ALIMENTAZIONE

Guarire con il Cibo - Anteprima del libro di Giusi De Francesco

Cucina terapeutica, rimedi naturali e testimonianze

Il potere del cibo - L'influenza e gli effetti del cibo

È sempre più avvertita nel mondo di oggi l’esigenza di alimentarsi in modo più leggero, sano ed equilibrato.

L’abitudine di mangiare sempre di corsa senza quasi masticare, scegliendo cibi secchi, salati, raffinati e grassi, accompagnati da grandi quantità di dolci, ci porta, negli anni, a sviluppare problemi di salute, diabete, disturbi cardiovascolari, malattie degenerative e indebolimento progressivo delle difese del sistema immunitario. Alimentarsi in maniera salutare dipende solo da noi, da quanto veramente teniamo a noi stessi e alla vita.

Spesso è difficile comprendere il grande aiuto che deriva semplicemente dall’eliminare o ridurre al minimo alcuni alimenti che per anni abbiamo continuato a consumare, abusandone, senza mai domandarci quale influenza potesse avere tutto ciò sul nostro corpo fisico ed emozionale, insensibili ai segnali che il corpo stesso ci invia.

Se ci sentiamo tesi, rigidi, contratti o appesantiti, forse abbiamo abusato di cibi secchi cotti al forno (pane, biscotti, grissini, torte), oppure cibi animali e salati (carne, uova, sale e salumi).

Viceversa, se ci sentiamo confusi, stanchi, depressi e inconcludenti, abbiamo molto probabilmente fatto uso eccessivo di dolci e bevande ricche di zucchero, latticini, verdure acide (pomodori), alcolici e cibi industriali, con conseguente impoverimento di oligoelementi, sali minerali e vitamine.

Del resto, noi «siamo fatti di ciò che mangiamo», diceva Osawa.

Gli antichi insegnavano come il cibo avrebbe dovuto essere la nostra medicina. Alimenti, erbe e rimedi naturali possono essere molto potenti ed efficaci, se usati correttamente e al momento opportuno. Una giusta ed equilibrata alimentazione lavora positivamente sul fisico, aiutando il nostro sistema immunitario e tutti gli organi a rinforzarsi ogni giorno, consentendo al nostro corpo e alla nostra mente di recuperare la propria energia, raggiungendo serenità e armonia con se stessi.

Parlando di alimentazione, si pensa solo al cibo ingerito quotidianamente, ma tutto ci nutre, ad esempio la lettura, la conversazione, il lavoro, la natura, l’ascolto, la meditazione.

Dipende da noi, valutando le stagioni, l’ambiente, le relazioni, le emozioni, scegliere con saggezza il cibo più equilibrato, prendendo atto che ciò che va bene per noi può non andare altrettanto bene per un’altra persona, e viceversa.

Nutrendo un atteggiamento positivo per un nuovo cammino e riponendo profonda fiducia in ciò che facciamo, sapendo, quando serve, anche ridere di se stessi, diventiamo responsabili e consapevoli delle nostre scelte, vivendo in salute, non mentendo a noi stessi, con umiltà e gratitudine per quanto riceviamo giorno dopo giorno.

Spesso arriviamo a comprendere tutto ciò solo dopo essere passati attraverso l’esperienza della malattia e della sofferenza.

Lasciamo che nasca in noi la ricerca e il desiderio di una vita nuova.

Cibo, energia ed emozioni secondo la filosofia orientale

I saggi orientali consideravano il cibo come una medicina “potenziale”. A seconda dell’uso che ne veniva fatto, esso era capace di influenzare positivamente o meno l’intero essere, sia fisico che mentale e spirituale. Era importante stabilire la giusta quantità, qualità e modalità d’uso e preparazione. L’applicazione corretta dell’energia determinava la nostra forza vitale o energia chiamata “ki”.

Ristabilire un flusso energetico stabile, moderato, armonico, significava avvalersi di conoscenze e avviarsi lungo un cammino che portava alla serenità, al benessere consolidato e costante nel tempo. Quando questa forza vitale non riusciva a fluire liberamente, ecco che insorgeva la malattia. I cibi presi giornalmente hanno un effetto su tutta la sfera mentale ed emozionale strettamente legata alla funzionalità degli organi e quindi “un buon cibo crea delle buone emozioni”. I filosofi orientali associavano le emozioni agli organi, per cui la conoscenza e lo studio degli organi sotto l’aspetto energetico li portava a fare una diagnosi preventiva prima che gli organi potessero arrivare ad ammalarsi. Ad esempio, un fegato ben equilibrato portava la persona a essere paziente, tenace, con molte capacità di rinnovamento; nel caso contrario l’energia mutava portando la persona a essere impaziente, irosa con sentimenti di rabbia. Un cuore sano e vigoroso emanava entusiasmo, amore, gioia, gratitudine per tutto ciò che le stava intorno. Viceversa la persona diveniva iperattiva, frenetica e perennemente insoddisfatta. Mentre nel caso della milza-pancreas-stomaco in condizioni ottimali il soggetto emanava simpatia, capacità di rapporti e comprensione; non appena la funzionalità veniva meno, l’ansia, la preoccupazione, la mancanza di fiducia e l’invidia prendevano il sopravvento.

