SALUTE E BENESSERE

Capire per Guarire - Anteprima del libro di Martin Brofman

Il linguaggio dei sintomi nel sistema corpo specchio

La causa interiore - Perché questo sintomo o questo disturbo si manifesta?

Nei termini di ciò che avete deciso di fare per il sintomo o per il disturbo, che abbiate preso la decisione di seguire il modello tradizionale medico, o di avvalervi di erbe, o di lavorare con l’energia, o di seguire un certo regime alimentare, o qualunque altro approccio per trattarlo, può essere interessante anche considerare il perché e il modo in cui è accaduto a voi.

Quando discutiamo le cause dei sintomi fisici, molte persone tendono a pensare in termini di causa fisica, o a ciò che è visto come tale nella realtà di causa-effetto. Comprendiamo che i sintomi o i disturbi si manifestano nella realtà fisica attraverso cause esterne quali infortuni, ferite, microrganismi e così via. Tuttavia è importante capire anche che il sintomo o il disturbo non si sarebbe manifestato se nella coscienza della persona non ci fossero state le condizioni per farlo accadere.

Ad esempio, il comportamento di Tipo « A » è un profilo di personalità associato a malattie cardiache. Ciò significa che esiste una correlazione statisticamente significativa tra le persone con un comportamento di Tipo « A » e coloro che sviluppano una cardiopatia. In altre parole, si è visto che le persone con un comportamento di Tipo « A » hanno più probabilità delle altre di sviluppare malattie al cuore. Possiamo dire che un comportamento di Tipo « A » rimanda a una personalità da cardiopatie. A prescindere da quella che potrebbe essere vista come la causa fisica della malattia cardiaca, è noto che questo tipo di personalità è un elemento fondamentale.

Esistono anche una personalità da cancro, una personalità da miopia, una personalità da artrite e così via. Di fatto, ogni sintomo fisico può essere associato a un particolare modo di essere. Se avete un sintomo o soffrite di un disturbo, avete un modo di essere che è in correlazione con esso.

Il modo di essere associato con il sintomo o il disturbo non rappresenta chi siete, ma piuttosto un modo di essere che avete adottato come il risultato delle decisioni prese in risposta agli eventi della vostra vita. Se non siete nati con un determinato sintomo o un determinato disturbo, non siete nati con il modo di essere a esso correlato. Piuttosto, tale modo di essere riflette le decisioni che avete preso nella vostra vita in risposta alle condizioni di quel momento, e il modo di essere stressati con cui vi siete identificati da allora.

Se il sintomo o il disturbo era manifesto alla nascita, ciò significa che stava riflettendo le tensioni nella vostra coscienza circa le condizioni nella vostra vita in quel momento. Le decisioni prese in quel momento, non importa a quale livello, possono sempre essere cambiate e quelle tensioni rilasciate, per tornare a un modo di essere che rifletta più autenticamente chi siete davvero.

Il sintomo o il disturbo a livello fisico riflette una tensione nella vostra coscienza circa qualcosa che stava accadendo nella vostra vita nel momento in cui il sintomo o il disturbo si è manifestato.

Prendete decisioni in risposta alle condizioni nella vostra vita in un certo momento, decisioni che vi creano stress, e che incoraggiano un modo di essere correlato al sintomo o al disturbo sviluppato. In questo senso, si può dire che il modo di essere che adottate lo attrae o lo alimenta, a prescindere dalla sua causa fisica apparente.

Se incarnate un modo di essere stressato che è risultato in un sintomo fisico, è importante sottolineare ancora una volta che il modo di essere che avete sperimentato finora non è chi siete davvero, ma soltanto ciò che avete fatto finora, un riflesso della modalità in cui avete deciso di rispondere alle condizioni del vostro ambiente. Potete fare scelte diverse. Ce sempre una scelta.

Non importa quali metodi abbiate deciso di usare per curare o rilasciare il sintomo o il disturbo, potete anche decidere di lasciare andare il modo di essere stressati a esso associato e che può essere visto come la causa interiore del sintomo. Se le decisioni che avete preso hanno portato stress, avete creato un profilo di personalità associato a un particolare sintomo, e ne consegue che è possibile lasciare andare quel modo di essere che attraeva il sintomo o il disturbo. Potete cambiare idea su qualcosa e interagire con il vostro ambiente in una maniera diversa, non stressante, e che riflette meglio chi siete davvero. Se lo farete, sarà più facile il rilascio del sintomo o del disturbo, poiché l’ambiente che lo alimentava non esiste più. Rilasciando lo stress e il modo di essere stressato - la causa interiore -, potete avere maggiori probabilità che il sintomo o il disturbo non avrà la tendenza a ripresentarsi.

