OGGETTISTICA

Il Frullatore che Ti Cambia la Vita - Anteprima del libro di Tess Masters

frullatore vitamix

Il frullatore non è uno strumento solo per bevande

Amate il vostro frullatore

Quando devo avere a che fare con un frullatore, la mia tattica è «lascia che ti aiuti ad aiutarmi!». Frullare vuol dire entrare in sintonia, danzare, diciamo così, con l’elettrodomestico. Ogni marca e modello ha le sue caratteristiche, che includono virtù e difetti. Quando lo capite, allora potete fare insieme delle magie. Io credo fermamente che si debba trovare il frullatore adatto alla propria personalità.

Scegliete un frullatore

Quando comprate un frullatore, comportatevi come quando comprate un’auto. Valutate le varie marche e fatevi qualche domanda: «Perché sto comprando questo? Cosa ci farò? Quando e quante volte lo userò? Chi altri lo userà? Per quante persone ci cucinerò?». Considerate i vostri bisogni, il budget e lo spazio in cucina, poi guardate i prodotti. Leggete le ricerche dei consumatori e chiedete consiglio ad amici e parenti in base alle loro esperienze. Potete anche provare il frullatore di un amico.

Dopo aver sperimentato praticamente tutti gli elettrodomestici del mercato (sì, praticamente ne ho la dispensa piena) e valutato centinaia di opinioni dei lettori, credo che per i frullatori valga la regola della qualità-prezzo. Le marche Oster, Sunbeam, KitchenAid, Cuisinart, Breville, Omega, Blendtec e Vitamix offrono tutte buoni prodotti, che vanno da quelli più semplici a quelli più accessoriati, come modelli a velocità singole, multipla o variabile. In alcuni modelli potrete provare timer automatici, funzioni di misurazione, impostazioni per la programmazione anticipata e persino per riscaldare.

Per quanto mi riguarda, non mi interessano i fronzoli, io bado alla potenza del motore, alle lame e alla garanzia. Uso molto raramente le impostazioni di programmazione, preferendo il controllo manuale. Forse sono una maniaca del controllo, ma credo che uno degli aspetti positivi della velocità variabile sia che posso usarla a mio piacimento, in base alle lame.

Al momento, i frullatori più potenti e versatiti sono i modelli ad alta velocità di Omega, Blendtec e Vitamix, e per qualcuno spendere così tanto per un frullatore è eccessivo; personalmente lo considero come un investimento per uno stile di vita sano, che sui tempi lunghi non ha prezzo. Io utilizzo il mio frullatore ad alta velocità più della mia auto. In ogni caso, finanze e priorità, come le abitudini culinarie e le aspirazioni, sono del tutto personali. Se volete solo preparare uno smoothie ogni tanto, andrà bene un elettrodomestico semplice a un prezzo base. Per noi fissati con i frullatori, rompere il salvadanaio per acquistare il migliore che ci sia è più che giustificato.

Potete provare le mie ricette, apprezzare ottimi sapori, ottenere benefici per la salute e divertirvi con un frullatore qualsiasi. L’unica variabile è la consistenza. Mettere in ammollo gli ingredienti per un frullatore base è fondamentale, in quanto non è in grado di polverizzare e di far sprigionare i sapori come gli elettrodomestici ad alta velocità, soprattutto se partiamo di frutta secca, datteri e cibi fibrosi. Prendete confidenza con il vostro frullando alimenti vari per vedere come si comporta: cibi duri, liquidi densi con bolle d’aria, ghiaccio tritato ecc. Imparerete anche quale velocità (o quale combinazione di velocità) è l’ideale con i vari ingredienti. Questo vi aiuterà a migliorare la consistenza entro i limiti del vostro frullatore.

Curare il vostro frullatore e cosa metterci dentro

I buoni frullatori sono resistenti, ma non indistruttibili. Anche quelli ad alta velocità hanno bisogno di essere trattati con rispetto, così da aumentarne la durata e raggiungere sempre risultati ottimali. Alcuni cibi possono essere versati direttamente nel frullatore e frullati ad alta velocità ma, se avete alimenti di consistenza densa, duri o con consistenze diverse, guidare e assecondare l’elettrodomestico può fare la differenza tra una sconfitta e una vittoria. Qualunque sia il vostro modello, ecco alcuni consigli per ottenere prestazioni ottimali.

