Descrizione
Sette donne del passato scrivono una lettera immaginaria proprio a te, donna contemporanea del XXI secolo, così lontana da loro nello spazio e nel tempo, eppure così vicina.
Ti raccontano, utilizzando il linguaggio confidenziale e intimo che si usa tra vere amiche, qualcosa della loro vita, dei loro sogni e dei loro drammi.
Ti parlano degli aspetti preminenti che hanno riguardato il ruolo femminile all’interno della loro società, del loro rapporto con il divino e i suoi misteri, ma anche di come hanno saputo affrontare, con grande forza e coraggio esistenziale, gli eventi drammatici incorsi nella loro vita.
Sono donne che hanno indagato le loro ombrose contraddizioni, si sono avventurate nel regno della loro vita interiore nella sua splendida e dolorosa complessità; donne che hanno percorso le strade precarie della costruzione e della distruzione, maturando una sintonia talmente forte con la propria essenza divina che sono riuscite a realizzare uno stato d'essere che era partecipe della consapevolezza divina.
In ogni momento ognuno di noi si può rivolgere a un'identità più grande, più saggia, più amorevole, più capace di noi. Se la lasciamo fare, creiamo uno spazio d'accoglienza adeguato, in grado di accogliere la sua sacra essenza, un po' alla volta ci lasciamo plasmare e cominciamo a esprimerci attraverso la sua dimensione divina.
Le protagoniste di queste lettere hanno sperimentato la fede in qualcosa che trascende l'umanità per acquisire quella forza interiore che consente di accettare tutti gli eventi devastanti e resistere alle dure angosce emozionali dell'esistenza.
È la forza sacra e magnetica delle antiche Madri Celesti che sta bussando alla porta della nostra coscienza!
Ti chiedono, cosa non da poco, di resistere in mezzo alle macerie e di attraversare la terra dei morti da vivi, rassicurandoti che, a ogni tuo passo, si rinnoverà la memoria di un'antichissima promessa: sulla strada aperta del tuo cammino e del ricordo, c'è già "un posto per te".
Dal 2025 inizierà ufficialmente la nuova Era in cui ci saranno sempre più discepole donne, in qualità di guide spirituali, iniziate, artiste, insegnanti e anime illuminate, proprio come le protagoniste di queste lettere.
Eccole, in ordine di apparizione sul pianeta Terra:
Enheduanna, la prima poetessa della storia vissuta ben 4300 anni fa in Mesopotamia, ci ha lasciato numerosi poemi che, composti in una lingua letterariamente molto elevata, sono ritenuti ancora oggi dei componimenti di rara bellezza e soprattutto godono di una particolarità unica essendo stati scritti in prima persona, dando così vita a dei resoconti molto intimi e personali, che per l’epoca furono assolutamente inediti.
Ahmose, una sacerdotessa egiziana la cui storia risale al 300 a.C., devota al culto della dea Iside, ebbe come dimora il tempio di File, lungo le rive del Nilo, nella piccola isola omonima, dove, secondo la tradizione, Iside ricompose le membra sparse del suo amato sposo Osiride. Anche Ahmose si affidò alle amorevoli cure della Grande Maga e Guaritrice poiché sentiva di dover ricomporre qualcosa che dentro di sé si era frantumato.
Giovanna, in qualità di discepola di Gesù, ci fa entrare in contatto con la grande apertura che il rivoluzionario Maestro riservava a tutti coloro che incontrava, in particolar modo alle donne. Attraverso la sua testimonianza avrai la possibilità di avvicinarti alla sensibilità femminile di Gesù e al profondo senso spirituale sul quale fondò la sua esistenza.
Ipazia, maestra del libero pensiero, nacque ad Alessandria d’Egitto intorno al 370 d.C. Affascinante, colta, saggia e intelligente, fu una filosofa dalla mente eccelsa, oltre che una brillante matematica e astronoma. La sua vita, che lei stessa ti racconta nel suo scritto appassionato, fu un’esistenza intensa, così come lo fu anche la sua morte, che, per com’è avvenuta, e per via delle implicazioni storiche che portò con sé, la resero “immortale” agli occhi dei posteri.
Onenna fu l’ultima sacerdotessa druida vissuta nel 600 d.C. Fedele al culto delle sue antenate, nelle vesti di ultima sacerdotessa druida, continuò a celebrare la presenza delle divinità che si celavano negli alberi della foresta, nelle sorgenti e nelle sacre pietre rendendo onore alle profetesse, veggenti, guaritrici, poetesse, maghe ed erboriste quali furono le sue celebri antenate.
Madre Shipton, una delle streghe più famose che la storia ricordi, nacque nel 1488 d.C. nello Yorkshire. Leggendo la sua lettera ti potrai rendere conto di cosa abbia significato per le donne essere tacciate di stregoneria. La caccia alle streghe è stata considerata erroneamente un frutto dell’arretratezza e dell’ignoranza dei “secoli bui”, ossia del Medioevo, in realtà è stato un fenomeno accaduto durante il Rinascimento, quando la morte sul rogo era considerata “una crudeltà necessaria”.
Mama Mantu, vissuta circa 500 anni fa, appartenente alla civiltà Inca, è stata una Mamakuna, cioè una donna che ha avuto il privilegio di frequentare un’importante istituzione che preparava le donne ad affrontare la vita con saggezza e amore. A causa della violenta irruzione dei conquistatori spagnoli la sua civiltà, un esempio di un meraviglioso modo di organizzazione e complementarietà tra i due sessi, fu ferocemente annientata e lei visse sulla sua pelle questo terribile shock.
La spinta verso la liberazione delle energie femminili è già iniziata, ma ancora non è del tutto visibile: la nuova Era che stiamo per vivere deve poter contare anche sullo spirito e la memoria ritrovata di queste sette donne, le cui vite appartengono ad un solo tempo, il tempo di adesso.
Dettagli eBook - PDF
Editore | Michela Caelli Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2022 |
Formato | eBook - PDF - Pagine: 230 |
EAN13 | E5790422 |
Lo trovi in: | Letture - ebook |
Autore

Dello stesso autore:
Potrebbero interessarti anche:
Vuoi essere il primo a scrivere una recensione?
Scrivi una recensione e guadagna Punti Gratitudine!
Scrivi una recensione!