ALIMENTAZIONE   |   Tempo di Lettura: 8 min

Chia - Guida Completa al Super Alimento - Anteprima del libro di Wayne Coates

Una straordinaria fonte di omega-3, proteine, minerali e antiossidanti, per la salute, la linea, lo sport e in cucina

Chia - Fonte di proteine

La chia trabocca di proteine. Le proteine sono presenti in tutte le cellule viventi. Capelli e unghie sono principalmente costituiti da proteine. L’organismo umano usa le proteine per costruire e riparare tessuti, come pure per produrre enzimi, ormoni e altre sostanze chimiche. Le proteine costituiscono importanti componenti di ossa, muscoli, cartilagini, pelle e sangue. Il nostro corpo richiede una quantità relativamente grande di proteine e deve ricavarla dall’alimentazione, perché le proteine non vengono immagazzinate nell’organismo.

Cosa anche più importante, la chia non solo contiene proteine (un buon 21% della chia è costituito da questi macronutrienti), bensì contiene proteine complete, fatto insolito per un alimento vegetale. Ciò significa che l’organismo può utilizzare fino in fondo le proteine della chia così come sono.

Il segreto dietro le proteine della chia sta negli elementi costitutivi, gli aminoacidi. Vi ricordate che da bambini giocavate con i blocchi di legno delle costruzioni? Le proteine vegetali spesso mancano di uno o due blocchi, il che significa che l’organismo deve trovare il pezzo mancante in altri alimenti per costruire una torre completa. La chia contiene tutti e otto gli aminoacidi essenziali che il corpo richiede per sfruttare fino in fondo le proteine: isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina.

La chia non è un OGM

Quando un alimento viene etichettato OGM, ciò significa che il materiale genetico è stato alterato dall’ingegneria genetica. Sembra sconcertante, ma secondo il resoconto annuale del National Agricultural Statistics Board del 2010, il 93% delle aree coltivate a soia, il 93% di quelle coltivate a cotone, l’86% del mais e il 95% della barbabietola da zucchero negli Stati Uniti erano costituiti da varietà geneticamente modificate. Per di più, in tutto il mondo (nel 2010) gli alimenti vegetali geneticamente modificati hanno coperto fino a 135 milioni di ettari di terreno coltivabile. La Grocery Manufactures of America, associazione di produttori agricoli, nel 2003 ha stimato che il 75% di tutti gli alimenti industriali negli Stati Uniti contenesse un ingrediente geneticamente modificato. La chia non rientra tra questi ingredienti. Il seme cresce bene, viene spedito senza problemi e immagazzinato tranquillamente, per cui non ha bisogno di essere alterato perché sia più facile coltivarlo o utilizzarlo.

Gli alimenti geneticamente modificati si sono affacciati di recente nel panorama alimentare mondiale. I primi alimenti alterati furono creati nel 1994 da una società sussidiaria del colosso agroalimentare Monsanto. Un pomodoro venne modificato per creare un frutto chiamato Flavr Savr, che maturava senza marcire (così da ridurre notevolmente il naturale deterioramento e le ammaccature durante la spedizione e l’immagazzinamento). Stati Uniti e Canada non riportano in etichetta gli alimenti geneticamente modificati, ma altri governi come l’Unione Europea, l’Australia, il Giappone e la Malesia richiedono ai commercianti di farlo.

La chia e i micronutrienti

cjia

I micronutrienti sono elementi che contribuiscono alla salute e sono noti anche come vitamine e minerali (i macronutrienti sono sostanze nutritive come carboidrati, grassi e proteine, che il corpo usa in grandi quantità). I micronutrienti gestiscono un’intera gamma di funzioni corporee a sostegno di ogni singolo apparato. La chia è colma di vitamine e minerali, che aiutano a mantenere l’organismo ben nutrito e pieno di energia, in modo che possa essere efficiente al massimo senza far nascere voglie causate da carenze, le quali a loro volta rischiano di portare a scelte alimentari sbagliate e a un eccesso di cibo:

