Uno strumento utile per tutti i gruppi sanguigni
Uno strumento utile per tutti i gruppi sanguigni
La scoperta della dieta dei gruppi sanguigni risale alla fine degli anni ‘50 del secolo passato. Negli Stati Uniti, intorno al 1957, il dottore James D’Adamo, notò che alcune persone, pur seguendo una dieta scrupolosamente vegetariana e povera di grassi, non solo non riuscivano a trarne benefici, ma sembravano addirittura peggiorare. Realizzò, pertanto, che i cibi che generalmente venivano classificati come “salutari”, non sempre andavano bene per tutti.
Negli anni successivi, suo figlio Peter, dopo approfondite ricerche, pubblicò nel 1997 il libro “L’alimentazione su misura”, seguito da numerose altre pubblicazioni.
In Italia, nel frattempo, un altro medico si stava interessando alla ricerca di una correlazione tra cibo e malattia. Il dottore Pietro Mozzi, prendendo in esame questa teoria e mettendola in pratica, ne riscontrò l’effettiva validità, apportando - però - una serie di modifiche, sia nell’elenco degli alimenti consigliati (o meno) per ogni gruppo sanguigno, sia introducendo il concetto delle combinazioni alimentari. Dopo diversi anni di teoria applicata ai suoi pazienti e di raccolta di dati statistici, Pietro Mozzi ha pubblicato il libro “La dieta del Dottor Mozzi”.
Le ricette che troverete in questo libro, tengono conto delle teorie del dottore Mozzi, sia per quanto riguarda gli alimenti indicati per gruppo sanguigno, sia per quanto riguarda le combinazioni alimentari utilizzate.
Avevo, infatti, sentito parlare della dieta dei gruppi sanguigni, già nel 2013. Pensare, però, che ci si dovesse alimentare in maniera diversa, a seconda del proprio gruppo sanguigno, lo confesso, allora mi aveva fatto sorridere.
Dopo circa un anno, fu una mia cara amica a parlarmene nuovamente. Lei seguiva la dieta già da tempo, e si trovava benissimo. Così decisi di metterla in pratica anch’io, anche a causa della disperazione di non sapere più cosa mangiare, per stare bene.
Tutto ciò che mangiavo, infatti, mi creava problemi. Arrivai ad aver paura del cibo, ma qualcosa dovevo pur “mandare giù”. E, quando lo facevo, quando “buttavo giù qualcosa”, puntualmente, arrivavano i disturbi: nausea, acidità, gonfiore persistente, colite e, peggio del peggio, ansia e attacchi di panico. Avevo fatto anche diversi accertamenti clinici, riscontrando ipertensione, colesterolo fuori norma, noduli tiroidei e calcoli alla cistifellea.
Ad appena una settimana dall’adozione della dieta, iniziai ad avvertire i primi benefici a livello digestivo. A distanza di un mese l’ipertensione sparì. Sei mesi dopo, avevo perso diciassette chili e il colesterolo era rientrato nella norma. Dopo un anno, i noduli alla tiroide si erano dimezzati di volume e la litiasi biliare era sparita. E, fin dal primo giorno, non ho più sofferto di attacchi di panico. In questo anno e mezzo, da quando seguo questa dieta, non ho più contratto nemmeno un raffreddore, né assunto alcuna medicina. Faccio controlli regolari, ma giusto per curiosità...
Su Facebook, nel frattempo, erano nati diversi gruppi dedicati a chi volesse seguire questo nuovo modo di alimentarsi, per prendersi cura della propria salute, e io iniziai fin da subito a collaborare con alcuni di questi. Presa dall’entusiasmo dei risultati via via ottenuti, desideravo condividere i miei successi. In pochi mesi, divenni responsabile di alcuni di questi gruppi.
Mano a mano che spiegavo - e rispondevo quotidianamente - a quelle persone che non sapevano con cosa “riempire il loro piatto”, cresceva in me la curiosità di sperimentare nuove ricette, che tenessero conto delle regole della dieta e mi ritrovai, così, a cucinare e inventare nuove pietanze. È nata in questo modo, l’idea di raccoglierle in una pubblicazione, in un libro.
Raccolte di ricette ne sono state pubblicate tante e non ho scritto il libro pensando che “le mie” fossero migliori delle altre. Ma, quando racconto che la mia alimentazione si basa sulla dieta del gruppo sanguigno (io appartengo al gruppo 0), ed elenco i cibi che ho escluso, spesso mi sento replicare: “Beh e allora cosa mangi? Hai tolto praticamente tutto!”, mi prende la voglia di dimostrare - quasi fosse una sfida - che si può mangiare con gusto anche escludendo glutine, latticini, mais e derivati, patate e derivati, carne di maiale e derivati, aceto...
E anche evitando le combinazioni alimentari errate quali, per esempio, quelle riportate nella tabella seguente, evitando - al contempo, il più possibile - l’olio in cottura.
Ecco, le mie ricette tengono conto di tutti questi aspetti e, aldilà del gruppo sanguigno, sono adatte anche ai celiaci che devono escludere il glutine e agli intolleranti ai latticini. Inoltre, sono molto digeribili, proprio in virtù delle combinazioni alimentari e dei metodi di cottura.
