SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO

Un Corso in Miracoli... Semplice - Anteprima del libro di Alan Cohen

L'unica scelta che conta

L'unica scelta che conta

Mentre il mio amico Cliff Klein, appassionato studente del Corso, guardava la televisione nel soggiorno del suo appartamento di Brooklyn, sentì uno strano rumore in camera da letto. Si alzò per andare a vedere e scoprì un ladruncolo che cercava di intrufolarsi dall'uscita antincendio. Quando l'intruso vide Cliff, si voltò per darsi alla fuga. "Aspetta!" lo chiamò Cliff, "non devi scappare. Se posso ti aiuterò."

Sorpreso, l'altro si fermò e tornò lentamente nella stanza. Cliff gli chiese che cosa gli fosse successo per spingerlo a diventare un ladro. Il ragazzo gli rispose che era stato licenziato dal lavoro e che aveva perso la sua ragazza. Si sentiva impotente e arrabbiato e non sapeva come pagare l'affitto. Cliff lo invitò a sedersi e gli offrì una tazza di caffè. Poi lo incoraggiò e gli diede del denaro, dicendogli: "Torna pure, se vuoi fare un'altra chiacchierata." Il giovanotto ringraziò Cliff e uscì dalla porta principale.

Hai appena letto il bigino dell'intero Corso in miracoli. Secondo il Corso infatti, ogni istante ci offre la possibilità di scegliere tra la paura e l'amore. Quando Cliff Klein incontrò quel ladro, la situazione avrebbe potuto prendere centinaia di risvolti diversi, quasi tutti negativi. Ma quando Cliff decise di vederla come una richiesta d'amore invece che un attacco, creò un esito completamente diverso da quello che si sarebbe potuto verificare se avesse agito in base alla paura. I miracoli sono il naturale risultato di quando si sceglie l'amore.

Quando ci troviamo di fronte a una sfilza infinita di scelte che ci spaventano, ci sentiamo sopraffatti dalla vita: come incontrerò l'amore della mia vita? Dovrei portare avanti o concludere il mio matrimonio? Come farò a pagare le bollette, questo mese? Esiste un lavoro che mi appassioni e mi permetta di guadagnare allo stesso tempo? Come faccio a gestire i miei "parenti scomodi"? Troverò mai il mio posto nel mondo? Riuscirò a guarire o a restare in salute? E via dicendo, all'infinito. Eppure, dietro tutte queste scelte apparenti, ce n'è una sola, quella tra la paura e l'amore. La paura fa male, l'amore guarisce. Tutto il resto è un dettaglio.

La mente, piena di paure, tesse una tela di complessità che fa sembrare impossibile sfuggire alle traversie del mondo. Il Corso ci dice invece che la vita non deve essere per forza dura e che è perfettamente possibile sfuggire al mondo fabbricato dalla paura. Riduci ogni scelta a ciò che fa bene e a ciò che fa male e rispondi alla paura con l'amore, così troverai la pace che cerchi.

Ci sono solo due insegnanti, che indicano direzioni diverse. E percorrerai la via su cui ti conduce l'insegnante che scegli. Non ci sono che due direzioni che puoi prendere, fintanto che rimarrà il tempo e scegliere avrà significato. Perché non verrà mai fatta un'altra strada eccetto la via verso il Cielo. Non puoi che scegliere se andare verso il Cielo, o lontano, verso il nulla. Non c'è niente altro da scegliere.

- T-26.V.1:7-12

Com'è semplice la scelta tra due cose così chiaramente differenti.

- T-26.lll.7:4

Furto d'identità

Leggendo l'estratto conto della mia carta di credito, strabuzzai gli occhi. Mi erano stati addebitati due prelievi da cinquemila dollari che non avevo mai fatto. Poi c'era una seduta di shopping compulsivo a Dallas. Qualcuno mi aveva clonato la carta di credito e si era dato alla pazza gioia. Per fortuna l'assicurazione della carta coprì quelle spese, ma non si è trattato di un caso isolato. Tutti i giorni avvengono furti simili, per un valore annuo stimato di ventuno miliardi di dollari. Come risultato, le banche e le società online hanno messo a punto elaborati sistemi di sicurezza per proteggere le identità dei clienti.

C'è però una forma di furto d'identità ancora peggiore che ti ha sottratto ben più del credito della carta. Questo furto ti ha fatto dimenticare chi sei e ti ha fatto credere di essere insignificante, limitato e senza alcun potere, costringendoti a negare il tuo sé autentico e a credere a un te fasullo.

Questo immenso furto d'identità è cominciato poco dopo il tuo arrivo sulla Terra. I genitori, gli insegnanti, i fratelli, i sacerdoti e gli altri rappresentanti dell'autorità ti hanno detto che sei inetto, insignificante, brutto, stupido, senza valore e peccatore e che il mondo è una giungla pericolosa, che nasconde insidie a ogni angolo. Nel tempo hai cominciato a credere a queste tremende bugie, finché un giorno hai dimenticato la tua bellezza, la tua forza, la tua innocenza e la tua salvezza innate. Alla fine, hai assunto un'identità opposta alla tua natura divina e, da allora, hai vissuto come qualcuno che in verità non sei.