  • Il calcio è un elemento strutturale di ossa e denti e contribuisce ai processi cellulari.
  • Il ferro è presente in tutte le cellule del corpo umano ed è importante per numerose funzioni, tra cui il trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai vari tessuti dell’organismo.
  • Il magnesio è essenziale per tutte le cellule viventi. Oltre trecento enzimi richiedono per funzionare la presenza del magnesio.
  • Lo zinco contribuisce a regolare molte attività genetiche. Inoltre, alimenta l’equilibrio glicemico e il tasso metabolico, aiutando nel contempo il sistema immunitario e quello nervoso (cervello incluso) a funzionare a livelli ottimali.
  • Il selenio è un potente antiossidante che aiuta a prevenire lo stress ossidativo e l'infiammazione, potenziando contemporaneamente la funzionalità del sistema immunitario.
  • Il rame è un minerale che aiuta il corpo a utilizzare il ferro. Mantiene la salute delle ossa, del tessuto connettivo e della pelle, aiutando inoltre la tiroide a funzionare normalmente.
  • Il manganese aiuta il corpo a utilizzare numerose sostanze nutritive chiave, tra cui biotina, tiamina e vitamina C. Mantiene normali i livelli glicemici, protegge le cellule dal danno dei radicali liberi e conserva la salute delle ossa.
  • La vitamina A è nota soprattutto perché aiuta la vista, ma è anche essenziale per far funzionare in maniera efficiente il sistema immunitario, conservare i tessuti cutanei e proteggere la fertilità.
  • La vitamina C è un potente antiossidante che contribuisce a proteggere le cellule dal danno dei radicali liberi, riduce il rischio di tumori, migliora l’assorbi-mento del ferro e rafforza il sistema immunitario.
  • La vitamina E è un’altra sostanza nutritiva dal forte potere antiossidante. Di fatto, alcuni ricercatori ritengono che sia la vitamina antiossidante più potente. La vitamina E permette anche alle cellule dell’organismo di comunicare e operare efficientemente.
  • La niacina (vitamina B3) contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo nell’organismo, rende stabile la glicemia, aiuta il corpo a elaborare i grassi e si ritiene contribuisca a proteggere il cervello dal declino cognitivo legato all’età, come nell’Alzheimer.
  • I folati (acido folico/vitamina B9) sostengono la produzione di globuli rossi, aiutano quella delle cellule, permettono ai nervi di funzionare in maniera adeguata e promuovono la salute cerebrale.

Raccogliere la chia

La chia può essere raccolta meccanicamente o a mano. Dopo la fioritura, si attende la produzione del seme. Le infruttescenze, sulle quali si era formato il flore, vengono quindi rimosse e colpite per farne uscire i semini. I semi vengono raccolti in sacchi o altri contenitori, per poi passare alla pulitura. In questi processi non si usa né calore né sostanze chimiche.

Integrale è meglio

I semi di chia sono un alimento integrale, perché contengono tutte le componenti originali: crusca, germe ed endosperma. Le ricerche dimostrano che consumare alimenti integrali può aiutare a ridurre le probabilità di sovrappeso e il rischio di patologie legate all’alimentazione, come diabete e cardiopatie.

La produzione commerciale della chia

La chia cresce soprattutto a latitudini distanti 15 gradi dall’equatore, ma può arrivare fino a 23 gradi su entrambi i lati. Di conseguenza, viene coltivata a livello commerciale in molti paesi, tra cui Bolivia, Argentina, Ecuador e Australia. Attualmente le maggiori coltivazioni si trovano in Bolivia e Australia, quantunque anche Messico, Nicaragua e Guatemala la producano a livello commerciale.

Fitonutrienti

La chia è nota per i suoi fitonutrienti, sostanze chimiche vegetali che racchiudono composti protettivi e preventivi delle malattie. I fitonutrienti presenti nella chia includono quercetina, campferolo, miricetina, acido clorogenico e acido caffèico. Hanno la funzione di proteggere la pianta da malattie, tagli, insetti, siccità, calura eccessiva, raggi ultra-violetti e veleni o sostanze inquinanti nell’aria o nel terreno. In altre parole, fanno parte del sistema immunitario della pianta. E quanto fanno per la pianta possono farlo anche per noi.

Quantunque i fitonutrienti non siano ancora classificati come sostanze nutritive, i ricercatori hanno individuato in questi composti chimici vegetali degli importanti custodi della buona salute. Aiutano a prevenire le malattie e hanno dimostrato di tenere lontane almeno quattro delle attuali cause principali di morte nei paesi occidentali: cancro, diabete, patologie cardiovascolari e ipertensione.

La chia è priva di glutine!

Diversamente dai cereali, come frumento, farro, kamut, segale e orzo, la chia non contiene glutine. Ciò la rende ideale per chi soffre di celiachia e intolleranza al glutine. Una volta macinata, la “farina” di chia è altamente proteica e può essere usata per ricette senza glutine. Per alcune idee di dolci e pane senza glutine.

Un cibo ipoallergenico

La chia è straordinariamente ipoallergenica, cioè gran parte delle persone (anche quelle intolleranti a vari altri alimenti) non ha problemi a consumarla. Uno studio del 2003 svolto dalla Southampton University e dal King’s College di Londra ha riscontrato che la chia non possiede caratteristiche associate ad allergie. Inoltre, dopo aver preso in esame tutte le ricerche e i dati a oggi disponibili, i ricercatori non sono stati in grado di scoprire casi verificabili di pazienti con allergia ai semi di chia o a qualsiasi altro seme che presentasse una parentela botanica con la chia (per esempio la salvia).

Questo testo è estratto dal libro "Chia - Guida Completa al Super Alimento".

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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