SELF-HELP E PSICOLOGIA

Sveglia! - Anteprima del libro di Daniele Penna

Il primo passo verso la consapevolezza: Cosa vuol dire essere umani!

Il primo passo verso la consapevolezza: Cosa vuol dire essere umani!

Dopo anni di scetticismo e di studi su tecniche e metodologie che prendevano in esame solo la parte più cosciente della persona, la consapevolezza di ciò che significa essere “umani” è oggi il punto di partenza del mio percorso verso un nuovo modo di vedere me stesso e le persone che mi circondano.

Per farti comprendere meglio questo primo passo utilizzerò una semplice metafora che ci tornerà utile durante la lettura.

Immaginiamo di essere un computer, composti quindi da una parte “hardware” ovvero fisica (la “cassa” e tutti i componenti che lo fanno funzionare), da un “monitor”  dove ciò che viene elaborato prende forma e può essere visualizzato e da un “hard disk” dove vengono installati i vari software e memorizzati tutti i dati.

Analizziamoli nel dettaglio per comprendere meglio la nostra natura e il nostro funzionamento:

HARDWARE = CORPO FISICO

È quello che scherzosamente io chiamo il “sacco di patate”; un organismo cellulare fatto per il settanta-cinque per cento di acqua, composto da meccanismi di raffreddamento e riscaldamento, dal sistema nervoso, immunitario, osseo, muscolare ecc.

MENTE COSCIENTE = MONITOR

La mente cosciente è il nostro monitor, ovvero lo spazio dove noi sperimentiamo quell’esperienza chiamata “vita”. Sul monitor proiettiamo la “realtà” in base a esperienze e informazioni passate, trasformandola in uno spettacolo virtuale.

I nostri bisogni, le convinzioni, i valori, gli stati d’animo, le paure, i sensi di colpa, le emozioni represse, gli insegnamenti, le aspettative e tutto ciò che abbiamo vissuto nel passato, condizionano il nostro presente, alterano, cancellano, ingigantiscono o trasformano ciò che accade nel mondo esterno, costruendo la nostra personale esperienza di “realtà”.

Proprio qui si trova il nostro Ego, che approfondiremo meglio in seguito.

MENTE SUBCONSCIA = HARD DISK

La mente subconscia è l’unità di memorizzazione dalla capacità, praticamente infinita, di spazio e tempo. Nella mente subconscia vengono archiviate oltre quattrocento miliardi di informazioni al secondo, ma quelle di cui siamo coscienti sono appena duemila.

Anche ora, mentre leggi questo libro e sei cosciente delle parole scritte, del colore delle pagine, del carattere tipografico e della sensazione tattile che provi, la tua mente registra milioni di altri dati; dai più semplici, come la temperatura dell’ambiente, la percezione dei tuoi vestiti addosso, gli odori che raggiungono le tue narici, i suoni dell’ambiente circostante, tutte le sensazioni corporee; a quelli più complessi, che possono riguardare informazioni provenienti dalla connessione con altre persone derivanti dal passato, o dall’idea del futuro.

Non ti chiedo di credere ora a ciò che sto dicendo, anch’io inizialmente nutrivo delle perplessità. Continua semplicemente a leggere senza pregiudizi in modo che tu possa farti un’idea più chiara di ciò che io compresi negli anni.

Nel nostro hard disk sono registrate tutte le informazioni che abbiamo appreso sin dal nostro concepimento.

Anche se può sembrare assurdo, durante alcune sessioni individuali, esso ha avuto a che fare con ricordi che risalivano al momento in cui lo spermatozoo fecondava la cellula uovo o, molto più spesso, ai mesi in cui il feto era nella pancia della madre.

Quando tengo corsi per i genitori faccio comprendere loro quanto sia importante iniziare la formazione del bambino già dai primi giorni della gestazione, in quanto tutto ciò che accade nel mondo circostante si registra nella sua memoria.

Anche se il feto non comprende il significato delle sue esperienze perché non conosce il linguaggio, un giorno tali informazioni saranno decodificate e determineranno la “matrice” della persona che diventerà.

Litigi tra i genitori, discussioni sui problemi economici, violenze, momenti di tensione o di paura vissuti dalla madre, vengono trasferiti e registrati nel bambino generando delle convinzioni che potrebbero condizionare la sua intera esistenza.

