Libia B. Martinengo
Oltre il Limite
La straordinaria avventura del soldato John nella vita oltre la vita
La Straordinaria Avventura del Soldato John
Un romanzo ricco di invenzioni e simbologie
Biografia di Libia B. Martinengo
Libia B. Martinengo (nome originale Anna Bertelli, prima di essere adottata dalla contessa Martinengo; 12 settembre 1912 – 18 maggio 2000) fin dalla giovane età sviluppa doti medianiche e di sensitiva. A Torino entra in contatto con il Maestro, un’entità che le detta alcuni libri e le svela gli insegnamenti che lei condivide con una cerchia di persone via via più ampia.
Libia Martinengo ebbe un infanzia assai travagliata, perdendo la madre all’età di circa due anni e venendo colpita dalla poliomielite subito dopo, poliomielite che la bloccò completamente per oltre sette anni; avuta una piccola remissione spontanea s’impegnò con feroce voglia di vivere e di agire a ricuperare l’uso parziale delle membra. Impossibilitata a frequentare scuole, è un autentica autodidatta favorita nello studio assiduo da doti, ben presto rivelatesi, di sensibilità ultrafanica. Fra l’altro suscitò anche il vivo interesse dello scrittore Pitigrilli. Intendendo le sue facoltà come vera missione nei confronti degli uomini fratelli, non volle essere solo un oggetto di curiosità ma, seriamente applicandosi a migliorare se stessa, proiettandosi verso sfere di puro pensiero, ne captò lo spirito che trasfuse in una serie di opere letterarie e di conferenze, tanto che fondò un centro di studi attualmente seguito in Torino, Savona, Milano e Busto Arsizio da seri studiosi. Avendo fra le altre cose sviluppato doti guaritrici specialmente diagnostiche intese studiarle in quegli aspetti cosmici connessi con gli aspetti zodiacali, di cui tratta questo libro. Essa intende mandare un alto messaggio d’incoraggiamento e di amore a tutti quegli esseri che la sventura, il dolore e la malattia hanno colpito, essa intende questo messaggio avvallarlo con la sua esperienza, Non vi è tragica situazione che non sia possibile superare, con la fede in Dio e la buona volontà. Non vi è dramma che non sia per un bene maggiore; la Provvidenza guida ogni cosa per il bene e verso il bene, il male che s’incontra nella vita può dall’uomo esser mutato alchemicamente in bene durevole. L’Autrice proclama la sua sincera fede in Dio, ed e convinta dell’immortalità dell’anima umana, immortalità che sente come senso di piena responsabilità di ogni aspetto della vita.