In ammollo per non forzarlo

Mettete in ammollo ingredienti duri come frutta secca, semi e frutta e verdura disidratata prima di frullarli. Questo lavoro extra è necessario per evitare al vostro elettrodomestico uno stress inutile e migliorare la consistenza del piatto finito. I datteri messi in ammollo si frullano più facilmente e i pomodori secchi reidratati si incorporano meglio e rilasciano più sapore. La consistenza vellutata degli anacardi, delle mandorle spellate e delle noci di macadamia, messi in ammollo e frullati, è da perderci la testa.

Tritate, sminuzzate e grattugiate per un risultato migliore

Tagliate le verdure e tritate o grattugiate alimenti fibrosi come le barbabietole, le carote, il rafano e lo zenzero per ridurre lo stress del motore; distribuite gli ingredienti nell’ordine ideale per renderli liquidi e per equilibrare i sapori in modo omogeneo, e otterrete anche una consistenza più liscia.

Gli alimenti si misurano più facilmente se fatti a pezzetti e potrete aggiungerne poco alla volta in base al gusto.

Liquidi, polveri, solidi e ghiaccio

Per frullare in modo efficiente, versate nel bicchiere prima i liquidi, così le lame si muoveranno facilmente quando avvierete l’elettrodomestico. Aggiungete gli ingredienti in polvere (come il cacao, i mix di proteine e le verdure disidratate) dopo i liquidi e prima dei solidi, così non «voleranno» via e non si attaccheranno al coperchio. Dopo, mettete cibi morbidi, come il cetriolo e le banane; a seguire, gli ingredienti duri, come frutta surgelata e verdure crude.

Per finire, unite il ghiaccio, che aiuta le lame spingendo in basso gli altri ingredienti, per un mix più omogeneo.

Per i frullatori monoporzione come il Nutribullet, invertite l'ordine, poiché lo riempite e poi dovrete capovolgerlo per frullare, quindi versate i liquidi per ultimi.

Non sovraccaricatelo e non scoppierà

I frullatori lavorano meglio quando non sono strapieni. Se riempite troppo il bicchiere, le lame non avranno spazio per muoversi (e si romperanno). Il sovraccarico assicura il disastro, soprattutto con liquidi caldi. Se frullate pochi alimenti alla volta, risparmiate tempo ed evitate danni. Le ustioni non giovano né alla salute né al gusto, e poi non sono sexy.

Chiudete e caricate

La tentazione sarebbe quella di mettere il coperchio e avviare il frullatore, ma vi consiglio di aspettare e assicurarvi che il coperchio sia chiuso molto, molto bene, per evitare che il soffitto assomigli poi a un’opera di Jackson Pollock (sì, mi è successo; meno racconto, meglio è).

Resistete alla tentazione della velocità

Cominciate a bassa velocità e lavorate così: in questo modo, ridurrete l’usura del motore e frullerete meglio. Per i latti di frutta secca, un avvio lento trita la frutta così da ottenere un composto liquido e cremoso. Se avviate subito il frullatore alla massima velocità, non farete altro che «sparare» gli ingredienti sul coperchio e sulle pareti del bicchiere: ciò significa che dovrete poi raccoglierli e frullarli di nuovo o lasciare pezzi grossolani nel mix.

Non surriscaldate il frullatore

Con i composti più densi, come i burri di frutta secca, le salse e gli impasti, procedete a intervalli di 30-40 secondi, per evitare che l'elettrodomestico si surriscaldi e cominci a fumare.

Se il frullatore ha difficoltà (sentite rumori acuti e striduli) o sembra che gli ingredienti girino senza essere frullati (potrebbe esserci una bolla d’aria), spegnete il motore e mescolate tutto con una spatola. Un po’ di liquido in più spesso fa la differenza.