Il palazzo e il mercato del pesce

Si racconta la storia di una principessa che, rapita da piccola, fu portata a vivere tra i venditori di pesce. Crebbe tra cataste di pesce, di cui aveva preso l'odore, e assunse la mentalità di un ambulante che vive tra mille difficoltà. Anni dopo, uno dei servitori del re trovò la principessa e la riportò a palazzo. I suoi genitori la accolsero pieni di gioia e le mostrarono la sua stanza elegante, con un letto meraviglioso, tessuti preziosi, fiori colorati, incensi aromatici, una vista straordinaria e servi a sua completa disposizione. Nella sua prima notte a palazzo, la principessa si rigirò tra le lenzuola senza riuscire a prendere sonno. "Fatemi uscire da qui" urlava, "voglio andare a casa."

La principessa non si rendeva conto che quella era la sua casa. Eleganza, nobiltà e ricchezza le appartenevano per diritto di nascita. Ma si era così abituata a vivere tra cattivi odori e in povertà che aveva finito per credere che quelle condizioni fossero il vero posto che doveva occupare nella vita. Normale, però, non coincide per forza con naturale. Come la principessa, tutti ci siamo abituati a vivere in stanze mentali molto più squallide di quelle che meritiamo.

Puoi ritrovare la strada per tornare a palazzo ricordando la tua vera origine. Un corso in miracoli ci spinge ad affermare: "Io sono come Dio mi ha creato." Di tutte le lezioni del Libro degli Esercizi, questa (Lezione 94) è l'unica che viene ripetuta non una (Lezione 110), ma ben due volte (Lezione 162), oltre a essere presente in molti ripassi e nel Testo. Il Corso vuole che ti sia chiara questa verità: la tua identità autentica è solo e unicamente spirituale. Tu non sei il tuo nome, la tua età, il tuo peso, il tuo indirizzo, la tua religione, il tuo stato civile, il tuo lavoro, il tuo conto in banca, la tua diagnosi medica, o qualsiasi altro attributo con cui il mondo t'identifica. Anche se la società ti dà etichette diverse a seconda dei parametri a cui fa riferimento, tu resti integro così come sei stato creato. L'obiettivo dell'intero Corso è fare in modo che tu ti veda con gli stessi occhi del Potere Superiore. Quando questo avviene, vivi in armonia con la dignità della tua identità divina.

Il viaggio verso Dio è semplicemente il risveglio della conoscenza di dove sei sempre, e di ciò che sei per sempre.

- T-8.VI.9:6

She Loves Me, Yeoh, Yeah, Yeah

Se ripeti abbastanza spesso una bugia, finisci per crederci. Quando ero alle inedie, andai a un concerto dei Beatles ad Atlantic City. Il giorno dopo, a scuola, decisi di far colpo sulla mia compagna che si chiamava Donna, raccontandole che avevo incontrato Paul McCartney mentre usciva dalla sala. E, cosa ancora più emozionante, Paul mi aveva dato il suo plettro! Come prova, le mostrai il plettro con le sue iniziali "P.M." incise sopra. Le sue pupille si dilatarono. Per elettrizzarla ulteriormente, le misi il plettro in mano e le dissi che volevo che lo tenesse lei. Donna andò in estasi e mi diede un bacio sulla guancia, rendendo quello il momento migliore dell'anno. Poi la voce che avevo avuto il plettro di Paul McCartney si diffuse, regalandomi un anno di notorietà.

La storia, ovviamente, era falsa dalla A alla Z. Ma nei giorni che seguirono la raccontai tante volte, aggiungendo sempre più dettagli, che oggi, se ci ripenso, mi sembra vera come tanti eventi realmente accaduti. Riesco a vedere con chiarezza Paul che esce di corsa dalla sala e mi lancia il plettro. Sento tutta l'emozione di un evento che non è mai avvenuto!

Gli psicologi ci spiegano che il subconscio non riesce a distinguere tra realtà e immaginazione. Le immagini che fissiamo nella mente, soprattutto se accompagnate da un'emozione, danno come esito la stessa esperienza, vere o false che siano. Quando gli ipnotizzatori toccano il braccio di una persona ipnotizzata con una gomma da cancellare, dicendogli che è una sigaretta accesa, sul braccio si forma una vescica. Quando invece il braccio viene sfiorato con una sigaretta accesa, ma alla persona si dice che è una gomma, la pelle resta intatta. UCIM ci dice: "I pensieri che hai sono potenti, e le illusioni sono tanto forti, nei loro effetti, quanto la verità" (E-132.L4). Spiega anche...

[...] se speri di evitarti la paura, ci sono alcune cose delle quali devi renderti conto e farlo pienamente. La mente è molto potente e non perde mai la sua forza creativa. Non dorme mai. Crea in ogni istante. È difficile rendersi conto che pensiero e credenza si combinino in una potente ondata che può letteralmente spostare le montagne. [...] Non ci sono pensieri futili. Qualsiasi pensiero produce una forma di qualche livello.

