SELF-HELP E PSICOLOGIA

Riprendi il Tuo Potere - Anteprima del libro di Miranda Sorgente

Smetti di pensare che sono le persone o le circostanze a renderti felice

Come perdiamo il Potere

«Nessuno ha potere su di Te. Niente ha potere su di Te. Finché tu non glielo cedi»

Sono in ritiro presso uno dei miei eremi preferiti dove amo recarmi per trascorrere alcuni giorni di silenzio e rigenerarmi all’interno. Questa volta però è un po’ particolare. Il mio cuore è ancora in grande sofferenza per un distacco. La relazione con il mio partner si è appena conclusa, stroncata da una decisione unilaterale da parte sua senza apparenti motivi e giustificazioni. Sembrava la coppia ideale, proprio come l’avevo chiesta all’Universo. A quel tempo stavo già lavorando sul Potere interiore ma non avevo affinato ancora gli strumenti. La prova è arrivata. Ed è stata una prova dura.

Esco come mio solito a camminare nel primo pomeriggio per una passeggiata meditativa nei boschi. Mentre passeggio il pensiero ossessivo della storia finita ritorna. Riecheggiano le parole che lui mi ha detto, le parole che io gli ho detto e anche tutta la messa in scena teatrale della mia mente delle parole che non gli ho mai detto, che avrei voluto dirgli, o che vorrei ancora dirgli. Naturalmente accompagnate dalle parole che lui non mi ha mai detto, quelle che mi avrebbe risposto, accompagnate dalla precisa percentuale di probabilità e dalle scene che la mia mente elabora perfettamente, proprio come se stessi scrivendo un’opera teatrale.

Sento che l’emozione sta salendo dentro di me. Intensa. Nasce dallo stomaco, che si stringe e poi sale, nella gola, si forma quel nodo che ho conosciuto tante volte da bambina, e so perfettamente cosa sta precedendo.

L’emozione continua la sua marcia inarrestabile e dalla gola prende tutto il mio viso e sale negli occhi.

Non resisto più. Scoppio a piangere. Mentre cammino in quel luogo di pace che mi aveva coccolata tante altre volte mi sento fuori luogo. Lacrime e lacrime. E ancora lacrime. E poi mi fermo e guardo in alto e chiedo con tutta la carica della disperazione di quel momento: Ma perché? Perché mi è successo questo? Com’è possibile? Perché devo passare ancora questa sofferenza?

E colleziono così tutta la serie di domande che sono esattamente quelle che elenco nei miei seminari come quelle da non fare. Spiego sempre che se facciamo domande stupide avremo risposte stupide. Se chiediamo “Perché ho tutti questi problemi? Perché sono grassa? Perché ho tutti questi debiti? Perché nessuno si interessa a me?” il cervello si attiverà per darci la risposta a quelle domande (inutili e stupide) e ci fornirà tutte le spiegazioni logiche (altrettanto inutili e stupide). Per esempio: “Perché non sei capace, perché non te lo meriti, perché sei così e basta, perché mangi troppo, perché non sei capace di risparmiare” e via di seguito.

Domande che potrebbero aiutare in un momento difficile come questo, che mettono in modo altri meccanismi nel cervello potrebbero invece essere:

  • In che modo posso uscire da questa situazione?
  • Che cosa mi serve capire per superare questo ostacolo?
  • Quale perla di saggezza è nascosta in questa situazione che ancora non vedo?

Generalmente la mia mente è sufficientemente allenata per elaborare automaticamente queste domande ma in quel momento la situazione di stress è troppo alta per me e le emozioni e i pensieri prendono il sopravvento.

È successo però qualcosa d’altro. Forse perché ho guardato verso il cielo, con l’inconsapevole l’intenzione di avere una risposta non dalla mia mente, ma reale, dall’Alto, dalla Saggezza collettiva, da Dio, da qualcosa di più grande di me.

E la risposta è arrivata. Molto chiara. Appena l’ho sentita ho smesso immediatamente di singhiozzare e ho ripreso consapevolezza di cosa mi stava accadendo. Forse avrei preferito non sentire quella risposta in quel momento. Era molto più facile andare avanti a singhiozzare e compiangermi, dopotutto avevo tutte le ragioni per sentirmi in quel modo.

Ma come Einstein ci ricorda, la domanda da farci è:

«Vuoi essere felice o avere ragione?».

In quel momento avevo sì ragione di sentirmi così, ma non ero certo felice. Dunque la risposta è stata Corta e Chiara, come dice sempre Fra Bernardino, uno dei miei riferimenti in ambito spirituale.

La risposta è stata:

“Perché stai cercando ancora la Felicità fuori di te”.

Punto. Nessun’altra aggiunta. Nessun’altra spiegazione. Nessuna comprensione, compassione. Niente altro.

