SALUTE E BENESSERE

Guarite con le Piante Medicinali Italiane - Anteprima del libro di Roberto Antonio Bianchi

Cosa contengono le piante medicinali: i princi attivi

Cosa contengono le piante medicinali: i princi attivi

Principi attivi: le erbe non sono magiche! Esse, infatti, svolgono un'azione curativa attraverso molecole farmacologicamente attive, principi attivi che interagiscono con le molecole del nostro corpo.

La Farmacognosia è la scienza che studia come estrarre i principi attivi dalle piante. La Fitoterapia è la scienza che studia come utilizzarli nell'uomo e con quali risultati.

Principio della molecola pura: è il principio base della ricerca chimica farmacologica attuale, dominante nello scorso secolo. Afferma che una determinata molecola da sola può guarire una determinata patologia.

Ha permesso di scoprire molecole straordinariamente efficaci come la penicillina e l'insulina, di estrarre l'aspirina dal salice. Ha salvato migliaia di vite umane.

Può essere applicabile ad alcune malattie o in certe condizioni.

Esso si è rivelato insufficiente nelle malattie multifattoriali, come quelle cronico degenerative a causa multipla (esempio aterosclerosi, quindi malattie cardio-cere-bro vascolari) oggi dominanti. Basti pensare che ancora oggi le malattie cardiovascolari rappresentano nel mondo la prima causa di morte, soprattutto nei paesi occidentali (costituiscono il 46% della mortalità generale).

L'essere umano è infatti un essere integrato: fisico, emozioni, psiche e spirito.

Il solo organismo fisico è, a sua volta, formato da molti apparati interdipendenti e da funzioni molto complesse: ne consegue, quindi, che per molte sindromi o malattie complesse, come ad esempio la sindrome metabolica (diabete, ipertensione, obesità, principali fattori di rischio delle malattie cardio-circolatorie), anche la terapia dovrebbe essere integrata e multidirezio-nale.

Caso clinico

Abbiamo curato Rosa, una signora di settanta anni, ipertesa e cardiopatica. Dopo una visita medica accurata, ha assunto, oltre ai medicinali convenzionali, i macerati glicerici di primula (tonificante cardiaco), biancospino (ipotensivo e stabilizzatore del ritmo cardiaco) e ta-rassaco (epato-protettore).

La signora, marchigiana, donna tutta d'un pezzo, ha assunto dal 1990 questi fitoterapici regolarmente ogni giorno, senza mai saltare, aiutata dalla figlia e dal genero, vivendo insieme. Ha seguito scrupolosamente le cure per anni, anzi decenni. Giunta a novant'anni la donna stava bene, ma ha continuato ad assumere i preparati...

Ha assunto regolarmente le "sue goccine" (così le chiamava, poiché era una donna del popolo, ricca di una cultura naturale e semplice), sempre autonoma, in famiglia. È stata sempre bene. Sentiva bene, vedeva bene, era autonoma in ottima salute, fino a pochi mesi prima della sua dipartita. È morta in casa sua a novantanove anni, tra i suoi cari.

Utilità delle piante medicinali: le piante contengono il principio attivo

per cui sono usate, nonché altre molecole attive e alcuni principi inerti che ne potenziano l'azione aperta (azione integrata).

Ad esempio il tamarindo contiene gluco-sidi antrachinonici ed è un purgante. Se questi glucosidi vengono somministrati puri possono determinare gravi diarree, se invece si fa uso della pianta intera l'azione è più modulata, meno violenta e nello stesso tempo efficace.

In molti casi le piante officinali hanno un effetto talora più lento, ma alla lunga più duraturo, rispetto ai prodotti di sintesi. Infine hanno basso costo economico e ambientale. Gli effetti collaterali sono modesti, anche se non assenti (vedi capitolo 4). Per tutti questi motivi la piante officinali dovrebbero essere maggiormente utilizzate nella cura delle malattie, anche in associazione ad altre terapie.