Caldo sì, ma senza ustionarsi

D modo più sicuro per frullare liquidi caldi come zuppe e salse è aspettare che si raffreddino un po’. Riempite poi il bicchiere a metà, chiudete bene con il coperchio, rimuovete il piccolo tappo al centro del coperchio (per far fuoriuscire il vapore) e mettete un canovaccio sull’apertura. Frullate alla più bassa velocità possibile, per poi aumentare pian piano lino a raggiungere la massima velocità. Nei frullatori ad alta velocità non c’è bisogno di rimuovere questo tappo, poiché sono progettati per contenere liquidi bollenti. In ogni caso, vi consiglio di appoggiare un canovaccio sul coperchio per non ustionarvi le mani. Far raffreddare le pietanze prima di frullare è utile anche per amalgamare i sapori. I cibi troppo caldi o troppo freddi intorpidiscono le papille gustative, quindi potrete essere più precisi se assaggiate i vostri mix quando saranno tiepidi o freschi.

Pulitelo sempre

Tenete il vostro elettrodomestico sempre pulito e disinfettato, lavandolo dopo ogni uso. Le spugnette abrasive, anche le più delicate, possono danneggiare il frullatore; non lasciate che i residui di cibo vi si secchino dentro. Per lavare il bicchiere, sciacquatelo subito dopo aver versato il contenuto rimasto, poi riempitelo a metà di acqua tiepida, aggiungete una goccia di detergente per piatti e frullate ad alta velocità 30 secondi (se mettete più detersivo farà schiuma ovunque!). Risciacquatelo, strofinatelo con un panno da cucina e asciugatelo con un canovaccio morbido. Per evitare che rimangano residui sul coperchio e sul tappo al centro, ogni tanto mettete questi componenti a bagno in acqua tiepida saponata e utilizzate una piccola spazzola per bottiglie, un bastoncino cotonato o uno stuzzicadenti per rimuovere i pezzetti incastrati.

Per le macchie più resistenti, mettete a mollo le parti lavabili in una soluzione di aceto e limone o bicarbonato, poi lavate tutto e risciacquate ancora una volta. Se rimangono odori persistenti, utilizzate una leggera soluzione di aceto o estratto di vaniglia. Pulite la base del frullatore con un canovaccio morbido inumidito. Potete aiutarvi con uno spazzolino a setole morbide per pulire intorno alle manopole e ai pulsanti. Pulite anche il cavo (non attaccato alla presa) con una spugna, per evitare che diventi appiccicoso oppure oleoso.

La spatola: la regina della cucina

Per frullare e cucinare in modo agevole è necessario avere due spatole di gomma con il manico lungo, una larga e una sottile. La prima serve a raccogliere e a spostare il cibo mentre frullate (a frullatore spento, ovviamente) e per eliminare le bolle d’aria; la seconda invece è utile alla fine, per muovervi tra le lame e salvare tutti i pezzetti rimasti. In mancanza di una buona spatola, sono famosa per aver mangiato direttamente dal bicchiere i pezzetti rimasti, ma non consiglierei ai principianti questo comportamento rozzo e che denota grave dipendenza.

Il frullatore

Vitamix 5200

Blendtec produce frullatori ad alta velocità eccellenti e io sono una grande fan della potenza dei modelli Omega. Tuttavia, ciò che distingue gli elettrodomestici Vitamix dagli altri è la presenza del «tamper», ossia una specie di pestello, che però qualcuno trova fastidioso. Questo strumento vi permette di guidare gli ingredienti verso le lame e di eliminare le sacche d’aria nei composti densi, il tutto mentre il frullatore è in moto. Con i contenitori sia per cibi liquidi sia per cibi secchi potete preparare smoothies, dolci freddi, burri di frutta secca e zuppe fumanti, ma anche impasti e farine macinate in casa. Tra i vari modelli Vitamix, preferisco il 5200: il uo contenitore slanciato lavora bene sia con molto sia con poco composto.

Idee salutari tutte da frullare

Ci sono alcuni principi nutrizionali che guidano le mie scelte alimentari, aiutandomi a mantenere un’ottima salute e a creare il mix perfetto giorno dopo giorno. Dovete vivere allo stesso modo, vi state chiedendo? No, ma visto che queste idee influenzano le mie ricette, possono aiutarvi a comprendere meglio il mio approccio. Aggiungendo alla vostra dieta molti alimenti crudi, in ammollo e germogliati, vi assicurate una salutare dose di enzimi vivi e nutrienti concentrati; consumando cibi ricchi di probiotici poi, rinforzate il vostro sistema immunitario; abbinando bene i cibi favorite la digestione; infine, gli alimenti alcalini vi aiutano a dare forza ed equilibrio all’organismo. A me piace mangiare alimenti freschi e il più vicino possibile al loro stato naturale.