In questo senso, il processo di guarigione implica un processo di trasformazione, il rilascio di un modo di essere che non è chi siete davvero, e il ritorno a chi siete davvero, il ritorno al vostro autentico sé.

Esploriamo il meccanismo che sta dietro a questo processo.

Ogni cosa inizia nella vostra coscienza

Vediamo che cosa significa questa affermazione.

Voi siete lì dentro, dentro il vostro corpo, guardate fuori attraverso i vostri occhi, e le cose accadono intorno a voi. Siete voi a decidere che cosa pensare, che cosa provare e come rispondere a queste condizioni.

Il « voi » che sta prendendo le decisioni è ciò che chiamiamo la vostra coscienza.

Il modo in cui scegliete di rispondere - e ce sempre una scelta - può lasciarvi in equilibrio, o può lasciarvi stressati. Quando vi lascia stressati, siete in disequilibrio nella vostra coscienza. Ce tensione nella vostra coscienza circa qualcosa che accade nella vostra vita in questo momento.

Se la tensione raggiunge un certo livello di intensità, può risultare in un sintomo o in un disturbo a livello fisico. Il sintomo o il disturbo parla un linguaggio, e questo linguaggio riflette l’idea che noi creiamo la nostra realtà, e ci indica la causa interiore del sintomo o del disturbo.

Approfondiremo questa idea più avanti. Per ora, possiamo dire che, a un certo livello, il sintomo o il disturbo contribuisce a uno scopo positivo, nel senso che vi aiuta a capire voi stessi e a capire come rispondete alla vita. Il sintomo o il disturbo era un messaggio che emergeva da una parte profonda della vostra coscienza e indicava una tensione che stavate mantenendo riguardo una situazione nella vostra vita che doveva essere risolta in quel periodo.

Noi creiamo la nostra realtà

I sintomi o i disturbi sono il risultato dello stress. Quando indaghiamo la causa interiore di un sintomo o di un disturbo, è necessario tenere presente che lo abbiamo creato con il modo stressato con cui abbiamo scelto di rispondere alle condizioni nella nostra vita quando tale sintomo o disturbo si è sviluppato o è stato scoperto.

Quando diciamo che abbiamo creato il sintomo o il disturbo, non significa che abbiamo consapevolmente deciso di manifestarlo, ma piuttosto che esso era la logica conclusione dei pensieri e delle emozioni peculiari che abbiamo scelto di formulare e di provare, e che ci hanno lasciato stressati e il cui risultato è, appunto, quel sintomo o disturbo.

Non dobbiamo sentirci in colpa, piuttosto dobbiamo capire il processo logico sottostante per scegliere di prendere decisioni diverse, decidendo di formulare pensieri diversi e di provare emozioni diverse, di avere percezioni diverse il cui effetto potrebbe essere quello di rilasciare la causa interiore, il modo di pensare stressante all’origine del sintomo o del disturbo. Se il sintomo o il disturbo serviva a trasmetterci un messaggio, una volta che lo abbiamo recepito e abbiamo cambiato qualcosa al riguardo, allora esso non ha più ragione di esistere e può essere rilasciato, nella misura in cui ci permettiamo di crederlo possibile.

Il sintomo o il disturbo parla un linguaggio che riflette l’idea che siamo noi a creare la nostra realtà. Che comprendiamo appieno o no il significato di questa affermazione - noi siamo gli artefici della nostra realtà - è interessante usare il sistema come una chiave di lettura per capire che cosa il sintomo o il disturbo ci sta dicendo circa il modo stressato con cui abbiamo deciso di rispondere alle condizioni nella nostra vita quando il sintomo è iniziato. La sua metafora diventa evidente. Possiamo vedere come può avere senso per noi, come possiamo riconoscerci nella metafora.