Ho smesso subito di piangere. Sapevo che non avrebbe portato a niente di tutto quello che avrei voluto in quel momento, un po’ di calore, di affetto, un abbraccio. Sì certo, appunto, ancora qualcosa dall’esterno.

È stato difficile ma molto potente.

Elaborazione della sofferenza

Avrei molto apprezzato il calore, l’abbraccio, l’affetto in quel momento ma lassù hanno ritenuto che non era per me il momento di ricevere quello che stavo chiedendo ma piuttosto di ricevere quello che mi era utile per fare un salto in avanti nella mia consapevolezza ed evoluzione interiore.

Come spesso succede, dall’elaborazione di una grande sofferenza derivano intuizioni e accessi a stadi di evoluzione e di trasformazione più grandi. Da tempo stavo lavorando su questi concetti, era arrivato il momento di metterli in pratica realmente su qualcosa di grande. Era arrivato il momento di riprendere il mio Potere.

E ora il momento è arrivato anche per te.

Perdi il Tuo Potere ogni volta che lasci siano le circostanze o le altre persone a prendere il comando della tua Vita.

Il test sono le tue emozioni.

Che emozione stai provando? Se è un’emozione negativa allora stai sperimentando una perdita di Potere.

Un’emozione che non hai scelto.

Emozioni che non aumentano la tua qualità di vita nel momento in cui le provi e non creano la base per la qualità di vita che vuoi avere nel futuro.

Il test del tuo benessere sono le emozioni.

Quando cedi il Tuo Potere, il tuo mondo interiore viene destabilizzato e di conseguenza anche il tuo mondo esteriore ne viene influenzato. O meglio, la manifestazione di ciò che accade nel tuo mondo esteriore ne viene influenzata.

Ogni volta che stai provando un’emozione come la rabbia, frustrazione, impazienza, tristezza, ansia, paura, invidia o qualsiasi altra emozione che non sia affine a gioia, senso di rilassamento, pace, quiete, gratitudine, amore… allora significa che hai ceduto il Tuo Potere Interiore a qualcuno o qualcosa di esterno a te.

Una persona può avere potere esteriore su di te, può decidere di licenziarti o di chiudere la vostra relazione, può metterti in prigione perfino, ma può avere Potere su di Te solo quando tu glielo concedi.

Se ti rubano l’auto e per due settimane (o anche di più!) sei arrabbiato, triste o qualche emozione della stessa famiglia, significa che, oltre all’auto, hai consegnato anche il Tuo Potere Interiore alla persona che te l’ha rubata.

Oltre il danno la beffa, è proprio il caso di dire.

Non significa che non ti deve importare dell’auto e che devi festeggiare, far finta di nulla o non intraprendere azioni giudiziarie. Significa che devi riprendere il comando dei tuoi pensieri, delle tue emozioni e della tua Vita, indipendentemente da quello che è successo all’esterno.

Nonostante quello che è successo all’esterno.

Hai ceduto il Tuo Potere

Quando sei arrabbiato perché hanno aumentato le tasse e non sai come arrivare alla fine del prossimo mese, hai ceduto il Tuo Potere.

Non necessariamente significa che condividi le scelte del governo, probabilmente devi trovare delle soluzioni, devi darti da fare ed è possibile che sia difficile e impegnativo.

Ma in ogni caso essere arrabbiato non ti aiuta, non ti serve, anzi non fa altro che creare altri buchi nel tuo serbatoio energetico.

Ogni volta che ti ritrovi inconsapevolmente in un’emozione negativa lasciando che in modo subdolo si insinui dentro di te, stai cedendo il Tuo Potere.

Stai perdendo la tua energia. La tua energia interiore creatrice, innovatrice, risolutrice.

Stai lasciando che i ladri di tempo, di desideri, di felicità approfittino del tuo momento di debolezza per nutrirsi e ingrandirsi. Chi sono i Ladri di Tempo, Desideri e di Felicità?

Sono molti di più di quanto tu possa immaginare.

Sono dappertutto, ben nascosti e molto spesso beatamente inconsapevoli.

Perché sei tu che hai permesso loro di diventare Ladri di Potere.

Il Potere interiore è il nostro dono più prezioso, la nostra risorsa più importante, quella che influenza tutto il resto.

Possiamo imparare tecniche, strumenti, mettere in atto piani d’azione, ma saranno vuoti e con risultati solo di breve periodo se sono orientati solamente a un risultato esterno e non sono riempiti e guidati dal nostro Potere interiore.

Il nostro focus deve restare sempre sul nostro potere interiore.

Le azioni esteriori sono la conseguenza, il risultato, la manifestazione di quel Potere interiore. E se noi non ci occupiamo di crearlo e utilizzarlo come vogliamo, sarà la nostra mente con i suoi schemi di pensiero inconsapevoli a farlo per noi e lo utilizzerà per servire e consolidare proprio quegli schemi inconsapevoli e dannosi. Un circolo vizioso.

