ALIMENTAZIONE   |   Tempo di Lettura: 7 min

La Rivoluzione della Forchetta Vegan - Prefazione

[Prefazione di "La Rivoluzione della Forchetta Vegan"]

Da più di 2800 anni l’idea di mangiare vegetali sotto forma di cibi naturali e integrali lotta per essere ascoltata e adottata come stile di vita. Malgrado di solito venga difesa sulla base di motivazioni ideologiche, esistono prove recenti che questa dieta procura anche notevoli benefici alla salute individuale. In realtà il passaggio a una dieta a base vegetale è diventato una questione urgente sotto svariati punti di vista: una simile scelta permette non solo di migliorare la salute personale, ma anche di ridurre sensibilmente i costi dell’assistenza sanitaria, nonché di limitare il più possibile le varie forme di violenza all’ambiente e alle altre creature senzienti.

Dato che questa dieta ha così tanto da offrire, crediamo che si debbano trovare gli strumenti per condividere le informazioni con il maggior numero possibile di persone, a prescindere dal loro credo e dalle loro origini, e indipendentemente dall’età, dal genere, dall’etnia e dalla posizione geo- grafica. E uno dei modi migliori per farlo consiste nel mettere in comune le esperienze personali e le immagini relative a questo tema, come nel documentario Forks over Knives (Film documentario diretto da Lee Fulkerson uscito in dvd nel 2011 e molto apprezzato nei Paesi anglosassoni. Il film tratta delle malattie degenerative come il cancro, le patologie cardiovascolari, il diabete ecc. e del loro rapporto con l’alimentazione. Esso si basa sugli studi del nutrizionista T. Colin Campbell, docente presso la Cornell University, che ha portato a termine lo Studio Cina, e del dottor Caldwell B. Esselstyn che ha seguito vari progetti di ricerca sullo stesso tema presso la Cleveland Clinic ). La rivoluzione della forchetta vegan è sia un viaggio che una storia a più voci. Il viaggio dimostra con che rapidità si possa recuperare la salute senza bisogno di farmaci, terapie e procedure chirur- giche, mentre la storia presenta i racconti individuali dei pazienti che grazie al radicale cambia- mento del proprio stile di vita hanno ottenuto l’arresto e perfino la regressione di gravi patologie.

La stabilità economica della nostra nazione si sta sgretolando a causa delle bolle speculative nel settore della tecnologia e dell’edilizia. Questo carico è stato aggravato dalla crescita vertiginosa delle spese sanitarie, di cui non s’intravede la fine. Eppure, a livello di nazione siamo più malati e più grassi che mai. L’epidemia di obesità e diabete, specialmente fra i giovani, preannuncia un problema di salute pubblica insostenibile dal punto di vista economico e adombra la lugubre pro- fezia che i bambini di oggi potrebbero non sopravvivere ai loro genitori.

I principali protagonisti di questo cupo scenario sono l’industria alimentare e i suoi obiettivi economici. Con miliardi di dollari investiti nella pubblicità e nel marketing, questa industria ci alletta e ci induce al consumo di latticini, carne, pesce, pollame e uova, come pure di prodotti ricchi di zucchero, sale e grassi. Questo continuo martellamento ottiene lo scopo di convincere soggetti vulnerabili e indifesi a ingerire alimenti che li faranno ingrassare e ammalare: obesità, ipertensione, diabete, cardiopatie, ictus, cancro, artrite reumatoide, sclerosi multipla, lupus, calcoli biliari, diverticolite, osteoporosi, allergie e asma non sono che alcune delle malattie prodotte dalla dieta occidentale.

Figura 1Forchetta vegan
Intorno agli inizi del XX secolo negli Stati Uniti si mangiavano circa 55 kg di carne pro capite all’anno, mentre nel 2007 il nostro consumo di questo alimento aveva approssimativamente raggiunto i 100 kg. Nel 1913 consumavamo circa 18 kg di zucchero raffinato pro capite e nel 1999 la quantità era salita fino a 67 kg. E infine, nel 1909 gli americani ingurgitavano 133 kg di latticini a testa, mentre nel 2006 la cifra era più che raddoppiata, arrivando a 275 kg pro capite.

Chi proteggerà la gente? Non il governo: il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti è il megafono della nostra industria alimentare e ogni cinque anni elabora linee guida nutrizionali per la popolazione in cui pubblicizza cibi che garantiranno problemi di salute a milioni di per- sone. Non l’Associazione dietetica americana, che è controllata dalle grandi imprese alimentari. Non l’industria assicurativa, che trae vantaggio dalla vendita di polizze ai malati. Non l’industria farmaceutica, che ogni anno intasca miliardi dalle malattie croniche. Non gli ospedali, la cui so- pravvivenza dipende dalle nostre malattie. Non la professione medica, in cui medici e infermieri non ricevono quasi alcuna formazione a proposito dell’alimentazione o della modifica dei com- portamenti, ma vengono lautamente remunerati per la somministrazione di farmaci e per l’uso di competenza tecnica. E, per finire, non le nostre istituzioni preposte al finanziamento della ricerca medica, troppo spesso concentrate su dettagli biologici che possono essere sfruttati commercial- mente per ottenere profitti, come per esempio le singole sostanze nutritive.

La rivoluzione della forchetta vegan si concentra principalmente sull’alimentazione a base di cibi naturali vegetali. Il grande pubblico ha bisogno di nuove strade per comprendere questo messag- gio, per questo il documentario è così importante. Non saranno una pillola, una procedura medica o un intervento chirurgico a produrre una rivoluzione radicale nella salute: un tale cambiamento si verificherà solo quando la popolazione avrà appreso i rudimenti dell’alimentazione, il tipo di competenza illustrato nel documentario Forks over Knives e ripreso da questo libro.

Ci auguriamo che, una volta visto il film, anche voi adotterete questo stile di vita alimentare. Può sembrare un’impresa ardua, ma è solo perché molti di noi si sono assuefatti a diete con elevati contenuti di grassi, sale e zucchero che intraprendere l’avventura di mangiare cibi in cui questi ingredienti sono presenti in dosi ridotte appare così difficile. E invece non lo è: sia l’esperienza aneddotica sia la letteratura scientifica ci dimostrano che di queste dipendenze ci si può liberare nel giro di qualche settimana.

Quindi seguite questa dieta, mangiate bene e ben presto scoprirete tutto un nuovo universo di piacere gustativo e assaporerete nuovi gusti di cui prima non vi eravate mai accorti. Per compiere questo passaggio potrete aiutarvi con alcune delle ricette presentate in questo libro: vedrete che questi piatti sono squisiti e ragionevolmente facili da preparare. È questo che abbiamo in mente mentre vi affidiamo questa idea e queste ricette per mettervi sulla buona strada. Bon appétit!

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Una nota aggiuntiva espressamente destinata ai pazienti cardiopatici
Una dieta a base vegetale riveste un’importanza particolare per i soggetti affetti da cardiopatia o ad alto rischio di sviluppare una malattia cardiaca. Un’alimentazione adeguata può non solo arrestare la pro- gressione della coronaropatia, ma anche provocarne la regressione. Se soffrite di cardiopatia vi invito a leggere il mio libro Prevent and Reverse Heart Disease: The Revolutionary, Scientif ically Proven, Nutrion- Based Cure [Come prevenire e guarire le malattie cardiache con l’alimentazione. Una cura rivoluziona- ria e scientificamente provata; N.d.T] (Avery/Penguin, 2007 in uscita presso Macro Edizioni).
Dottor Caldwell B. Esselstyn, Jr.

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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