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Descrizione
Tutti i genitori vogliono il meglio per i propri figli. Il problema è come ottenerlo. Se un tempo il metodo era uno, ovvero l'uso della disciplina, oggi, in un'epoca di pedagogia figliocentrica e permissiva, anche il genitore meglio intenzionato finisce per cedere al compromesso.
Ma qual è il modo migliore per educare i nostri figli? Bisogna essere indulgenti o severi? Amy Chua non ha dubbi: cresciuta secondo i rigidi principi pedagogici cinesi, la "mamma tigre" crede che non ci sia bisogno di rassicurarli continuamente, assecondarne le predisposizioni, evitare loro le difficoltà, bensì di promuovere valori come l'abnegazione e la necessità di puntare sempre all'obiettivo più alto.
Ecco perché alle due figlie sono vietati TV, computer e uscite con gli amici. Le priorità rimangono, sempre e comunque, i compiti e l'inflessibile impegno nello studio. I risultati non tardano ad arrivare, ma al prezzo di sacrifici che ai nostri occhi di genitori occidentali destano non poca sorpresa e scandalo.
Uno straordinario caso editoriale che ha aperto un dibattito furioso sui giornali di tutto il mondo e ha diviso gli italiani tra fautori di un ritorno alla disciplina e sostenitori dell'italica "mamma chioccia" o della sua versione aggiornata, la "mamma cocker, sgangheratamente affettuosa, creativamente pasticciona".
Dettagli Libro
Editore | Sperling & Kupfer |
Anno Pubblicazione | 2011-2012 |
Formato | Libro - Pagine: 252 - 12,5x19,5cm |
EAN13 | 9788860617934 |
Lo trovi in: | Racconti, Letteratura e Diari di viaggio |
Recensioni Clienti
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Alessandra
Voto:
Veramente non posso condividere molta parte del"sistema educativo" di questa mamma - un po' dittatoriale, direi - anche se parte dalle migliori intenzioni: far raggiungere alle figlie la consapevolezza di potercela fare, sempre. L'autrice in effetti dice in un'intervista : ".... nel pretendere molto dai propri figli si comunica una grande fiducia nelle loro capacità.". E' proprio necessario far raggiungere obiettivi alti ai propri figli (in ambito scolastico ed extrascolastico) con una disciplina ferrea per cui è la famiglia a decidere cosa devi fare e con quale determinatezza? Il dubbio resta ma io continuo sulla mia strada.