Per quanto riguarda i grassi, utilizzo soltanto olio, in particolare olio di vinacciolo, poiché si tratta di un olio dal sapore molto delicato e, in genere, ben tollerato da tutti. Ma non è l’unico olio che è possibile utilizzare.
Circa i lieviti impiegati in certe preparazioni, ove indicato genericamente lievito potete utilizzare indifferentemente cremar tartaro oppure bicarbonato attivato con succo di limone (un cucchiaino per 500 grammi di farina). I lieviti per dolci disponibili in commercio contengono sempre amido di mais, che è uno degli alimenti da escludere. Il lievito di birra, invece, può essere utilizzato, salvo specifiche intolleranze personali.
Il terzo volume? A completamento del primo e del secondo...
Dopo il primo volume - pensato e dedicato al mio stesso gruppo sanguigno, il gruppo 0, pur se presenti anche moltissime ricette adatte a tutti e avendo, ove possibile, indicato come sostituire alcuni ingredienti per adattarle agli altri gruppi sanguigni - le richieste di un ricettario che impiegasse anche alimenti preclusi al gruppo 0 sono arrivate numerose, soprattutto da parte degli appartenenti al gruppo A.
E così nel mese di luglio 2016 è uscito il secondo volume. Ma altre settanta ricette non sono state sufficienti per utilizzare i tanti ingredienti a disposizione e le molteplici combinazioni, per cui eccomi con il terzo volume!
Con questa nuova serie di ricette, ho cercato di creare uno strumento utile per tutti i gruppi sanguigni, assecondando anche le esigenze dei nuclei familiari che, molto spesso, sono composti da più gruppi sanguigni. Pertanto troverete molte più ricette pronte, adatte a tutti i gruppi sanguigni, senza apportare alcuna modifica e molte più ricette per il gruppo A, gruppo che riveste, grosso modo, la stessa rilevanza del gruppo 0 sul territorio italiano.
Ho pensato anche di strutturare in maniera diversa i capitoli di questo secondo volume per facilitare l’impostazione di menu giornalieri. Molto spesso ho ricevuto richieste da parte di chi si approccia a questo diverso modo di alimentarsi, di schemi settimanali con le indicazioni di cosa mangiare a colazione, a pranzo, a cena ed eventuali fuori pasto.
Ma una schema vero e proprio sarebbe troppo riduttivo: questo non è quel tipo di dieta dove si forniscono grammature e calorie giornaliere. Uno dei vantaggi, qui, è proprio quello di non pesare niente e di mangiare gli alimenti secondo appetito, scegliendo nella gamma di quelli consentiti. Quindi ho semplicemente suddiviso i capitoli in “colazione”, “pranzo” e “cena”, proprio per togliere ogni dubbio ai più titubanti.
Accanto agli ingredienti che non sono comuni a tutti i gruppi sanguigni è indicato un “*” e, nelle “Note” di ogni ricetta, ho specificato per quali gruppi sono consentiti e come possono essere sostituiti dagli altri gruppi, per poter realizzare la stessa ricetta. Infine troverete in questo libro molte più ricette pensate per il periodo invernale, poiché è importante seguire la stagionalità degli alimenti.
Un occhio agli alimenti e uno all’orologio
Un occhio agli alimenti e uno all’orologio.
E mangiate soltanto... se avete appetito!
A piè di pagina, troverete anche le indicazioni della fascia oraria di consumo. Perché? Per ogni ricetta ho indicato se è preferibile consumarla entro le 17.00, oppure se ciò è indifferente. Il motivo è che, dopo queirorario, il nostro metabolismo rallenta le sue funzionalità e, pertanto, alimenti contenenti - per esempio - zuccheri e amidi, difficilmente verrebbero assimilati e smaltiti correttamente, causando sonno disturbato, aumento della pressione, del colesterolo e della glicemia.
Le ricette presentate nei miei libri sono il frutto di una cucina molto semplice, anche a livello di attrezzatura utilizzata: un tritatutto, un frullatore a immersione, uno sbattitore elettrico, una piastra per waffel. Tutto qui.
Alcuni degli ingredienti utilizzati non si trovano ancora nei supermercati rionali o nella GDO, ma è possibile reperirli nei negozi di alimentazione naturale. Anche sul Web è possibile, nei principali siti di e-commerce, acquistare gli ingredienti in tutta sicurezza, con la massima rapidità e, talvolta, con vantaggi dal punto di vista della convenienza economica.
Infine gli abbinamenti: quelli che ho indicato, non sono abbinamenti a completamento del piatto, ma si tratta di altri alimenti che potete, eventualmente, assumere nello stesso pasto. Una combinazione, affinché sia valida, deve essere fine a sé stessa; nel senso che occorre aver digerito, prima di passare a un altro piatto.
Per approfondimenti sulla dieta dei gruppi sanguigni, consiglio caldamente la lettura del libro “La dieta del Dottor Mozzi”.
Da ultimo un suggerimento: mangiate soltanto se avete davvero appetito!
Paola Brancaleon
Questo testo è estratto dal libro "Ricette per la Dieta dei Gruppi Sanguigni - Terzo Volume".
Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017