Il potere del crudo

Fratta e verdura, frutta secca germogliata, semi e cereali, super alimenti e concentrati di verdura a foglia verde in polvere (tutti rigorosamente a crudo) sono onnipresenti nella mia dieta e nel mio frullatore. Gli alimenti crudi, ossia mai scaldati al di sopra dei 46°C, mantengono inalterati enzimi e valori nutrizionali e sono ricchi di energia vitale. A queste condizioni, sono ricchi di energia e aiutano anche noi ad averne. È sempre aperto il dibattito riguardo alle virtù di una dieta interamente crudista. C’è chi si astiene rigorosamente da qualunque cibo cotto, ma non è per tutti e ho scoperto che non fa per me. Quando ho seguito una dieta interamente crudista per un anno, ho sperimentato un’incredibile energia e una notevole capacità di mantenere più bassa la temperatura corporea nei mesi più caldi, ma il mio corpo ha iniziato a «gridare» per avere alimenti caldi e, nei mesi freddi, ho sentito il bisogno della qualità rinvigorente dei cibi cotti.

Oggi seguo una dieta ricca di alimenti crudi, ma non strettamente crudista. La proporzione di cibi cotti che consumo cambia in base alla stagione e alle mie necessità, a seconda del mio livello di stress, dello stato emotivo, dell’attività fisica e, soprattutto, del mio stato di salute. Per me, circa il 75 percento di cibo crudo è l’ideale (quello che mangio è da far girare la testa, senza contare le calorie). Forse per voi si addice un’altra percentuale. Dato che la mia alimentazione è molto stagionale, in estate mangio praticamente solo cibi crudi, per passare a un 50 percento durante i mesi invernali. Penso che non esistano regole assolute e generali, ma di sicuro gli alimenti crudi migliorano la salute. Provando anche solo qualcuna delle ricette crudiste del libro, potrete rimanere affascinati anche dai benefici del cucinarle (sapore, consistenza, gusto, aroma e facilità di preparazione). Mangiate ogni giorno cibo crudo, niente obiezioni. L’ideale sarebbe aggiungere qualcosa in ogni pasto, quelle che seguono sono alcune ragioni fondamentali.

Enzimi vivi e massimo potenziale nutrizionale

Gli enzimi sono essenziali per il funzionamento di tutti i processi metabolici dell’organismo, dalla digestione alla riparazione cellulare. Gli alimenti crudi, ricchi di enzimi vivi, richiedono meno energia per essere digeriti, lasciandone di più per i processi disintossicanti e rigenerativi. È vero che più enzimi vivi assumete, più il vostro organismo sarà efficiente ad assimilare i nutrienti del cibo che mangiate. Scaldare gli alimenti oltre i 46°C distrugge questi enzimi naturali, quindi più cibi cotti mangiate, meno enzimi attivi introdurrete. Il corpo umano è fatto per il 70 percento di acqua e il cibo che ingeriamo deve essere liquefatto perché sia digerito. I cibi crudi che contengono molta acqua, come i cetrioli, il pomodoro e il cocomero, idratano l’organismo e richiedono pochissima energia per essere assimilati, poiché contengono l’acqua necessaria per venire digeriti. Cuocerli (anche al vapore o in acqua) vuol dire asciugarli. I cibi cotti a lungo e lavorati, soprattutto se di origine animale, sono poveri di acqua e affaticano l’apparato digerente. La loro digestione infatti richiede altra acqua, che deve provenire dalle nostre riserve. Anche un livello leggero di disidratazione ha effetti negativi, come senso di fame, fiacchezza e stanchezza. Io consumo cibo cotto insieme ad alimenti crudi e idratanti, come insalate o germogli, salse e pinzimoni, verdure fermentate o cetriolini e frutta secca o semi attivati, per aiutare la digestione con i loro enzimi vivi.

