ALIMENTAZIONE   |   Tempo di Lettura: 3 min

La Schiscetta Vegan - Anteprima del libro di Chandima Soysa

Per una pausa pranzo gustosa e sfiziosi picnic

Amo il mio portavivande perchè

«so che cosa ce dentro! Il che è molto utile in caso di allergie e intolleranze alimentari, e semplifica la vita in caso di abitudini alimentari particolari.

  • posso risparmiare o investire nell’acquisto di ingredienti nuovi, 100% vegetali tra cui anche formaggi, super cibi, affettati, spezie e condimenti. Posso anche scegliere e sostenere ciò che è importante per me, per esempio il consumo frequente di frutta e verdura locali, di stagione, biologiche e acquistate al mercato.
  • sono indipendente da ciò che offrono la mensa, i locali o i negozi. Quando mi viene fame, ho già pronto il mio portavivande pieno di delizie appetitose.
  • posso decidere io la dimensione delle porzioni. Così mi sazio per bene, o viceversa non spreco niente perché la porzione era troppo abbondante.

posso anche fare a turno con il mio socio o con i colleghi nel preparare i pasti. Cucinare per più persone è divertente, stimola ad ampliare e ad approfondire le proprie abilità culinarie, e rende sempre più vario il nostro portavivande!

Così confeziono il mio portavivande

La variante più sana per alimenti, priva di agenti inquinanti e al tempo stesso più duratura è il portavivande di acciaio inossidabile: ideale per panini, pasta, cereali, insalate ecc. È inoltre praticamente indistruttibile.

Per tutte le preparazioni o gli alimenti che possono perdere liquido, è consigliabile un contenitore dotato di una guarnizione a tenuta stagna. Oggi esistono ottimi modelli in plastica ecologica, priva di agenti inquinanti.

Idealmente, il portavivande disporrà di una suddivisione, su modello dei tipici bentò giapponesi.

I sacchetti di carta oleata e per congelare sono adattissimi per i cibi «secchi». Perfetti quando si deve risparmiare spazio o peso.

Le minestre è consigliabile versarle calde in un portavivande termico o, in alternativa, fredde in un recipiente di vetro con tappo a vite.

Un piccolo barattolo richiudibile di plastica priva di agenti inquinanti è adatto per snack come frutta a guscio o frutta secca, e per i dressing.

ricetta

Consigli

Irrorata di succo di limone, la frutta resiste bene fino alla pausa pranzo senza annerire.

I soba, spaghetti di grano saraceno, sono un piatto molto apprezzato in Giappone, freddo destate e caldo d’inverno. Vengono serviti per Capodanno e la loro lunghezza è augurio di lunga vita.

Non ce nulla di meglio che frutta e verdura appena raccolte, ma quando si è di fretta i surgelati sono un’ottima alternativa, sia sotto il profilo nutrizionale che organolettico. Vedi Vellutata di piselli con corona di cipolle...

Nei mesi invernali, finocchi e arance sono una vera sferzata di energia.

Il peperone arrostito conferisce all’hummus, dal sapore piuttosto neutro, una nota saporita.

Quando si accende il forno, vale la pena di sfruttarlo per cuocere più verdure e trovarsele già pronti te per riempire il portavivande nei giorni successivi!

Cotta al forno, anche la barbabietola ha un sapore squisito. Pulite bene i tuberi e cuoceteli circa 45 minuti a 200°C. Lasciateli intiepidire, eliminate buccia ed eventuali parti coriacee e tagliateli a dadini.

Semi e frutta a guscio tostati in padella e poi saltati in un filo di olio vegetale danni una marcia in più a insalati o creme di verdure.

ricetta 2

Questo testo è estratto dal libro "La Schiscetta Vegan".

Data di Pubblicazione: 30 settembre 2017

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