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Descrizione
Questo libro, frutto di un'indagine giornalistica durata quasi cinque anni, ha portato l'autrice fin dentro le stanze del potere. Sono stati raccolti documenti ufficiali, leggi pubblicate dallo Stato italiano, direttive ministeriali, informative della Nato che raccontano, senza opinioni ma soltanto elencando dei fatti, la verità sull’uranio impoverito. Documenti, che la commissione di Palazzo Madama non potrà non conoscere.
Più di 200 malati, trenta soldati morti, tre commissioni scientifiche, una commissione d’inchiesta al Senato. L’uranio 238 è un metallo residuale di reazioni nucleari impiegato, a partire dal 1991, in molti teatri di guerra (compresi Afghanistan e Iraq). Di grande efficacia bellica, è debolmente radioattivo e chimicamente tossico. Sotto il nome di Sindrome dei Balcani rientra tutta la problematica sull'uranio impoverito, in riferimento ai soldati che hanno partecipato alle operazioni di pace in Bosnia e in Kosovo.Come nella costruzione di un puzzle, incastrando i tasselli, emergono i fatti, e le bugie: i nostri soldati sono stati mandati nei Balcani senza le necessarie precauzioni.
L’Italia sapeva dell’utilizzo dell’uranio, e soprattutto era stata informata dei pericoli connessi all’uso di questo materiale. La scienza oggi riesce a stabilire una correlazione tra l’utilizzo dell’uranio impoverito e le sindromi di Hodgkin che uccidono i nostri soldati. Ma una Commissione scientihca incaricata dal governo italiano ha lasciato trapelare un’altra verità. Oggi al Senato è stata costituita una commissione d'inchiesta monocamerale.
Dettagli Libro
Editore | Infinito Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2005 |
Formato | Libro - Pagine: 192 - 15x21cm |
EAN13 | 9788889602072 |
Lo trovi in: | Controinformazione |
Autore
Stefania Divertito è nata a Napoli il 22 aprile del 1975, giornalista professionista, ha lavorato al Giornale di Napoli, Ultime Notizie-Avvenimenti e all'agenzia di stampa Agi; da cinque anni è redattrice presso il quotidiano nazionale Metro. Per l’inchiesta sull’uranio impoverito, condotta in questi anni su Metro, ha vinto il premio Cronista dell’anno 2004 assegnato dall’Unione Cronisti italiani. Già autrice (con Luca Leone) del saggio Il Fantasma in Europa. La Bosnia del dopo Dayton tra decadenza e ipotesi di sviluppo (Il Segno dei Gabrielli editori, 2004).
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