Ad esempio, una volta mi capitò di seguire un uomo che non riusciva ad avere una relazione stabile. Fintanto che il rapporto si manteneva su binari superficiali non cera alcun problema; ma appena l’altra persona cominciava a innamorarsi e glielo dimostrava, lui metteva in campo degli schemi inconsci che allontanavano o ferivano il partner così che potesse di nuovo tornare solo.

Utilizzando la metodologia REI (Riprogrammazione Emozionale Inconscia) evidenziammo in breve tempo la sua recondita convinzione di “non meritare amore”. Partendo da qui, attraverso la tecnica dei “viaggi emozionali”, arrivammo al momento in cui questa convinzione si generò, cioè al terzo mese di gestazione. Riuscì a vedere la scena dal “di fuori”, scoprendo che durante un litigio i suoi genitori discussero animosamente sul fatto che non fosse il momento economico migliore per avere un figlio e il padre pensava addirittura all’aborto.

Il feto registrò tutti i suoni, le parole e le emozioni della madre fino a giungere nei primi anni di vita alla convinzione di non essere amato e di non meritare amore.

Inoltre, entrambi i genitori erano costretti a lavorare per mantenere la famiglia e lo lasciavano spesso solo in casa già da quando aveva quattro o cinque anni, accrescendo la convinzione che “il loro lavoro fosse più importante e che lui sarebbe sempre stato emarginato”.

Un evento come questo è un vero e proprio software che, installato nel nostro hard disk, funziona in modo automatico e non può essere controllato.

Purtroppo dentro di noi sono stati installati centinaia di software come questi, in genere nei primi sette anni di vita, ovvero nel periodo in cui non possediamo ancora una mente critica e assorbiamo tutto ciò che ci viene detto, che vediamo o proviamo, prendendolo per vero.

A quell’età non siamo in grado di distinguere il vero dal falso; interpretiamo un gesto, un tono di voce o un rimprovero del nostro genitore come una mancanza di amore, di accettazione, di rispetto o di riconoscimento, generando dei software che condizioneranno, qualora non vengano riprogrammati in modo positivo, la nostra intera esistenza.

Questi software, di solito installati inconsapevolmente dai genitori o dalle figure importanti della nostra infanzia, ci guideranno in modo automatico impedendoci di amare, di guadagnare, di risparmiare, di essere sani e vitali; ci faranno sentire inferiori, insicuri, pieni di paure, senza futuro, in preda ai sensi di colpa, frustrati e stressati.

Sapere che si tratta di software che possono essere riprogrammati è stato per me il primo passo verso una nuova consapevolezza.

Accettando tale logica, ci rendiamo conto che quando ce qualcosa che non va nella nostra vita non è il “computer” a non funzionare, ma semplicemente uno dei programmi potrebbe avere qualche “bug”, qualche impostazione da modificare.

Del resto, quando il tuo computer ti segnala un errore, lo schermo diventa tutto blu e appaiono tante scritte incomprensibili, la prima cosa che pensi non è che si sia rotto il pc, ma che qualche programma abbia causato un “crash”; quindi riawii il sistema, controlli cosa sia successo, avvìi qualche programma diagnostico e magari aggiorni l’antivirus per identificare il problema e risolverlo.

Nel nostro subconscio accade la stessa cosa: se non stiamo bene, se non siamo felici ed economicamente indipendenti, se non sappiamo amare o non siamo ricambiati, non siamo noi ad essere sbagfiati o inferiori, ma quei software o, peggio ancora, quei virus che funzionano in modo automatico senza che noi ce ne accorgiamo.

Diventarne consapevoli è il primo passo per poter rendere il nostro computer sempre più preciso, veloce e funzionante.

Questo libro, la metodologia REI, i gradini di consapevolezza e i “viaggi emozionali” che ascolterai tra breve scaricandoli dal sito, vogliono proporsi come dei nuovi programmi e antivirus per la tua mente, per riprendere in mano la tua vita e creare e attrarre il futuro che desideri.

La mente subconscia

In realtà la mente subconscia non si limita a tenere dentro di sé solo le informazioni di questa vita, ma anche di quelle passate.