I polmoni ben funzionanti davano al corpo vitalità, capacità di realizzazione, sicurezza; mentre poca energia portava tristezza, melanconia e indecisione.

Chi godeva di una buona funzionalità renale sprigionava emozioni quali coraggio, senso dell’avventura, voglia di nuove conoscenze. I reni energeticamente indeboliti infondevano senso di paura, timore di affrontare la vita, chiusura di carattere.

Gli organi

Nella medicina orientale gli organi come cuore, fegato, milza-pancreas, polmoni e reni vengono classificati come organi pieni iyang), compatti e situati più in profondità nel corpo, mentre intestino tenue, vescicola biliare, stomaco, intestino crasso (colon) e vescica urinaria sono organi cavi iyin), meno compatti e più in superficie nel corpo.

Organi yin e yang sono fra loro complementari e si relazionano a coppie:

cuore iyang) - intestino tenue iyin) milza-pancreas iyang) - stomaco iyin) polmoni iyang) - intestino crasso iyin) reni iyang) - vescica urinaria iyin) fegato iyang) - vescicola biliare iyin)

Gli organi yang fungono da centri preposti alla circolazione, all’immagazzinamento e alla distribuzione. Gli organi yin, invece, sovrintendono all’eliminazione.

Oltre agli organi succitati ve ne sono altri due non riconosciuti come tali dalla nostra medicina occidentale: il mastro del cuore e il triplice focolare.

Il primo è il regolatore del caldo e del freddo. Controlla, quindi, la temperatura corporea, mentre il triplice focolare controlla e supervisiona l’intero processo circolatorio.

Il fegato

Il fegato è un organo che svolge varie e complesse attività essenzialmente collegate con il metabolismo dei grassi. Esplica un importante ruolo di sintesi degli enzimi e di deposito del ferro e di molte vitamine, tra cui la vitamina K (legata alla coagulazione del sangue), la vitamina A, la D e la Bl2.

Oltre a ciò, il fegato accumula gli zuccheri (glicogeno) che poi immette gradualmente nel corpo, produce la bile e filtra le tossine del sangue formatesi nell’intestino tenue.

Quando il fegato è in disordine, ingrossato o indurito, perde l’elasticità e la propria capacità funzionale. Alcune tossine possono tornare in circolo nel sangue, altre, invece, arrivano a sovraccaricare l’organo tanto da comprometterne le varie funzioni. A seguito di tali fenomeni la digestione diventa lenta e laboriosa, oppure si registra una spiccata intolleranza verso i cibi fritti e grassi. La bocca, al mattino soprattutto, è amara e impastata, e sovente si manifestano emicranie che si presentano in occasione di disordini alimentari, durante il ciclo mestruale o al verificarsi di strapazzi e stress emotivi. Ciò che affatica più il fegato sono le droghe, i prodotti chimici e l’alcol, tutte sostanze difficili da eliminare.

Anche una sovralimentazione caotica danneggia la funzionalità epatica, così come i grassi saturi di derivazione animale, cibi unti e pieni di zucchero; in questa condizione un appropriato digiuno aiuta il fegato a ripulirsi.

La vescicola biliare

La vescicola biliare o cistifellea, organo complementare del fegato, è un minuscolo sacchetto che raccoglie la bile e ne regola il flusso nel duodeno. Questo è un processo importante per la digestione dei grassi, grazie all’azione emulsionante svolta dalla bile.

Tuttavia, quando i dotti attraverso i quali scorre la bile sono ostruiti, ad esempio da un calcolo, la bile viene assorbita dal sangue e la pelle assume il caratteristico colore giallastro tipico dell’itterizia. La causa della presenza di calcoli alla cistifellea risiede in tutti quei cibi che producono muco, grassi e accumulo di sali di calcio che si depositano nella vescicola biliare: uova, carne, grassi saturi, cibi oleosi e assai conditi, formaggi, zucchero e Solanacee.

Il cuore

Il cuore è l’organo motore che regola la circolazione del sangue in tutto il corpo distribuendo l’energia in tutti gli organi e muscoli, esso ci permette attività e vita.

