SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 10 min

L'Enneagramma Biologico del Corpo Umano - Anteprima del libro di Andrea Giannini

L'Enneagramma Biologico del Corpo Umano - Andrea Giannini - Speciale

L'Enneagramma Biologico del Corpo Umano - Andrea Giannini - Il Terapeuta 1, 2 e 3 - Scoprilo, leggendo l'anteprima del libro di Andrea Giannini.

L'Enneagramma Biologico del Corpo Umano - Estratto

Il Terapeuta 1: il Fissato EBM

Il tipo 1 è colui che ha avuto bisogno di darsi delle regole, che ha bisogno di fare bene le cose, altrimenti meglio non farle, l’EBM gli fornisce questa sicurezza. La pratica basata sulle evidenze è, in un primo momento, infinitamente più utile al terapeuta che non al paziente. Gli permette di agire con sicurezza, di sentirsi all’altezza del compito.

La propensione del tipo 1 è il miglioramento. Deve migliorarsi in continuazione e questo tende a fargli sminuire qualsiasi cosa che non conosca. Lui migliora sempre e quello che sa lui è meglio!

Difficile discutere con un 1, ha praticamente sempre ragione lui. Rappresenta comunque un leader un punto di riferimento nel branco, nel gruppo. E’ il maschio alfa per eccellenza.

E’ un perfezionista, ma ciò gli consegna un’eccessiva e limitante rigidità.

Il sottotipo conservativo appare all’estemo ipercontrollato.

Il sottotipo sociale magari aprirà una propria scuola, con le sue idee, che sono le migliori ovviamente. Perché il suo obiettivo è quello di far migliorare tutti quanto è migliorato lui.

Il sottotipo sessuale riverserà molto la pulsione perfezionista con i propri pazienti in studio.

Il contatto

Tende ad evitarlo nella vita di relazione, perché “l’emozione lo distoglie dal dovere”. Nel rapporto terapeutico è molto preciso, non avvolgente. Pensa più ad eseguire perfettamente la tecnica che non al comfort e alle aspettative del paziente.

Il paziente

Non per forza il terapeuta 1 andrà d’accordo con un paziente 1. Farà molta fatica con un 1, perché sarà una persona che saprà già tutto del suo problema, tra cui come fare a risolverlo e pretenderà proprio quello.

Una persona riconoscibile come E2 sentirà l’algida azione del Terapeuta El.

Con i tipi 3 gli El hanno un rapporto generalmente conflittuale. Questo possiamo verificarlo ancora una volta nel setting terapeutico. Il terapista sarà lento nell’azione perché vorrà capire bene e l’attesa nel passare al trattamento potrebbe indispettire il suo assistito.

D’altra parte l’E3 vuole sentirsi molto protagonista, ma l’El è il migliore e questo potrebbe essere un motivo di attrito che rimane nel sottobosco della relazione per tutto il periodo di trattamento.

L’atteggiamento non misurato di un base 4 di fronte ad una problematica crea una distanza del terapeuta 1 che rimanendo freddo e algido mantiene una distanza tra i due.

Un E5, grazie alla ricchezza di informazioni date per certe ed inscalfibili dall’El, troverà un momento per approfondire la conoscenza. Rimarrà sempre difficile mettersi in relazione ed esprimere i propri bisogni, ma l’atteggiamento freddo e distaccato del terapeuta potrebbe evitare all’E5 di sentirsi invaso.

I suoi pazienti più affezionati saranno i 6 in generale ed in particolare i 6 sociali, i paurosi che hanno bisogno delle regole per non avere paura. All’inizio li vedrà come scettici, ma poi verranno rassicurati dalla sua metodicità e rigidità.

La coppia E1-E7 nella vita di relazione è frequente. Il primo da un po’ di disciplina al secondo e, viceversa, il secondo ammorbidisce un po’ il rigido El.