Quando ho dovuto autoguarirmi, potevo dire che ero paralizzato e avevo difficoltà a camminare. Se l’effetto era l’incapacità di camminare, e se dovevo cambiare il modo di esprimermi per descrivere la cosa dal punto di vista che ero io ad averla creata, allora dovevo dire che io mi stavo impedendo di camminare; in altre parole, mi stavo impedendo di lasciare una situazione in cui ero infelice. La parte profonda di me voleva allontanarsene, ma io mi stavo dando ragioni per restare in quella situazione infelice. Il conseguente stress aveva raggiunto livelli catastrofici nel mio corpo.

Mi riconobbi in quella spiegazione: era vera per me.

Invece di dire che « ero paralizzato », dovevo dire che « ero io a paralizzarmi ». In altre parole, stavo cercando di essere come pensavo che gli altri mi volessero, reprimendo il mio vero sé, e di nuovo, lo stress aveva raggiunto livelli catastrofici nel mio corpo. Ancora una volta, mi rispecchiai in quella spiegazione e riconobbi che era vera per me, dunque compresi che dovevo fare qualcosa di diverso. Il mio corpo stava dicendo: « Questo è ciò che ti stai facendo ».

Se avete un disturbo a livello fisico, esso inizia con - e riflette - una certa tensione nella vostra coscienza circa quanto accadeva nella vostra vita quando si è presentato o è stato scoperto.

Vedendolo da questo punto di vista, potete assumervene la responsabilità.

È una responsabilità scevra dal senso di colpa: non implica assolutamente che dobbiate fustigarvi perché avete creato il sintomo, ma vi fa comprendere che se siete voi ad averlo creato, con la vostra decisione di pensare in un certo modo, allora potete liberarvene decidendo di pensare in modo diverso. È una meccanica rigorosa: causa ed effetto.

È una visione che vi dà potere.

Quando vi assumete la responsabilità del sintomo, vi mettete al posto di guida. Non siete più le vittime, impotenti davanti ai frangenti della vita. Potete fare qualcosa cambiando idea, scegliendo di pensare o agire diversamente e il cui effetto può essere quello di rilasciare lo stress nella vostra coscienza che era stato associato al disturbo.

Questo è ciò che ho fatto, e che ha funzionato per me.

Stadio «terminale»

Lavorando con l’idea che ogni cosa inizia nella coscienza, se si manifesta un disturbo che potrebbe avere la morte come conclusione logica, ne consegue che esso deve avere avuto origine dalla decisione della persona di morire, decisione presa a un livello profondo. Se a qualcuno è stata diagnosticata una malattia terminale, ciò significa che costui sta affrontando una situazione nella sua vita che trova inaccettabile e non vede altra via d’uscita se non la morte. Compreso ciò, ne segue che il corpo sta concretizzando i desideri della persona, e il tipo di sintomo o di disturbo può raccontare una storia sulle ragioni per non voler più vivere.

Ne consegue anche che, se l’individuo può prendere una decisione « diversa » a un livello profondo, che si tratti di trovare una via d’uscita o risolvere la situazione che gli sembrava inaccettabile, e rilasciare le tensioni nella sua coscienza, il corpo allora sarà in grado di manifestare le nuove decisioni, rilasciando la malattia basata sulle vecchie percezioni e le tensioni a esse associate.

Possiamo dire che il sintomo o il disturbo fisico è un riflesso della parte più profonda della coscienza, la parte a cui noi ci riferiamo come Spirito, e che le tradizioni occidentali conoscono come l’« inconscio » o il « subconscio ».

Quando non trovate un modo per risolvere qualcosa nella vostra coscienza quotidiana, qualcosa che vi genera tensione, lo rimuovete relegandolo in questa parte molto profonda della coscienza - lo Spirito - dove continua a « girare » in sottofondo. È questa tensione che « gira » in sordina a creare il sintomo o il disturbo a livello fisico.

È questa parte profonda della vostra coscienza, il vostro Spirito, che è il vostro autentico sé, il vostro Sé Superiore, la parte della vostra coscienza che dirige la vostra vita. È questa parte profonda di voi che vi dice attraverso il sintomo o il disturbo: « Questo è ciò che ti stai facendo ».

È ovvio che potete fare qualcosa di diverso.

Potete decidere di fare qualcosa che possa avere come effetto il rilascio del sintomo.

Poi, potete decidere che cosa fare.

Questo testo è estratto dal libro "Capire per Guarire".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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