E importante che arterie e vene, che costituiscono la rete di distribuzione, si mantengano in buone condizioni. Se però le loro pareti si induriscono e perdono in elasticità, a causa di accumuli di colesterolo e grassi nel sangue, ecco che si verifica una condizione di arteriosclerosi e questa condizione porta a un innalzamento della pressione arteriosa, raggiungendo spesso livelli pericolosi. Nei casi più gravi le arterie, le vene e i capillari come le coronarie arrivano progressivamente a bloccare del tutto il flusso sanguigno fino a provocare attacchi cardiaci a volte fatali.

In casi del genere è opportuno evitare cibi ricchi di grassi saturi e sali minerali che sono la causa prima della formazione di depositi grassi e presenza di colesterolo nel sangue. In genere il malfunzionamento delle valvole cardiache o un indebolimento del cuore causato da malattie cardiache provocano bassa pressione perché il sangue non riesce a raggiungere bene determinate zone. Le estremità sono quasi sempre fredde e indolenzite.

Il cuore, non a caso situato al centro del nostro corpo, ha bisogno di equilibrio e di cibi centrati, non troppo salati, troppo dolci, troppo grassi o chimici.

Il ritmo di vita non dovrà essere frenetico e stressante, ma neppure del tutto sedentario. L’ideale quindi, è una sana e moderata attività fisica che aiuta la circolazione sanguigna e ossigena la mente.

L'intestino tenue

L’intestino tenue completa la digestione e inizia la produzione dei nutrienti mediante la flora batterica intestinale. La sua attività è paragonabile a delle radici di una pianta. Perché la pianta possa crescere bene, il terreno dovrà essere fertile. Allo stesso modo, il nostro intestino non dovrà essere impoverito da prodotti chimici e cibi non di ottima qualità.

Il nostro intestino è un vero laboratorio che opera una serie infinita di trasmutazioni biologiche. Un cattivo funzionamento intestinale può causare perdita di peso, costipazione e anemia del sangue. Secondo la cultura orientale, nel corpo si trova, tre dita al di sotto dell’ombelico, un punto di forza vitale particolarmente importante chiamato hara. Idealmente questo punto dovrebbe essere costantemente tenuto al caldo. Per questo gli orientali hanno inventato l'hara-maki, una fascia di cotone che si avvolge attorno alla vita. Spesso, in immagini di rappresentazioni di vita orientale, si vede che pure gli uomini erano abituati a portare questa fascia protettiva. Gli insalatini di verdura e i cibi fermentati in genere, come il miso, gli insalatini, lo shoyu, il tamari, il tempeh, aiutano in buona parte a ripristinare e rinvigorire la flora batterica oltre che migliorare la qualità del sangue.

Il mastro del cuore - Il triplice focolare

Il mastro del cuore e il triplice focolare non sono dei veri e propri organi così come noi li intendiamo, eppure queste “funzioni” hanno un ruolo di primo piano.

Il mastro del cuore è legato allo svolgimento delle attività circolatorie e cardiache. Esso influisce sul buon funzionamento del battito cardiaco ed è inoltre strettamente legato agli impulsi emotivi.

Il triplice focolare regola la nostra energia, il metabolismo e il flusso linfatico del corpo.

Svolge un compito importante nel controllo del sistema respiratorio-digestivo-escretore distribuendo il calore e riscaldando tutto il corpo.

La milza - Il pancreas

La medicina orientale ha sempre considerato il sistema milza-pancreas come un unico organo complementare allo stomaco.

La milza-pancreas è un organo legato alla digestione che è collegata al fegato e al sistema linfatico. Sinteticamente, la milza esplica le seguenti funzioni: filtra e depura la linfa emettendo sostanze di rifiuto come batteri e globuli rossi invecchiati, immagazzina sangue e minerali (in particolare il ferro) e produce anticorpi (fattori immunizzanti) così importanti per la resistenza del corpo ai batteri.

È un organo molto importante anche per il sistema immunitario. Oggi quest’ultimo è sottoposto a un continuo indebolimento, principalmente a causa del consumo eccessivo di zucchero raffinato, oramai presente quasi dappertutto. I bambini, sin dalla più tenera età, sono oggetto di un uso esagerato di prodotti zuccherati che portano spesso a una condizione di iperglicemia (alto livello di zucchero nel sangue) o, per reazione, di ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue).

Lo stomaco

È importante per una regolare digestione cominciare da una buona masticazione, la saliva ha un fattore pH normalmente alcalino, ciò significa che il cibo viene in parte scomposto in bocca e parzialmente alcalinizzato prima di passare allo stomaco.

In esso i succhi gastrici iniziano il processo digestivo, dando vita a quelle sostanze nutritive che verranno successivamente assorbite dai numerosi villi situati nell’intestino tenue.