Con l’8 e il 9, il terapeuta 1 condivide il covo della rabbia. In qualche modo troveranno in questo dei punti di contatto. L’8 però, non è un tipo che la nasconde e potrebbe riversarla anche sul clinico appartenente alla tipologia 1 che scambierà la manifestazione di rabbia dell’8 come un’accusa a se stesso e la paura di sentirsi “sporcato” nel suo operato rischierà di farlo incendiare. Mentre con il 9 la rabbia è inespressa per entrambi ed in generale l’El avrà campo libero, non troverà opposizioni.

Il Terapeuta 2: il Coccolone

Ha bisogno del contatto fisico per paura di essere abbandonato e lo ricerca negli altri. Forse questo enneatipo è l’eccezione alla megalomania del terapeuta. Il suo bisogno di contatto lo porta ad amare e volere questa situazione.

Sono quei colleghi che intrattengono rapporti terapeutici infiniti, che diventano amici con tutti i pazienti. Sono quelli che vanno a cena ed in vacanza con i pazienti e portano, spesso tutta la famiglia sulle spalle. Sono gentili, dolci, semplici, ma covano un forte egoismo scaturito dal bisogno del riconoscimento e della gratificazione.

A questo terapeuta piacerà molto applicare terapie di induzione fasciale, tecniche cranio-sacrali.

E’ orgoglioso e falsamente generoso. La sua generosità è solo il modo per poter essere amato dagli altri.

Il contatto

Questo enneatipo esprime l’amore attraverso il contatto fisico, lo cerca. Abbraccia il paziente quando arriva, quando va via. Durante il trattamento prediligerà le tecniche più avvolgenti a sua conoscenza.

Il paziente

Asseconderà le richieste manifestate dal paziente 1. Non sono rare nelle relazioni affettive le coppie formate da questi due Enneatipi.

Con un altro E2 si troveranno a livello dell’impostazione del contatto, sempre molto avvolgente come nelle aspettative.

Non sempre le tecniche utilizzate dai terapeuti E2 danno risultati a breve termine e richiedono tempo.

Questo, con un E3 potrebbe risultare un aspetto di distanza tra i due.

Il paziente 4 sarà una facile trappola col rischio di dipendenza dal trattamento. Questo terapeuta, che asseconderà continuamente le lamentele del paziente piuttosto che vedersi respinto o non riconosciuto come valido aiuto.

Se utilizza tecniche di induzione fasciale rischia di perdere un eventuale E5 che si affida alle proprie terapie. La fatica di lasciarsi andare, di rimanere sulla torre, tenere il controllo non sempre combacerà con il contatto avvolgente proposto. D’altra parte un paziente riconducibile a questo enneatipo irriterà l’E2, perché anche se contento del trattamento e dei risultati, raramente gratificherà chi l’ha aiutato.

Con un E6 si possono trovare difficoltà simili, dettate sempre dalla difficoltà di queste persone ad affidarsi. Però, l’ambiente accogliente che il 2 è in grado di creare, riuscirà a tranquillizzare il nuovo Cliente.

Per l’E7 il discorso è simile a quello fatto per l’E3. L’ambiente del terapeuta che si riconosce in questo enneatipo risulterà statico e il 7 si dovrà “fermare” per risolvere il suo problema e la frenata potrebbe risultare troppo brusca. D’altro canto il 7 fugge dal dolore e i trattamenti di un E2 non sono mai particolarmente fastidiosi.

Anche al paziente 8 l’amorevole attenzione del terapeuta E2 lo farà sentire rassicurato. Gli altri 8, restii al contatto, entreranno molto poco in sintonia e rischieranno di sentirsi invasi.

Il paziente 9 è il preferito perché gli riconoscerà i meriti del buon esito del trattamento e apprezzerà l’essere toccato in maniera non aggressiva.