Potere depurativo

I cibi «vivi» sono leggeri e puliti; poiché richiedono meno energia per essere digeriti, attraversano l’organismo molto più velocemente ed efficacemente di quelli cotti, favorendo l’eliminazione delle tossine. Questa azione è benefica soprattutto per il fegato e il colon. Le proprietà depurative delle fibre per l’intestino si riducono molto con la cottura. È particolarmente utile consumare alimenti crudi e alcalini, che rinfrescano e puliscono l’organismo, durante una malattia.

Più energia

Ogni organismo vivente contiene ed emette minuscole unità fisiche di luce, dette «biofotoni». Il cibo che mangiamo prende quest’energia dal sole e la trasferisce alle nostre cellule. Più un alimento la contiene, più ne trasferirà al nostro corpo. È chiaro che i cibi vivi hanno più biofotoni rispetto a quelli cotti e che più luce equivale a più densità di nutrienti. L’energia contenuta negli alimenti crudi aumenta le cellule staminali, la resistenza e, in generale, la carica vitale.

Più belli anche fuori

Dato che i cibi vivi sono ricchi di nutrienti, contengono molta acqua ed enzimi vivi, richiedono meno energia per essere digeriti e hanno notevoli proprietà depurative, anche il nostro aspetto migliorerà. Una dieta ricca di alimenti crudi regala una pelle radiosa, capelli lucidi, occhi limpidi e unghie forti: in pratica, saremo più belli che mai! Se non è questo un incentivo sufficiente per farvi mangiare una costa di sedano crudo, non so cos’altro dirvi.

Sensi e stati mentali

Il consumo massiccio di cibi crudi migliora la lucidità mentale, la vista, l’udito, i riflessi e l’olfatto. Molti affermano che, com’è successo a me, si sentono più energici e hanno un umore più stabile dopo aver intrapreso la dieta crudista. Io ho anche meno sonnolenza.

Prevenzione delle patologie

Nel libro Nutrition and Physical Degeneration, Weston A. Price riporta le sue scoperte dopo aver testato i principi dell’alimentazione crudista. L’autore ha studiato le diete di numerosi gruppi culturali di tutto il mondo, dalle popolazioni indigene alle società altamente urbanizzate e occidentalizzate. La conclusione a cui è giunto è che quelle che consumavano per lo più cibi crudi, integrali e non raffinati godevano di salute migliore ed erano più resistenti alle malattie degenerative. Al contrario, chi consumava più cibi cotti e lavorati mostrava di essere più esposto a infezioni e malattie. Gli alimenti molto raffinati sono, di fatto, alimenti morti ricostituiti, privi di ogni valore nutritivo. Il fatto che questi cibi cosi drasticamente modificati siano privi di sapore è colpa degli additivi chimici, compreso il glutammato monosodico (Msg) e altri aromi artificiali, degli zuccheri raffinati e del sale sbiancato. Inoltre, molti prodotti della grande distribuzione, soprattutto negli Stati Uniti, sono ricchi di alimenti genericamente modificati, la cui sicurezza è ancora in discussione.

I cibi crudi sono più buoni

I cibi crudi sono leggeri, puliti, freschi, vivaci, pieni di sapore, colorati e possono preparare in numerosi modi interessanti e gustosi (senza richiedere molto tempo). Tritati, grattugiati, tagliati a cubetti, spremuti, frullati o leggermente disidratati: gli alimenti vivi possono essere serviti sotto forma di semplici bastoncini di verdure con pesto o una salsa, come rapidi succhi, frappè e smoothies, oppure in milioni di insalate e wrap diversi, zuppe saporite tipo gazpacho o zuppe dolci di frutta. Oppure potete lanciarvi a preparare una pasta-non-pasta, crackers, pane, sushi o piatti di cereali germogliati. I budini, le torte e i gelati (tutti crudi, ovviamente) sono deliziosi e semplicissimi da fare (basta «frullare e congelare»). Non dimentichiamo i cibi vivi fermentati, come il kombucha e il kefir e le verdure fermentate.

Il cibo crudo non è solo lattuga e bastoncini di carote asciutti e storti. Per massimizzare il potere nutritivo e il gusto, metto molti alimenti vivi in ammollo: in questo modo, se ne traggono tutti i benefici nutrizionali, si frullano meglio e otterrete il risultato migliore sia nel sapore sia nella consistenza. L’ammollo cambia tutto.

Questo testo è estratto dal libro "Il Frullatore che Ti Cambia la Vita".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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