Tuttavia il principio della molecola pura rimane valido, soprattutto ai fini della ricerca e in interventi di pronto soccorso, in cui bisogna risolvere celermente il sintomo più grave, trascurando, se necessario, tutti i problemi meno urgenti ai fini della sopravvivenza. La terapia integrata entrerà in gioco in un secondo tempo. È doveroso ammettere che alcuni medicinali chimici (come insulina e penicillina, per esempio) hanno rappresentato preziose conquiste della scienza e elementi di progresso. Dipende, come sempre, da come li si usa.

Oggi progresso significa reintrodurre le Piante Medicinali non solo nella prevenzione, nell'igiene domestica, nel sistema sanitario, negli ospedali, nella cura dei bambini, degli adulti, delle donne in gravidanza, nello sport e nello studio, nei lavori usuranti, nelle malattie psicosomatiche, nelle malattie a eziologia ignota, negli anziani e nelle case di riposo ma anche nell'ecologia, nei sistemi di depurazione ambientale, nella bonifica di fiumi e mari (come sapientemente ha fatto la Germania, nella riqualificazione del lago di Costanza, il mare Svevo).

Suggeriamo quindi che i ministeri della Salute, dell'Ambiente e dell'Istruzione emanino una normativa sul riutilizzo e sulla valorizzazione degli organismi vegetali a protezione della nostra amata Italia.

I principi attivi delle piante medicinali

  • Carboidrati o Glucidi
  • Zuccheri
  • Amidi
  • Gomme
  • Mucillagini
  • Fibre
  • Pectina
  • Glucosidi
  • Cardio attivi
  • Antrachinonici
  • Saponinci
  • Ciano Genetici
  • Solforati
  • Salicilici
  • Flavonici
  • Fenolici
  • Tannini
  • Lipidi
  • Oli Essenziali
  • Resine
  • Alcaloidi
  • Amari
  • Vitamine e Sali Minerali
  • Antibiotici

Carboidrati

I carboidrati sono nutrienti, estremamente diffusi nella grande maggioranza dei vegetali, soprattutto nella frutta, nei semi, e nei grani. Sono suddivisi in: amidi, zuccheri, gomme, mucillagini, pectina, fibre.

Amidi: modulano l'assorbimento dei principi attivi.

Zuccheri: come tutti i carboidrati sono lassativi avendo funzione osmotica, cioè di richiamo di acqua, che contribuisce all'aumento della massa intestinale.

Gomme: sono gli Idro colloidi, che fungono da eccipiente, ovvero regolano il progressivo assorbimento delle altre sostanze.

Mucillagini: sono polisaccaridi non assorbibili. Agendo sul ciclo di assorbimento dei sali biliari (circolo entero-epatico) prevengono la colelitiasi (calcolosi alla cistifellea).

Le mucillagini sono anche gastro protettive, poiché, grazie alla loro consistenza gelatinosa, si spalmano sulle pareti dello stomaco. Si distribuiscono su tutte le mucose, quindi oltre che sullo stomaco, su intestino, utero e vescica. Si trovano nei legumi, nei cereali integrali e nella frutta, oltre che nella verdura.

A scopo terapeutico possono essere utilizzati:

  • Malva (Malva sylvestris L.)
  • Altea (Altea officinalis L)
  • Lino (Linum angustifolium Huds.)
  • Tiglio (Tilia cordata L.)
  • Fico (Ficus carica L.)
  • Mela (Malus communis P.)
  • Alghe (Fucus vesiculosus L.),
  • Liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.)

Non si degradano con il calore, quindi si preparano sotto forma di decotto (vedi "Come si preparano: le preparazioni galeniche i fito-preparati"a pag. 41).

Fibre: sono formate da cellulosa, pectine, pentani ed emicellulosa. Queste sostanze formano una "pappa" collosa difficilmente assorbibile dall'intestino, per cui ritardano l'assorbimento di zuccheri, trigliceridi e colesterolo. Hanno un'azione ipo-gli-cemizzante e, formando una gran massa intestinale, diluiscono i tossici, svolgendo così un'azione preventiva sul tumore all'intestino. Sono contenuti in tutti i vegetali, specie quelli ricchi di scorza come cereali integrali, legumi, frutta, ortaggi.

Pectina: è una fibra solubile, collosa, funziona come addensante. Presente in abbondanza nella mela e in molti frutti, è utile per la riduzione del colesterolo e trigliceridi nel sangue.

sono dei forti purganti, poiché una sostanza in essi contenuta, l'antrachinone, irrita l'intestino crasso.

