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Descrizione
Le tecniche e le strategie esposte in questo libro non solo consentono di memorizzare qualsiasi tipo di informazione in modo più efficace ed efficiente, ma comportano anche un tangibile potenziamento dell’attenzione, della concentrazione, della creatività, dell’ordine e dell’organizzazione mentale, e, cosa più importante, della fiducia in se stessi
Ogni dieci anni del Ventesimo secolo sono state accumulate un numero di informazioni pari a quelle accumulate in sei millenni di storia, dall’avvento della scrittura ad oggi. È facile immaginare cosa avverrà nel futuro prossimo; e ciò significa che in questa società, dove generalmente non è messa in discussione la nostra sopravvivenza fisica, l’essere informati, aggiornati, il conoscere di più e meglio e soprattutto il ricordare tutto questo costituisce l’elemento portante della nostra sopravvivenza sociale.
L’atto di rievocare informazioni memorizzate non è mai una banale ricerca meccanica o un semplice riconoscimento di tracce mnemoniche. Occorrono tecniche e strategie di pensiero per selezionare, all’interno delle nostre conoscenze le informazioni che desideriamo richiamare, informazioni che sono state collocate in una struttura nervosa e mentale ricchissima di articolazioni.
"È importante non tanto quanto impari, ma quanto ricordi."
Sir Francis Bacon
Indice
Antefatto
Prefazione
- Capitolo 1 - Grammatica della Fantasia
- Capitolo 2 - Visualizzazione Mentale
- Capitolo 3 - Associazioni Mentali Semplici
- Capitolo 4 - Luoghi Mentali (loci)
- Capitolo 5 - Associazioni Mentali Complesse
- Capitolo 6 - Associazioni Fonetico-Numerali
- Capitolo 7 - Chiavi Mnemoniche e Alfabetiche
- Capitolo 8 - Parole-Chiave
- Capitolo 9 - Come memorizzare Brani Letterari
- Capitolo 10 - Come memorizzare Numeri e Date
- Capitolo 11 - Fotografia Mentale
- Capitolo 12 - Come memorizzare Nomi e Visi
E per finire... Calendario perpetuo
Ringraziamenti
Divagazione Finale
Dettagli Libro
Editore | Editoriale Programma |
Anno Pubblicazione | 2014 |
Formato | Libro - Pagine: 172 - 14x21cm |
EAN13 | 9788866432548 |
Lo trovi in: | Corsi di memoria |
Approfondimenti
È ben poca cosa una memoria che guarda solo all’indietro.
L. Carrol
"Quando si lamenta una perdita di memoria, ci si sta lamentando di cosa?
In realtà, a meno di lesioni cerebrali o stati di choc, non esistono perdite di memoria, esiste solo un suo funzionamento non perfetto. Oppure ...
Gli eventi della nostra vita possono essere legati all’ambiente esterno o interessare la nostra interiorità.
Per quanto riguarda gli eventi esterni a noi, i fatti comuni della vita, la memoria tende a mettere da parte i ricordi negativi ed a mantenere più vivi quelli positivi.
Per quanto riguarda, invece, la nostra interiorità, avviene il contrario: la memoria mette da parte con facilità gli eventi positivi ma raramente quelli negativi.
Lo stato naturale della nostra interiorità è la “serenità”, e questa richiede continuità.
Quando la memoria mette da parte i ricordi che producono sofferenza è perché questa mette a repentaglio l’equilibrio interiore: di fatto, il non ricordare diventa un atto di autoprotezione e di difesa.
Come abbiamo già visto in precedenza, l’attenzione gioca un ruolo fondamentale nel processo di memorizzazione.
L’attenzione possiede una particolare proprietà: chi osserva e chi o cosa viene osservato diventano una cosa sola, sono compenetrati, come l’acqua e la spugna. Essere attenti significa quindi essere totalmente coinvolti.
Quando posiamo un oggetto da qualche parte e non ricordiamo dove, le chiavi di casa o dell’auto ne sono un tipico esempio, è l’attenzione a non essere presente, non la memoria.
Quella che comunemente viene chiamata perdita di memoria non è altro che una mancanza di coinvolgimento.
In altre parole, la persona, anziché coinvolgersi nella situazione in atto, ritira l’attenzione, rifiuta di lasciarsi andare alla vita, di accettarla così com’è ed impegnarsi, magari, successivamente per modificarla.
Questo può avvenire perché una determinata situazione non interessa, oppure fa soffrire, e ci si difende astraendosi.
Oppure quando, anziché padroni del proprio cuore, si diventa schiavi della propria mente, e, nel frastuono dei propri tumultuosi pensieri, una voce irragionevole, rabbiosa e ribelle urla a perdifiato: non voglio fare niente per nessuno...
E così, sentendosi vittima di qualcosa, si diventa carnefici di qualcuno... .
In genere, di chi ci è più vicino e che ci ama di più.
Sì, lo so, sto divagando troppo [...] ma il viaggio all’interno del pianeta memoria non finisce qui.
Qui inizia."
Massimo Bonventi
Autore
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Recensioni Clienti
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Tiziana
Voto:
Utili tecniche di memoria e apprendimento: consigliatissimo per la preparazione di esami e per il professionista che deve saper parlare efficacemente in pubblico.
Ivana
Acquisto verificato
Voto:
ottima lettura e grande aiuto per avere un buon risultato nella vita e nello studio interessante anche per affrontare tante situazioni della vita