Guido De Giorgio
Biografia di Guido De Giorgio
Guido De Giorgio (1890-1957) è stato definito il « miglior discepolo italiano di Guénon » ed è senza dubbio uno dei rappresentanti maggiori e più « nascosti » del pensiero tradizionale nel nostro paese. Conobbe e venne apprezzato non solo da Rene Guénon, ma anche da Julius Evola, con i quali fu in corrispondenza. Ebbe una riconosciuta influenza su quest'ultimo, che parla di luì come « una specie di iniziato allo stato selvaggio » e ne fece conoscere « all'esterno » le idee ospitando suoi scritti su Ur (1928), La Torre (1930) e Diorama filosofico (1939-1942), ora riuniti in Introduzione alla Magia e in L'Instant et l'Eternile. Prima della guerra, Guido de Giorgio scrisse la sua unica opera organica ad ampio respiro, questa La Tradizione Romana che però rimase dispersa e sconosciuta — forse in un'unica copia dattiloscritta — sino al 1973, quando venne stampata per la prima volta in una edizione a tiratura limitata.