Glucosidi saponinici o saponine (per esempio poligala, digitale, salsapariglia, edera, liquirizia, saponaria e primula): hanno una funzione detergente come i saponi e irritano leggermente le mucose. Vengono eliminati per via bronchiale polmonare, sulla quale esercitano un'azione di pulizia (espettoranti), per via renale (diuretici) e per via intestinale.

Glucosidi ciano genetici (per esempio albicocche, ciliegie, mandorle amare e lauro ceraso): contengono acido cianidrico, che ha una ben nota azione di blocco muscolare. A piccole dosi sono utili per la prevenzione dei tumori e anche contro la tosse.

Glucosidi solforati (per esempio aglio, cavolo, rapa e senape, crescione, cipolla, scalogno, rucola): contengono solfuro di allile. Tra l'altro, l'alito che sa di aglio non dipende da una cattiva digestione, ma dalla eliminazione del solfuro di allile per via alveolare, che avviene anche in seguito ad assorbimento cutaneo, per esempio strofinando l'aglio sulla pianta dei piedi. Provate per credere! Il solfuro di allile è ipotensivo, grazie alla sua azione vaso dilatatrice, ipo-colesterolemizzante e fibrinolitico.

L'olio di senape è un ottimo revulsivo, aumenta cioè l'irrorazione sanguigna dove viene applicato. Sfruttando l'effetto di vaso dilatazione generale periferica è utilizzabile per bagni ipotensivi ai piedi.

Glucosidi salicilici (per esempio il salice): contengono acido salicilico da cui deriva l'aspirina, che ha effetto antinfiammatorio e febbrifugo.

Glucosidi flavonici: detti flavonoidi, sono di colore giallo-arancione.

Sono presenti negli ortaggi con quei colori come la zucca, l'albicocca, ma anche nel tiglio, nella camomilla. Proteggono i vasi sanguigni e li irrobustiscono.

Glucosidi fenolici: sono disinfettanti contenuti ad esempio nel salice, nella rodiola, nella vaniglia e nell'uva ursina.

Hanno la proprietà di disinfettare le mucose per competizione con i batteri patogeni. Recentemente sono stati rivalutati come antibiotici naturali nei congressi urologici a Berlino.

Oli essenziali

Gli oli essenziali hanno un'azione antisettica e antiparassitaria (in natura infatti ritardano la putrefazione del legname) ed anche (ad esempio quello di timo, pino, eucalipto) proprietà antisettiche.

Detti anche eterei, termine obsoleto, sono sostanze solubili nei grassi, molto volatili, e si diffondono nell'aria attraverso l'epidermide delle foglie e dei fiori. Emanano sovente un odore molto intenso e conferiscono ai vegetali il loro profumo.

Inoltre, stimolano le secrezioni digestive e svolgono una buona funzione revulsiva. Ad esempio, suffumigi di timo e eucalipto sono validi per prevenire raffreddori e bronchiti autunno invernali.

Sono solitamente accompagnati da resine. Sono poco solubili in acqua per cui vengono preparati spesso con l'aggiunta di glicerina, miele o altri solventi.

Resine

Le resine (ad esempio d'abete e di pino, il balsamo del Tolù, la mandragola, la copai-na) sono composti amorfi di diversa natura chimica.

Le resine naturali sono solitamente disciolte negli oli essenziali e, allorché questi evaporano, compaiono come residui vischiosi oppure solidi.

È per questo fenomeno che quando gli oli essenziali essudati dal tronco di un pino arrivano all'esterno, le essenze evaporano lasciando un residuo appiccicoso, cioè la resina.

Alcaloidi

Gli alcaloidi sono sostanze eterogenee a reazione basica e sono spesso caratterizzati da un sapore amaro.

La loro azione sull'organismo umano è tanto potente che vanno somministrati in dosi infinitesimali. Per questo motivo, se si vogliono evitare effetti tossici, il loro impiego deve essere strettamente dosato. Hanno effetto sul sistema nervoso centrale e costituiscono una delle principali fonti di medicinali.

