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Descrizione
L'epopea di Cesar dì Ling, che qui si presenta in prima traduzione italiana, è il poema nazionale dei tibetani che i bardi del Paese delle Nevi si trasmettono da secoli oralmente. La versione tradotta da Alexandra David Neel e pubblicata nel 1931 è la più estesa tra quelle note, che l'esploratrice raccolse nel paese di Kham (Tibet orientale), considerato il luogo natale dell'eroe, e confrontata con i manoscritti esistenti. Gesar è un « eroe solare », fondatore e civilizzatore, la cui missione consiste nel far regnare l'ordine sulla Terra, nel reprimere l'ingiustizia e la violenza, nel difendere la Religione, la Buona Dottrina, cioè il buddhismo, secondo le indicazioni del « Prezioso Guru » Padmasambhava, Egli, credono ancora i tibetani, ritornerà per rendere giustizia al suo popolo.
La figura di Gesar ha probabilmente una base storica in quella di uno o più capi guerrieri divinizzati, vissuti tra il VII e l'XI secolo, di origine tibetana o forse mongola o cinese. Nato da una vergine, sin da piccolissimo sconfigge le forze delle tenebre ed a quindici anni si batterà contro i re-dèmoni nemici della Religione. Dotato di poteri sovrannaturali, capace di trasformarsi, con il suo cavallo volante porterà a termine la propria missione diventando alla fine sovrano di Ling. Con l'aiuto degli dèi, Cesar prevale in tutte le prove e su tutti i nemici: giganti, dèmoni cannibali, lama malefici, eserciti di migliaia di uomini, esseri invulnerabili al fuoco.
Dettagli Libro
Editore | Mediterranee Edizioni |
Anno Pubblicazione | 1990 |
Formato | Libro - Pagine: 341 - 15,50x21cm |
Lo trovi in: | Tradizioni orientali |
Autori
Alexandra David-Néel (1868-1969) fu una delle maggiori protagoniste dell’esoterismo del ‘900, soprattutto per aver divulgato la cultura tibetana in Occidente. Filosofa, attivista politica, soprano, studiosa di sanscrito e tibetano, fu sempre una grande donna ribelle che non si lasciò mai costringere dal moralismo e dai vincoli imposti dalla società maschile. Per oltre vent’anni viaggiò in tutto l’Oriente con il figlio adottivo tibetano. Al suo ritorno in Europa fu un’attiva conferenziera e maestra spirituale fino alla sua morte a 101 anni.
Lama Yongden (1899-1955) fu adottato dall'esploratrice quando aveva 14 anni, con il nome dì Arthur Yongden David Neel. La accompagnò in molti viaggi e collaborò con lei alla stesura di alcuni libri, tra cui "Le lama aux cinq sagesses", ispirato alla sua infanzia.
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