SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 8 min

Vivo con Te Non Vivo per Te - Anteprima del libro di Jhonny Mariotto

Rieduca il tuo cuore e abbraccia così un amore vero

Seminiamo oggi le nostre relazioni di domani

C’è saggezza nella metafora del piano di semina. Prima ariamo i campi, poi aggiungiamo il fertilizzante e i nutrienti. Infine ci prepariamo a gettare i semi.

Spesso ci dimentichiamo di quanto siano importanti le fasi iniziali, di quanto la preparazione sia fondamentale per dare poi forma ad un raccolto di qualità. Purtroppo pensiamo che la preparazione possa essere tralasciata, passando direttamente alla semina e al raccolto. Non è di certo così. Più attenzione viene data alla preparazione del terreno, con i giusti nutrienti e fertilizzanti naturali, più sarà “facile” ottenere un buon raccolto.

La preparazione avviene dentro di noi, integrando la consapevolezza necessaria affinché i semi dell’amore crescano dando forma a rapporti veri e liberi. Ogni significativo frutto di domani prende forza dal nutrimento e dalla consapevolezza di ciò che preparate con attenzione e pazienza oggi.

Se spettegolate e litigate oggi, macchierete, sporcherete il vostro domani. Se opprimete i vostri compagni, riceverete la loro rabbia cupa, domani. Se aiutate qualcuno oggi, riceverete la vostra ricompensa domani. Se esprimete aggressione oggi, altri reagiranno per paura domani. Se mentite oggi, qualcuno vi ingannerà domani. Se risucchiate qualcuno nella vostra sfera di influenza oggi, vi scontrerete con la riluttanza domani. Se urlate a qualcuno oggi, esso si terrà a distanza domani. Se non siete chiari oggi, dovrete dissipare la confusione domani. Se confidate i vostri problemi oggi, vi sarà chiesto come state domani. Se fate dei cambiamenti oggi, vedrete i risultati domani. Pertanto, sappiate che il paradiso di domani ha origine nelle scelte di oggi, in ogni vostro pensiero, parola e azione.

“Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, prima di essere accaduto”. - Rainer Maria Rilke

Non smettete mai di prestare attenzione al vostro campo; ponete la giusta cura, nutritelo di bontà e di gentilezza, di umiltà e semplicità, di ascolto e presenza, di libertà e sostegno e poi lasciate che tutto cresca armoniosamente, senza fretta ma con pazienza, senza paura ma con fede. Ripulite dalle erbacce, estirpate tutti quei pensieri che alimentano il dubbio e la paura, così che i semi del vero amore, crescano nutriti della vostra totale intenzione ed attenzione. Perché il vostro più grande compito è di non permettere all’oscurità di dimorare nella vostra mente.

Ogni frutto ha la sua stagione

La primavera non va ricercata, ma va semplicemente accolta, nello stupore e nella gioia. L’albero che è la tua vita, non può fiorire quando lo vuoi e non darà i frutti nell’istante in cui lo desideri, segue invece il tempo delle stagioni perché tutto è collegato con quell’energia intelligente che dà forma a tutto ciò che esiste. Quindi rilassati, rimani fiducioso e paziente, e scopri momento dopo momento il dono che ogni attimo porta con sé. Non cercare, ma rimani fiducioso nella scoperta.

L’amore non va ricercato, ma svelato istante dopo istante attraverso l’esperienza. La scoperta non ha aspettative e non è contaminata dalla tua idea di come dovrà essere il futuro. La ricerca invece è mossa dal desiderio e, grazie alla sua spinta, tu hai già dato forma a tutto ciò che speri di incontrare.

In questo modo non sei in grado di cogliere il dono che incontri proprio perché hai già dato la risposta a tutte le tue domande negando ogni altra possibilità. Tante occasioni vanno sprecate lungo il cammino, proprio perché non sai andare oltre a ciò che hai scelto di vedere. Lascia andare queste sovrastrutture, smettila di guardare il calendario facendo programmi su cosa domani o dopodomani deve arrivare. Liberati da questi condizionamenti che poi diventeranno conflitti e sofferenza. Devi solamente aprire la finestra al mattino, guardare il sole e iniziare a ringraziare, fiducioso che anche oggi tutto può accadere, e sarà rivolto al tuo bene.

Osserva l’alternarsi delle stagioni, osserva come durante l’inverno tutto è spoglio e privo di vita ma poi, con l’arrivo della primavera, tutto si trasforma quasi per magia. Come ci richiama questa poesia di Emily Dickinson.

La primavera ritorna sul mondo

guardo l’aprile, che non ha colori

per me, finché tu venga

come prima del giungere dell’ape,

inerti stanno i fiori

destati all’esistenza da un ronzio.

