Storia, composizione e utilizzi delle Campane Tibetane, antichi strumenti musicali originari del Tibet, utilizzati per la musico-terapia e i massaggi.

Campane Tibetane: Origine, benefici e proprietà

Chiudiamo gli occhi e immaginiamo di viaggiare nel tempo, indietro di tremila anni in Tibet, luogo originario delle campane tibetane (singing bowls), dove nelle regioni dell’Himalaya prosperava il culto animistico pre-buddista chiamato Bon, e dove soltanto i monaci Bon Po potevano utilizzarle per scopi curativi.

Successivamente si sono diffuse e sono state prodotte anche in altri paesi dell’Asia come Nepal (solitamente molto decorate), India, Giappone, Cina e Corea, ma quelle prodotte in Tibet restano le più ricercate sia per qualità del suono che per la loro manifattura.

In Occidente, apprezzate in particolar modo come strumenti terapeutici di supporto, sono state conosciute ed importate soltanto dopo gli anni ’50 quando la Cina occupò il Tibet e molti monaci fuggirono dal loro paese d’origine.

Cos’è una Campana Tibetana?

Sebbene il loro nome ci ricordi le tradizionali “campane”, non hanno niente a che vedere con esse, in quanto si tratta semplicemente di “ciotole”, di dimensione e composizione differenti l’una dall’altra, con la concavità rivolta verso l’alto e il cui suono è prodotto dallo strofinamento di un bastoncino di legno (wooden stick), solitamente rivestito in pelle di camoscio (o simile) ad una delle estremità.

La Campana Tibetana, antico “strumento musicale” tipico del Tibet, utilizzata nella suono-terapia e nella massaggio-terapia, riesce a donare a chi la utilizza, un senso di perfetto equilibrio e pace interiore tra corpo e spirito. Questa sensazione è legata al particolare suono che produce, riconducibile all’originario “Ohm”, il suono puro e primordiale propagatosi con la nascita dell’universo ed al quale tutti noi siamo collegati e ritorneremo.

Com’è forgiata una Campana Tibetana?

Secondo alcune fonti venivano prodotte soltanto in certi periodi, durante precise condizioni astrali. Il materiale con cui sono forgiate è una lega di sette metalli ognuno dei quali legato ad una sfera celeste, anche se le proporzioni dei vari componenti rimangono tutt’oggi un mistero in quanto andarono perse nel tempo dopo le persecuzioni dei monaci da parte del regime Cinese.

Se dovessimo pensare ad un numero, il sette è quello che possiamo attribuire alle Campane Tibetane, sette le note musicali, sette i metalli planetari, sette i chakra, il tutto collegato in modo ordinato come segue:

Il suono di ciascuna Campana è unico e varia a seconda della dimensione, dello spessore e dal rapporto tra le quantità di metalli con cui essa è stata forgiata. Le campane più piccole, quando suonate, emettono note più acute e poco durature, mentre quelle più grandi producono note più profonde e le loro vibrazioni durano più a lungo.

Come suonare una Campana Tibetana

Una Campana Tibetana può essere suonata in due modi: per percussione o per strofinamento. 

• Percussione: il wooden stick andrà a percuotere la campana dall’esterno, come succede nelle normali campane o nei gong; solitamente le Campane più grandi sono indicate per questo tipo di tecnica.
• Strofinamento: il wooden stick verrà fatto scivolare lungo il bordo producendo un suono omogeneo e continuo. Suonando la Campana in senso orario attiriamo l’energia verso l’esterno, riequilibriamo il campo elettromagnetico e armonizziamo i chakra; strofinandola invece in senso anti orario attiriamo l’energia verso l’interno, è il modo indicato se vogliamo mantenere la concentrazione. In questo secondo caso, indicato sia per la meditazione che per la musico-terapia, possono essere utilizzate Campane sia di grandi che piccole dimensioni.

È necessario chiudere gli occhi e mantenere la Campana sul palmo della mano bene aperta. Il metodo migliore è quello di sorreggerla sulla punta delle cinque dita (ognuna delle quali rappresenta una forma di manifestazione del Buddha) e portarla all’altezza del cuore, stando attenti a non stringerla sui bordi per non fermare il suono prodotto.

Qualsiasi sia il metodo da noi scelto dobbiamo stare attenti al luogo in cui vogliamo suonare, deve essere tranquillo e silenzioso, in modo da permettere di concentrarci sul nostro Io interiore.

Benefici sulla salute

Ancora oggi sono utilizzate nelle pratiche di meditazione e soprattutto è attribuito loro il potere di apportare effetti benefici sulla salute, in particolare al sistema nervoso centrale, in quanto emettono onde Alpha (scientificamente parlando, con frequenza dagli 8 ai 12 Hertz), le stesse emesse dal cervello umano in stato di calma e meditazione.

Per questo motivo il loro suono, espandendosi in modo circolare porta ad una maggiore percezione del corpo che sarà così in grado di migliorare il proprio benessere e raggiungere la cosiddetta “concordanza di fase”, cioè quando le onde emesse dalla Campana Tibetana ed il nostro corpo vibrano all’unisono sulla stessa lunghezza d’onda.

Sappiamo che il nostro organismo è composto principalmente da acqua ed onde di energia, ma non sappiamo che spesso questo equilibrio viene distorto da disturbi psico-fisici creati dall’ambiente frenetico in cui viviamo.

È importante capire quanto ci influenzi “l’ambiente sonoro” in cui siamo immersi ogni giorno (inquinamento acustico), per questo una funzione della suono-terapia o massaggio-terapia praticata con Campane Tibetane, vuole essere proprio quella di ripristinare quell’equilibrio originario, riarmonizzando il nostro corpo, anima e mente, così come i sette centri energetici (Chakra).

Suono-terapia

La Suono-terapia è una pratica antichissima Orientale, arrivata in Occidente soltanto in tempi recenti, spesso prescritta da professionisti della medicina olistica. Possiamo definire il suono come una sorta di “medicina di energia” in quanto questa pratica usa le vibrazioni dei suoni per aiutare il corpo a ridurre lo stress, a prendere consapevolezza e controllare le proprie emozioni, spesso efficace anche per diminuire lo stato di dolore.

Massaggio-terapia

Le Campane vengono adagiate sul corpo e fatte suonare, le loro vibrazioni permettono di raggiungere l’armonia originaria e già dopo alcune sedute è possibile riscontrare un miglioramento della percezione di sé e del proprio fisico. Si tratta anche in questo caso di una terapia antichissima praticata in India già 5000 anni fa.

Non possiamo affermare che sostituiscano le terapie mediche, ma sicuramente rappresentano un valido supporto ad esse, almeno dal punto di vista psico-fisico, regalando a chi le utilizza relax e distensione, risolvendo spesso le cause di malessere e rafforzando le parti sane della persona sulla quale vengono utilizzate.

Data di Pubblicazione: 5 agosto 2022