- T-2.VI.9:4-8,13-14

Ciò che dà origine alla percezione di tutto un mondo non può affatto essere chiamato futile.

- E-16.2:2

La tua mente inconscia si è appropriata di una spaventosa quantità di bugie su te stesso, ponendo in rilievo cosa non va in te e nel mondo. Tu hai manifestato queste falsità nelle relazioni sentimentali, sul lavoro, nelle questioni finanziarie, nell'ambito della salute e in altre importanti aree della vita. Il mondo che vedi si basa su una massa di illusioni che sembrano reali perché moltissime persone ci credono e basano la loro vita su di esse. Eppure il fatto che un'invenzione sia popolare non la rende vera, né l'abitudine può far diventare la paura più reale dell'amore. L'unica soluzione per questo scambio d'identità è ricordare chi sei.

Chi interpretava Dio?

Nel film classico I dieci comandamenti, Mosè, interpretato da Charlton Heston, sale sulla cima del Sinai, dove incontra Dio, che gli appare sotto forma di roveto ardente. Quando Mosè gli chiede perché non ha ascoltato le preghiere del popolo ebraico ridotto in schiavitù, Dio risponde che le ha ascoltate e che, per liberare il suo popolo, invia lui, Mosè, dal Faraone.

"Chi sono io, perché hai scelto me?" chiede Mosè.

"Ti insegnerò cosa dire" risponde Dio. Allora Mosè implora Dio di rivelargli il Suo nome. Dio risponde: "Io sono colui che è."

Per molti anni, l'identità dell'attore che dava la voce a Dio fu tenuta nascosta. Alla fine fu rivelato che la voce di quella scena era di Charlton Heston, resa più profonda con alcuni effetti speciali. La scena, tratta parola per parola dalla Bibbia, offre una grande verità spirituale. La voce di Dio è la nostra stessa voce. Quando Dio ti parla, cosa che accade in ogni istante, che tu ne sia consapevole o meno, ricevi consiglio dal tuo stesso Sé. Gli effetti speciali del mondo delle illusioni hanno distorto la tua voce per farti credere che appartenga a un altro, e la società di produzione ha tenuto nascosto il processo. Ma alla fine tutti i segreti vengono alla luce. Quando parli a Dio, in realtà parli con te stesso. Quell'"io sono" che identifichi con te stesso è quell'"io sono" che è Dio.

Quando metti alla prova Dio su come si possa cambiare il mondo, la Sua risposta è: attraverso di te. Questo non significa che tu debba letteralmente prendere un esercito, affrontare un faraone, e liberare un popolo oppresso, anche se, a livello metaforico, è proprio quello che devi fare. Il significato fondamentale è che la tua vita verrà liberata quando porterai la presenza di Dio nel mondo, permettendoti di essere semplicemente te stesso. Quello che salva te, e insieme il mondo, è il tuo Sé vero e autentico.

L'invasione degli ultracorpi

Quando la mia amica Sara andò all'ospedale per vedere il bimbo appena nato di una sua amica, trovò il reparto maternità chiuso e sotto stretta sorveglianza. Qualche mese prima, infatti, qualcuno si era intrufolato e aveva rapito un neonato. Da quel momento l'ospedale si era attrezzato in modo che quell'incidente non si ripetesse. Quest'evento è il simbolo di quello che è avvenuto a tutti noi. La paura e l'illusione ci hanno sottratto alla nostra vera famiglia. Siamo stati portati, come dice la Bibbia, in un Paese lontano, dove la verità è stata così distorta che l'umanità sembra essere destinata all'inferno, dal quale si salvano pochissime anime sante.

Eppure, come il figliol prodigo, a un certo punto ci stanchiamo di razzolare nel fango con i maiali. Sentiamo che la vita che stiamo vivendo non può essere quella che Dio voleva per noi, e diventiamo impazienti di tornare alla nostra vera casa. Quando la nostra vita diventa vuota e ingombrante, cerchiamo risposte più alte. Poi qualcuno ci parla di Un corso in miracoli o di un altro insegnamento prezioso che, come un GPS spirituale, ci aiuta a ritrovare la strada di casa. Ci siamo immersi quanto più abbiamo potuto nel mondo dell'illusione e ora abbiamo fame di verità.

E siccome abbiamo chiesto, ci viene dato.

Non accontentarti della piccolezza. [...] Tuttavia ciò di cui non ti rendi conto ogni volta che scegli, è che la tua scelta è la tua valutazione di te stesso. Scegli la piccolezza e non avrai pace perché avrai giudicato te stesso indegno di essa. [...] È essenziale che accetti il fatto, e che lo accetti lietamente, che non c'è forma di piccolezza che ti possa mai appagare. [...] Perché sarai contento solo nella grandezza [...].

- Estratti da T-15.III. 1-2

Questo testo è estratto dal libro "Un Corso in Miracoli... Semplice".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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