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Descrizione
Margaret Murray, in questo saggio pionieristico che venne pubblicato nel 1921, e che qui si ripropone, sostenne per la prima volta la tesi secondo cui la stregoneria risalirebbe all’epoca precristiana.
La studiosa propose di chiamare il culto delle streghe come “culto di Diana”, in riferimento alla divinità lunare romana, Signora delle selve e delle fiere, protettrice delle donne, vergine e cacciatrice. In altri termini le cosiddette streghe rappresenterebbero un retaggio di una “religione” ancestrale connotata da matrice femminile-lunare e diffusa presso i popoli dell’Europa Occidentale in una fase storica pre-agricola, dunque persino antecedente allo sviluppo dell’agricoltura quale sistema preminente per l’approvvigionamento del cibo. Con l’affermarsi del monoteismo cristiano in epoca storica, tale retaggio venne diffamato e perseguitato.
L’Opera si caratterizza principalmente come una raccolta di testimonianze: l’Autrice scelse di trattare le deposizioni delle accusate di stregoneria come dati etnografici, per mezzo di un approccio antropologico privo di pregiudizi, senza tralasciare dettagli apparentemente impressionanti o illogici.
Riportando, con estremo rigore e dovizia di dettagli, tali testimonianze dirette sino ad allora inedite, Margaret Murray mostrò come i culti delle streghe fossero connessi alla natura, alla fertilità e disponessero di attributi profondamente gioiosi: aspetto, quest’ultimo, in genere frainteso e travisato dagli inquisitori e dall’opinione comune.
Un libro in grado di svelare, tra le righe, ciò che è stato realmente e ciò che è stato negato.
Dettagli Libro
Editore | Edizioni della Terra di Mezzo |
Anno Pubblicazione | 2019 |
Formato | Libro - Pagine: 263 - 16x24cm |
EAN13 | 9788897842545 |
Lo trovi in: | Neopaganesimo |
Autore
Margaret Alice Murray (Calcutta, 1863 – Londra, 1963) Assistant professorship di Egittologia all'University College di Londra fino al 1935, è stata Presidente della Folklore Society dal 1953 al 1955. Partecipò a diversi scavi archeologici in Egitto e in Palestina. La fama di Margaret Murray è dovuta principalmente alle ricerche sulla stregoneria europea. È morta pochi mesi dopo il suo centesimo compleanno, lasciando molteplici scritti che costituiscono, tuttora, un contributo imprescindibile per un’indagine autentica sulla stregoneria.
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Recensioni Clienti
4,00 su 5,00 su un totale di 4 recensioni
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Eleonora
Acquisto verificato
Voto:
Libro nonchè vero e proprio manuale di spessore. Complesso ma allo stesso tempo chiaro e ben articolato, narra la storia della stregoneria nell'Europa occidentale. La copertina flessibile è stupenda e trasmette il giuso fascino di mistero e magia che poi si ritrova racchiuso nel libro stesso. Giardino dei libri mi ha anche inserito vari segnalibri all'interno del mio acquisto, siete super come sempre, grazie!!!
Manuele
Voto:
Non leggerissimo. Ma affascinante e unico nel suo genere. Bisogna comunque leggerlo. La Murray insieme a Robert Graves e Leland hanno influenzato e contribuito alla rinascita del Neopaganesimo, forse, più di ogni altro studioso
Giorgia
Voto:
Allora, sarò sincera, non sono riuscita a finirlo tutto...ma mi mancano tipo venti pagine. Questo libro è molto bello, molto dettagliato, uno studio accurato sui documenti del periodo dei roghi, con citazioni dagli stessi. Ma oltre ad avere un linguaggio piuttosto ostico, molte parti sono in francese. Senza nessuna traduzione. Capisco che se mettevano una traduzione di tutte le parti in lingua veniva un libro lungo il doppio, però per chi non conosce il francese dopo un po' diventa pesante...per carità, credo comunque che sia una lettura imprescindibile per chiunque studi la stregoneria, ed estremamente interessante...ma non è una lettura leggera, quindi preparatevi ;)
Silvio
Acquisto verificato
Voto:
Bel libro come "Il Dio Delle Streghe" della stessa autrice, ha solo un difetto molte parti sono rimaste in francese arcaico e non capisco cosa significano. Consigliato