Mondo esteriore e mondo interiore

Noi viviamo contemporaneamente in due mondi: in modo interiore e il mondo esteriore.

Il Respiro

«Allora l’Eterno Dio formò l’uomo dalla polvere della Terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere vivente».
Genesi 2,7

Il Respiro è il primo degli strumenti per riprendere il Tuo Potere. Il Respiro è lo strumento. E dico strumento, pienamente consapevole di quanto possa essere quasi un’offesa chiamarlo strumento tanta è la sua sacralità.

Il Respiro è quanto abbiamo di più vicino a Dio. È ciò che ci fa sentire vicini a Dio più di ogni altra cosa. È la manifestazione di Dio dentro di te. Dentro di noi. Dentro a ogni essere umano. È sempre presente. Senza respirare potremmo sopravvivere solo pochissimi minuti.

Respiro, alito di vita, Spirito Santo, vento, soffio, spirito sono tutte traduzioni di un’unica parola ebraica: Ruah.

Quando ti accorgi del tuo Respiro ti accorgi del tuo Spirito.

Quando ti ricordi del tuo Respiro ti ricordi del tuo Spirito.

Quando ti ricongiungi con il tuo Respiro, ti ricongiungi con il tuo Spirito.

Diventi ciò verso cui porti la tua attenzione.

Noi diventiamo ciò a cui pensiamo più spesso.

Più siamo connessi al nostro Respiro e più siamo connessi al nostro Spirito.

Quando siamo identificati con il Respiro, usciamo dalla mente, non siamo più identificati con i nostri pensieri, diventiamo Spirito, anima che si manifesta.

Un altro punto importante è la connessione magica che c’è tra il respiro, la mente e il corpo. Ogni volta che rilassiamo il respiro e lo rendiamo più profondo, anche la mente rallenta e crea spazio tra un pensiero e l’altro.

È potentissimo, ogni volta che ci focalizziamo sul respiro regaliamo un massaggio al nostro corpo, ci stiamo prendendo cura di lui e stiamo permettendo alla mente di rilassarsi e creare spazio.

Nella Bibbia è scritto:

«Se nascondi il tuo volto (gli animali) vengono meno, togli loro il respiro [ruah], muoiono e ritornano alla polvere. Mandi il tuo spirito [ruah] e sono creati, e rinnovi la faccia della terra»
(Sal 104,29-30).

Ogni vivente, quindi, in quanto tale è sotto l’azione dello spirito di Dio che produce la vita momento per momento.

Il respiro è la porta di unione con la Natura e Madre Terra

Riconoscere e accorgersi del respiro significa riconoscere e accorgersi che un’intelligenza superiore è in azione, ha la responsabilità più grande, si prende cura di noi.

Respiriamo comunque, l’intelligenza superiore è in azione comunque. Anche quando noi ce ne dimentichiamo. Dunque non è necessario accorgercene, ma quando lo facciamo ci connettiamo a quella intelligenza più grande che fa accadere le cose e che opera dentro di noi. Ne diventiamo consapevoli e possiamo scegliere di abbandonarci a essa. Possiamo renderci conto che quell’intelligenza potrà trovare la soluzione che stiamo cercando tanto faticosamente attraverso la nostra limitata intelligenza razionale.

Questa intelligenza superiore è animata da Amore incondizionato. È Amore incondizionato. Lavora per noi, è con noi, agisce per noi sempre, anche se non la ringraziamo, se non ci accorgiamo del suo operato. E, non dimentichiamoci, che è da questa intelligenza che fa funzionare il nostro respiro, sempre, dipende la nostra stessa vita. Sappiamo bene che possiamo rimanere senza respirare solo pochi minuti.

Il respiro è la manifestazione dell’Amore incondizionato dentro di noi e per noi.

Più osserviamo il nostro respiro e più diventiamo Amore incondizionato.

Il Respiro e le relazioni

Quando respiriamo insieme allora anche le relazioni cambiano. Non è più la personalità, l’Ego che si relaziona con l’Ego dell’altro, ma è lo spirito ospitato nel mio corpo che si relaziona con lo spirito ospitato dall’altro corpo.

Ecco perché molti terapeuti della coppia per risolvere i problemi dicono ai due partner di respirare insieme in silenzio mentre fanno l’amore. Non sono più i corpi con le interferenze della mente a unirsi, ma sono i corpi guidati dalla purezza delle anime.

Mi focalizzo sul respiro. Divento respiro. Divento spirito.

Respiriamo insieme.

Ci focalizziamo sul respiro. Diventiamo un unico respiro. Diventiamo un unico spirito.

Mi incontro con l’altro in quel campo dove l’Ego non ha spazio. Diventiamo uno, lo stesso spazio, lo stesso respiro, per accorgerci che alla fine lo spirito è uno solo, lo stesso spirito ospitato da entrambi i nostri corpi. 

Continua a leggere l'estratto del libro "Riprendi il Tuo Potere".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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