E così si rinnova anche la tua vita. E un processo naturale, che tu ne sia o no consapevole. Accade. Giunge a te. Ogni frutto ha la sua stagione, più entri nel flusso dell’accoglienza senza attaccamento al risultato, senza il tormento dell’aspettativa, più liberi la magia della sincronicità e nuove opportunità prenderanno forma davanti a te, per dare fioritura alla tua felicità. Il principio creatore si basa su una semplice verità: né prima, né dopo. Ma solo nel giusto “momento”. Ogni persona che incontri lungo il cammino non viene richiamata nella tua esperienza da ciò che fai, ma da ciò che sei. Quindi risponde ad un richiamo vibrazionale, ad una risonanza creata da un determinato livello di coscienza e funzionale per la tua crescita. Non chiederti dunque cosa devi fare o quanto devi aspettare! Chiediti invece: come sono mentre faccio tutto quello che faccio? Perché se la tua attenzione è proiettata ad alimentare l’illusione in un domani che ancora non c’è, tutto il tuo essere vibrerà di ciò che ti manca, e quello attrarrai: l’esperienza della mancanza. Ma nel momento in cui tutto il tuo essere vibrerà di gratitudine per tutto quello che già hai nella tua vita, allora attrarrai tutto ciò che corrisponde a quella vibrazione. Quindi non guardare dalla finestra di casa con triste nostalgia, con ossessivo desiderio di quello che i tuoi occhi vogliono incontrare. Vivi ogni istante con leggerezza, consapevole che ogni frutto ha la sua stagione e tutto matura scandito dai ritmi eterni della vita.

“Ciò che deve venire con te, lo porterai con te qualunque strada tu scelga di percorrere”.

La naturale essenza dell'universo è la coesistenza degli opposti

Ciò che ci sembra negativo in realtà è il tramite per raggiungere il suo opposto. È come un pendolo nel suo moto perpetuo, dove l’oscillazione varia da un polo all’altro, e l’approdo a uno diventa poi la spinta per raggiungere l’altro. Non possiamo essere generosi se prima non abbiamo fatto esperienza dell’avarizia. Non pensiamo di essere virtuosi se prima, in qualche occasione, non abbiamo fatto soffrire. Tutto ciò che viene indicato come male, in realtà - se accolto e vissuto - porta alla sola e vera esperienza d’amore. Qualunque cosa tu scelga nella vita, sappi che stai scegliendo anche il suo opposto. Quando scegli la luce scegli anche l’ombra, se scegli il giorno automaticamente farai esperienza anche della notte, se scegli l’amore scegli anche l’odio che vi si cela dietro.

Ogni volta che sarai stanco di qualche cosa andrai incontro al suo opposto e allora potrai tornare di nuovo al punto di partenza. Se sei stanco della gentilezza incontrerai la rabbia, se sarai stanco della rabbia andrai incontro alla gentilezza.

Dopo un bel litigio sarai pronto ad amare nuovamente. Questo è il modo in cui continui a muoverti: felice e infelice, triste ed estatico, angosciato e rilassato. Ma questi opposti sono due lati della stessa medaglia. Quando il dritto è visibile, il rovescio è nascosto.

Come un’ombra l’opposto segue da presso la tua persona. Quindi l’unica possibilità che hai per interrompere questo incantesimo è non scegliere. Una volta che hai capito la dualità e la trappola che vi è nascosta, allora ti limiti a riderne.

Ne sei consapevole: basta! Che c’è da scegliere?

L’assenza di scelta è l’alchimia della trasformazione. Scompare il bisogno di scegliere, e dietro ogni scelta c’è sempre un desiderio e ogni desiderio è proiettato in un futuro che ancora non c’è. Il desiderio ti dice: “Combatti per un obiettivo, devi arrivare da qualche parte”.

La vita non arriva da nessuna parte, è solo esperienza, è solo “qui e ora”. Smettila di scegliere tra la luce e l’ombra, smettila di lottare l’una in virtù dell’altra, semplicemente accogli l’una e l’altra, in quanto sono due estremi dello stesso bastone, un bastone che non può essere spezzato, ma che può essere solo riconosciuto come unità.

Gli opposti coesisteranno sempre, e faranno sempre parte della tua esperienza, quindi sii consapevole, riconoscili, amali e usa il sorriso per trasformarli. Usa l’autoironia per accoglierli, usa la pazienza per comprenderli. Il sorriso è terapeutico. Siamo troppo seri: in realtà, abbiamo solo bisogno di ridere!

Questo testo è estratto dal libro "Vivo con Te Non Vivo per Te".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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