Il Terapeuta 3: il Megalomane

Sarà un terapeuta di successo, non per forza bravo e competente, ma sulla bocca di tutti. Pronto a tutto, pur di avere successo col paziente sarà disposto a mentirgli senza remore. Il fine giustifica i mezzi. Il suo fine è spesso il guadagno, quindi darà un’impronta commerciale alla sua attività. Venderà i trattamenti, si farà pubblicità. A differenza dell’El, l’E3 non vuole essere migliore degli altri, ma spesso appare come tale ed è fondamentalmente il suo scopo.

Tanto importante essere visto dai pazienti, quanto dai colleghi. Farà video dimostrativi delle tecniche (uguali a mille altri video presenti in rete) e li metterà ad utilizzo gratuito sui social network per essere visto dagli altri. Si dà molta importanza.

La sua vanità, il bisogno di farsi notare, porta spesso a sentirsi sminuito, da qui la costellazione megalomane nel momento in cui assistiamo ad un doppio conflitto di svalutazione. Nella sfera E3 troviamo tipicamente la costellazione Megalomane, che è la costellazione di tutti noi che ad un certo punto abbiamo pensato che da grandi avremmo fatto i terapeuti.

Il contatto

Parla tanto e spiega molto al paziente per fare vedere che è bravo. Non ha una predilezione particolare per una metodologia di lavoro, seguirà le mode che, anche nel campo della terapia manuale, inutile negarlo, prendono piede. Utilizzerà tecniche appariscenti e anche folcloristiche per dare spettacolo. Manipolerà anche laddove non strettamente necessario se questo è in grado di migliorare la performance scenica.

Il paziente

I pazienti generalmente vanno bene tutti. L’E3 è un muta forma, per compiacere è disposto a tutto, esteriormente. Sarà oltretutto felice di conoscere queste informazioni perché ne vedrà un’opportunità di guadagno.

Nel rapporto con un El, questo farà fatica ad esprimere fiducia e il terapeuta si sentirà messo alla prova e farà fatica ad accettare le possibili reazioni negative. Dovrebbe dunque riuscire ad apparire più onesto e meno venditore, per riuscire a guadagnarsi la fiducia.

Un E2 andrà a ricevere l’attenzione richiesta solo se il terapeuta si concentrerà sulla persona e non sui risultati o sul l’appari re. In caso contrario l’E2 romperà il rapporto.

Con un altro base 3 si instaureranno rapporti fidelizzati e duraturi. Perché spesso abbiamo un terapeuta riconosciuto di successo e al 3 piace essere seguito dal centro “in vista”.

La frenesia che spesso contraddistingue il lavoro dell’E3 potrebbe portare una persona a base 4 a sentirsi in una catena di montaggio rischiando di non sentirsi considerato come unico.

Un E5 cederà all’iniziativa del suo terapeuta 3, senza opporsi, né manifestare, anche laddove occorressero disagi e bisogni, come se non ci fosse lo spazio. Agli occhi del 3, quindi, sarà difficile comprendere un eventuale abbandono del percorso da parte di questo tipo di persone.

La fretta del 3 potrebbe non tranquillizzare un enneatipo 6. Laddove quest’ultimo frenerà l’azione del suo operatore, sarà compito del terapeuta rassicurare prima di procedere.

Con un 7 il rapporto terapeutico sarà breve per la fretta di uno di avere risultati e la difficoltà dell’altro a fermarsi per risolverli. Anche nella vita di relazione è un coppia rara o generalmente poco durevole.

Gli E8 con la loro autorevolezza e presenza sono in grado di mettere in difficoltà e schiacciare il terapeuta. In questo gioco il 3 non vuole essere coinvolto perché frenano l’azione e mettono in discussione il suo operato. Questo potrebbe portare, agli occhi dell’E3, cattiva pubblicità.

Un po’ come nei rapporti con il 4, un tipo 9 potrebbe sentirsi abbandonato in mezzo al vortice di lavoro che coinvolge il 3. Questo lo porterà ad avere un atteggiamento ulteriormente remissivo e poco collaborativo.

Questo testo è estratto dal libro "L'Enneagramma Biologico del Corpo Umano".

Data di Pubblicazione: 30 settembre 2017

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