E bene quindi iniziare il pasto con cibi caldi, per attivare al meglio le funzioni dello stomaco, ed è altrettanto importante dare al nostro corpo una varietà di cibi e di metodi di preparazione, non solo per acquisire diversi nutrienti, ma anche per migliorare la nostra energia vitale. Vi è infatti una stretta connessione tra stomaco e sistema nervoso.

Occorre inoltre valutare la qualità e la quantità del cibo, quindi qualsiasi cibo, anche il migliore, se preso in dosi esagerate può far male.

Lo stomaco non è solo l’organo del nostro corpo in cui avviene gran parte del processo digestivo, ma è anche un punto energetico in cui passano le nostre emozioni.

I polmoni

Una buona respirazione è fra le condizioni più importanti ai fini del mantenimento della salute fisica e mentale. Grazie ai polmoni assorbiamo l’ossigeno dall’aria e nutriamo costantemente il nostro sangue. Il sistema respiratorio interessa varie parti del corpo: narici, seni nasali, laringe, trachea, bronchi e polmoni.

Respirando diamo al nostro corpo un cibo non meno importante di quello che diamo allo stomaco. L’aria è una forma di nutrimento essenziale.

Quindi è importante che sia pulita, così com’è importante evitare il fumo e avere una corretta respirazione diaframmatica.

I problemi più comuni possono essere raffreddori, tosse, bronchiti, asma e allergie.

Per alleviare tali disturbi, oltre a evitare raffreddamenti, è bene eliminare le bevande fredde, la frutta e i succhi di frutta, i gelati e lo zucchero.

È utile consumare cibi caldi e ricorrere ad alcune preparazione particolari quali il decotto di radice di loto al quale andrà aggiunto, in caso di tosse secca o febbre, un ciuffetto di daikon secco (vedi il capitolo “Rimedi naturali”).

L'intestino crasso

L’intestino crasso assorbe l’acqua presente nei cibi, completa l’assimilazione dei nutrienti e forma le feci, in vista della loro evacuazione. Un’alimentazione non equilibrata ostacola la normale funzionalità intestinale favorendo disturbi quali stitichezza, colite, diarrea, gonfiori addominali a volte accompagnati da spasmi. I lassativi non sono certo la soluzione migliore, poiché non risolvono il problema alla radice.

Per favorire la funzionalità intestinale è bene consumare cereali integrali, minestre e verdure cotte, accompagnati da una buona masticazione.

Nei soggetti predisposti, anche la frutta e le verdure crude, l’alcol, i succhi di frutta, le spezie e i gelati in quantità eccessiva possono facilmente favorire le coliti.

Uno dei rimedi migliori a tal riguardo è rappresentato dall’umè e dalla prugna umeboshi.

I reni

I reni sono i filtri del nostro sangue e lo mantengono pulito, dandoci forza e vitalità; attraverso le urine essi ne espellono i vari prodotti di rifiuto analogamente a quanto fa la pelle mediante la sudorazione; non a caso in Oriente la pelle è chiamata “il terzo rene”.

Pur essendo costituzionalmente forti, dato il loro grande lavoro sono soggetti a disturbi di vario tipo. L’eccessivo consumo di carne, salumi, sale, grassi saturi, ne sono una causa.

Un grande aiuto ai reni viene fornito in particolare dagli azuki. Un ottimo rimedio, per giunta semplicissimo, consiste nel bere la loro acqua di cottura.

I reni amano il caldo e quindi vanno tenuti ben coperti, soprattutto in inverno.

Nel corso degli anni ho incontrato persone con un solo rene e con l’altro sofferente, la loro paura era, com’è ovvio, quella di finire in dialisi; con un cibo adatto e un buono stile di vita, hanno avuto notevoli miglioramenti e conducono una vita normale.

La vescica urinaria

La vescica urinaria, organo complementare, raccoglie i liquidi filtrati dai reni.

La sua funzione è strettamente legata a quella renale.

Ogni abuso alimentare o fatiche eccessive sovraccaricano i reni e contemporaneamente creano problemi anche a livello della vescica.

Anch’essa, proprio per il fatto della complementarietà, risente in fretta di un eventuale malfunzionamento renale.

Cattive abitudini a tavola, problemi intestinali, infezioni batteriche e l’accumulo di tossine provoca, presto o tardi, cistiti e infiammazione alla prostata.

In questi casi è meglio fare ricorso a un’alimentazione rinfrescante a base di zuppe di verdure con orzo e cereali morbidi, e bere tisane.

Vanno evitati i cibi speziati, piccanti, salati, secchi, caffè, alcolici in genere, uova e salumi.

Questo testo è estratto dal libro "Guarire con il Cibo".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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