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Descrizione
Nel presente volume vengono tradotti alcuni saggi ed articoli che Michel Vàlsan (in Isiam Abd el-Aziz Mustafa) scrisse per la rivista Études Traditionnelles tra il '61 e il '71. Essi riguardano le due forme principali dell'esoterismo islamico e di quello cristiano, vale a dire il Sufismo e l'Esicasmo; il primo è un movimento mistico-ascetico dif-fusosi all'interno dell'islamismo, basato sull'unione mistica con Dio attraverso la guida di un Maestro; il secondo è una teoria e pratica meditativa ascetica propria della teologia bizantina che, attraverso la ripetizione cantilenante di una breve preghiera, unitamente a particolari esercizi respiratori, mira al raggiungimento della contemplazione del divino.
Gli scritti presentati sono i seguenti:
- Un simbolo ideografico dell'Uomo Universale (dati di una corrispondenza con Rene Guénon)
- II triangolo dell'Androgino e il monosillabo "Om"
- Referenze islamiche del "Simbolismo della Croce"
- Un testo dello Shaykh al-Akbar sulla "realizzazione discendente"
- Sullo Shaykh Ai-Ala wì
- Precisazione
- Studi e documenti sull'Esicasmo
L'importanza di queste pagine, sostanzialmente sconosciute al lettore italiano, è dovuta al fatto che il loro autore non è soltanto il più autorevole esponente europeo dell'esoterismo islamico di espressione guénoniana, ma è al contempo una delle personalità più eccellenti nel trattare dell'Esicasmo, data la sua possibilità di accedere a fonti di prima mano concernenti tale realtà e data la sua qualificazione ad inquadrarne i dati secondo la prospettiva del pensiero tradizionale.
Dettagli Libro
Editore | Mediterranee Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2000 |
Formato | Libro - Pagine: 189 - 15,50x21,50cm |
EAN13 | 9788827213698 |
Lo trovi in: | Pratiche Esoteriche |
Autore
Michel Vàlsan, nato in Romania nel 1907 ed entrato in rapporto epistolare con Rene Guénon, negli anni Trenta abbracciò la religione islamica e ricevette l'iniziazione al Sufismo. Diventato responsabile di un Ordine iniziatico (la Tariqah Alawìyyah) per il territorio francese, nel 1950 diede vita alla prima organizzazione islamicamente ortodossa di espressione guénoniana. Direttore di Études Traditipnnelles, vi collaborò fino alla morte (avvenuta nel 1974), pubblicandovi una cinquantina di testi, tra i quali numerose traduzioni annotate da Ibn Arabi.
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Alessandro
Voto:
L’attenzione costantemente rivolta a Dio finisce per condurre all’unione con Lui: a quel punto non vi sono più separazione ed ego, e come Gesù il sufi afferma: “Io e il Padre mio siamo una sola cosa”. Il grande martire sufi al-Hallaj, morto nel 922, fu torturato proprio perché affermava ciò. Egli disse: “Io sono la Verità”, e al pari di Gesù venne ucciso da coloro che non potevano comprendere il senso profondo di tali parole. Contrariamente alle apparenze, infatti, esse sono segno di massima umiltà, in quanto frutto d’una totale sottomissione alla Volontà Divina: scomparso l’ego umano, si realizza la piena identificazione fra l'uomo e Iddio.