Mi rendo conto che questa affermazione potrebbe trovare delle resistenze da parte di tanti, come successe a me quando ne sentii parlare per la prima volta; ma posso assicurarti che dopo aver vissuto sulla mia pelle e aver lavorato sulle regressioni in vite passate con centinaia di persone, oggi mi diventa impossibile non crederci.

Spesso, quando non si riesce in nessuna maniera a risolvere dei sabotaggi, a superare dei limiti, a sconfiggere paure o malattie inspiegabili o croniche in questa vita, l’unica soluzione è la rimozione dei lacci karmici che ci portiamo dalle vite passate.

In questo libro non approfondirò questo argomento, ma, periodicamente, svolgo seminari ad hoc in giro per l’Italia. Se vuoi, puoi sperimentare personalmente e osservare cosa accade a te e agli altri partecipanti in una circostanza del genere. Potrai così trovare lo spunto per dubitare di ciò che credi di sapere e magari affrontare situazioni irrisolte.

Molto spesso, infatti, problemi rimasti senza una soluzione in vite passate si ripropongono nel presente offrendoci l’opportunità di risolverli.

Lo stesso accade con persone con le quali abbiamo qualcosa in sospeso. Ti sarà capitato a volte di incontrare qualcuno per la prima volta e creare un rapporto di empatia immediato, come se vi conosceste da sempre. Spesso potrebbe essere un semplice rincontrarsi in questa vita e riconoscersi a livello più profondo.

Durante i miei corsi insegno come viaggiare nel passato, in sicurezza e senza rischi.

Le vite passate sono come una cartella criptata all’interno del nostro hard disk. Nel momento in cui inseriamo la password e decifriamo il contenuto, possiamo accedere a tutto ciò che è registrato in essa.

A molti è capitato di avere delle immagini, dei flashback o dei sogni in cui ci si vede in un altro tempo, con altre vesti, in altri corpi, ma con la sensazione di essere comunque noi; potrebbe trattarsi di chiavi di accesso a informazioni risalenti alle vite passate, che la nostra mente fa affiorare magari per suggerirci come risolvere situazioni attuali. Spesso, però, non cogliamo il senso di questi sogni e di queste immagini.

Non mi soffermo oltre sull’argomento che necessiterebbe di un libro a parte, ma ho ritenuto necessario farne cenno affinché tu possa avvalerti del beneficio del dubbio anche su queste tematiche.

A questo punto manca solo l’ultima parte, la più importante, alla comprensione totale di come siamo fatti e, volendo usare sempre la stessa metafora del pc, potremmo identificarla con la “scintilla creatrice” che ha dato vita al computer stesso:

SPIRITO = LA SORGENTE

Quando mi sono reso conto che dentro di noi cera qualcosa che andava oltre la fisicità del nostro corpo, mi si è aperta la strada verso la comprensione dell’essenza e dell’equilibrio interiore.

Lo SPIRITO è l’essere immortale che vive dentro di noi, è quella parte che ci guida dall’alto, che trascende il passato, i condizionamenti e il nostro Ego, è il Sé Superiore che sa esattamente quale ruolo svolgiamo su questa Terra e cosa dobbiamo fare e imparare in questa vita.

È la parte meno accessibile e più inspiegabile di noi, la nostra reale essenza che vive un’esperienza terrena e corporea per contribuire alla sua evoluzione.

Per lo Spirito non esistono il piacere e il dolore, il buono e il cattivo, ma solo semplici “esperienze”. Esso approda a questo mondo per vivere ciò che non è, per sperimentare e comprendere il contrasto nell’esserlo, evidenziando la dualità e la separazione (prerogative del nostro Ego) che lo Spirito non contempla.

Mi rendo conto che si tratta di concetti che potrebbero sembrarti ostici, ma proseguendo nella lettura tutto diventerà molto più chiaro e i dubbi si dissolveranno pagina dopo pagina lasciando spazio alla consapevolezza.

La comprensione di avere dentro uno Spirito sorgente mi ha dato l’opportunità di salire, effettuare passi avanti verso livelli di consapevolezza a cui non avrei mai avuto accesso se mi fossi limitato a credere che siamo dei semplici esseri corporei, terreni e limitati.

Questo testo è estratto dal libro "Sveglia!"

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani in contatto con noi!

Procedendo con l'invio dei dati:

Lascia un commento su questo articolo

Caricamento in Corso...