Purtroppo, molte case editrici richiedono un tetto minimo di acquirenti già piazzati per poter iniziare la sola traduzione...Mediterranee ne richiede 500 se non sbaglio. Quindi, visto che a oggi siamo a 48 persone solo quà che lo richiedono...mah, speriamo in Amrita! Amrita in sanscrito significa "immortale, non morto"...hanno tutto il tempo che gli serve per farlo speriamo!