Alcuni esempi di piante e rispettivi alcaloidi:

Piante alcaloide prevalente

  1. coca - cocaina
  2. papavero - morfina
  3. nuxvomica - stricnina
  4. aconito - aconitina
  5. belladonna - atropina
  6. efedra - efedrina
  7. philocarpo - philocarpina
  8. chincona - chinino
  9. ipeca - emetina

Tannini

I Tannini sono polifenoli che colorano di bruno rossastro gli organi in cui sono contenuti. Precipitano (coagulano) le proteine e bloccano gli enzimi proteolitici, rendendo le cellule più impermeabili. Hanno infatti un'azione astringente, vasocostrittrice e di blocco sull'intestino. Trovano quindi indicazione e utilità nelle piccole emorragie, nelle varici, nell'emorroidi, nelle ustioni e nelle infiammazioni gengivali, nonché nelle diarree.

Sono contenuti in ippocastano, quercia, noce, amamelide, ratania, tormentilla e castagno.

Lipidi

I lipidi, chiamati comunemente grassi, si dividono in saturi, monoinsaturi, poliinsaturi. Sono, ad esempio, l'olio d'oliva, l'olio di mandorle dolci, l'olio di ricino e il licopodio e svolgono una funzione emolliente su stomaco, intestino e pelle.

Aiutano l'intestino lubrificandolo e combattendo la stitichezza; leniscono gli arrossamenti della pelle. Gli oli di canapa, di girasole, di vinaccioli, di sesamo (molto ricchi di acidi grassi omega-6) e gli oli di lino, canapa, noce e soia (molto ricchi di acidi grassi omega-3), dotati di azione antinfiammatoria, prevengono l'artrosi e le malattie reumatiche, nonché l'infarto e anche le malattie neurodegenerative. L'olio di ricino è un forte purgante, da usare con cautela. Un cucchiaio quattro volte l'anno è sufficiente.

Vitamine

Il nostro organismo non è in grado di sintetizzare le vitamine, che, però, sono indispensabili. Queste sostanze si trovano nei frutti e degli ortaggi freschi in un miscuglio equilibrato. Alcune di esse (vitamina A, E, C, betacarotene) svolgono un'efficace azione preventiva sui tumori. Si rimanda al nostro volume "Le ricette per vivere cent'anni" (ndr. della Macro edizioni 2015) per una trattazione più esaustiva.

Sali minerali

Anche gli elementi minerali sono indispensabili al nostro corpo; alcuni sono presenti nel nostro organismo in piccole quantità e sono, perciò, detti oligoelementi (ad esempio zinco, ferro, cobalto, rame, manganese, litio e molibdeno). Solitamente piante e alimenti integri ed integrali ci offrono quasi tutti gli oligoelementi, in proporzioni equilibrate, anche se diversificate.

Amari

Gli amari, ad esempio genziana, carciofo (contiene cinarina), tarassaco, cicoria (inulina) e boldo, stimolano l'appetito e attivano le funzioni gastriche ed epato-biliari (vedere scheda), grazie a un meccanismo riflesso. Non a caso, come dice il nome, il loro gusto è amaro.

Hanno reazione alcalina.

Gusto amaro -> cervello -> stomaco -> intestino -> bile -> secrezione

Esercitano:

  • Effetto aperitivo a digiuno
  • Effetto digestivo a stomaco pieno

Antibiotici

Molti vegetali producono antibiotici. Le essenze solforose dell'aglio (solfuro di alide) sono antibiotiche.

Sono state studiate all'Università di Montpellier (Marsiglia), verificandone l'effetto batteriostatico e battericida, in diversi studi pubblicati scientificamente.

Anche i componenti della Carlina acaulis (nota come un tipo di cardo), della pilosel-la, alcuni oli essenziali e anche la propoli delle api hanno effetto antisettico Il lichene islandico produce acido usenico, un antibiotico a largo spettro attivo anche su micobatteri (ad esempio tubercolosi) e miceti (funghi).

Questo testo è estratto dal libro "Guarite con le Piante Medicinali Italiane".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani in contatto con noi!

Procedendo con l'invio dei dati:

Lascia un commento su questo articolo

Caricamento in Corso...