Descrizione
Transessualità. Il Volo della Sirena è una storia vera, di profonda umanità, con la differenza che la protagonista, Diana Casas, cambia sesso nel corso della vita. In verità afferma il suo sesso mentale, una vittoria di libertà in una società che relega i diversi là in fondo, all’obbligo della clandestinità, alla prigione del moralismo più infamante.
Dal dramma di una infanzia negata Flora, domestica presso una ricca famiglia, è costretta a diventare spettatrice silenziosa di violenze e di un mistero, quello di “Baby”, il bambino dai lunghi capelli d’oro che accudisce con dedizione.
Assisterà impotente all’orrore dello stupro, ma soprattutto al miracolo di una straordinaria metamorfosi. Il piccolo uomo diventerà una donna, Diana, che attraverso fasi alterne vincerà la sua battaglia con la vita, fino a trovare l’amore cercato e atteso.
Una storia travolgente e vera, dai personaggi alle ambientazioni, narrata con un ritmo fluido e incalzante da sceneggiatura cinematografica. Un messaggio nuovo, destinato a demolire la disparità dei sessi.
Dettagli eBook - PDF
Editore | DI Renzo Editore |
Anno Pubblicazione | 2012 |
Formato | eBook - PDF - Pagine: 100 |
EAN13 | 7000005776025 |
Lo trovi in: | Racconti - eBook |
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Liliana
Voto:
GIULIA MELONI: sono una anziana signora fiorentina, traduttrice, sensibilizzata dalla causa GLBT per il semplice fatto di avere una sorella omosessuale, accoppiata e felice. Ho trovato l'informazione di questo splendido libro per caso, sulle pagine web di Barbara Palombelli. L'ho comprato e letto d'un fiato in due pomeriggi. Mi ha gradevolmente sorpreso la delicatezza con cui l'autrice tratta l'argomento pedofilia e transessualità. Già dalle prime pagine fa prendere al lettore le parti della bella protagonista (che vive a Roma e ha dato la testimianza diretta della sua esperienza di vita al Maurizio Costanzo Show). Potrebbe diventare un libro-simbolo nella lotta contro le discriminazioni a sfondo sessuale, l'ho trovato molto educativo per tutti i genitori, e perfino "terapeutico" nel senso che personalmente mi ha aiutato a rivedere gli ultimi preconcetti che mi ero fatta nel corso degli anni. Sarebbe un vero peccato che non arrivasse alla gente comune e rimanesse ghettizzato negli ambienti GLBT. Ho voluto incoraggiarvi a leggerlo e farvelo "adottare". Vi lascio questo mio suggerimento: raccomandatelo ad altri amici, è un'opera sociale. DR. GIACOMO MANGIARACINA: Credo che un libro cosi', scritto da una esordiente argentina, debba definirsi unico e da leggersi per forza. Per la prima volta si affronta la tematica transessuale con l'occhio della normalita'. Una storia d'amore avvincente anche intrisa in una sofferenza tutta umana, ma dove stupro e prostituzione assumono minore rilievo rispetto alla vicenda centrale, dominata dall'amore. Un aspetto di grande rilievo e' la descrizione dei rituali delle tribu' matriarcali precolombiane prima della colonizzione spagnola, che spiega ancor piu' il transessualismo sudamericano, oltre a darci delle pagine ben curate di buona fattura letteraria, quasi una sceneggiatura cinematografica in certi punti. Diana Casas oggi vive a Roma, sposata, e vuole adottare una bambina. La sua battaglia continua. Ha pure un suo sito internet. Il libro di Liliana Gimenez, mi è sembrato interessante ed avvincente. Certo un libro non può descrivere la galassia delle esperienze e vite delle transessuali, ma ritengo sia comunque valido per iniziare a sensibilizzare le coscienze delle persone. Penso anche che le esperienze "importanti" di molte trans siano legate al proprio grado di "relazione positiva con il mondo". La transizione, supportata da un buon lavoro e da persone carine come amici, credo sia comunque una conquista di autonomia e dignità, esattamente come per una donna "vera" diventare "matura". In fondo la difficoltà di ciascuno di noi in questa società di recinti, è di avere in borsetta tante magiche palline colorate e stentare a capirne il valore, trovare difficile confrontare con l'altro i propri bagliori e riverberi incantati. Franci (donna transessuale). DAVIDE TOLU: Ho finito di leggere il libro in appena due giorni, trascinato dal suo ritmo e dalla trama, non trovando ostacoli che mi facessero storcere il naso e abbandonare sia pure momentaneamente la lettura. L'ho letto dalla prima all'ultima pagina, spiando in ogni riga, per coglierne subito l'essenza. Sono stato rapito dalla magia dei luoghi, dalla grande forza interiore di Fiore dell'Alba, capo di una tribù matriarcale delle Ande colombiane, antenata ideale, anche se non di sangue, della protagonista che ne fa rivivere tutto l'ardore, tutto l'orgoglio. Anche la storia di Diana Casas si svolge in senso matriarcale. Di madre in figlia, una forza che si rinnova, e anche quando capita in un corpo maschile, questa forza femminile è talmente forte che prevale. Da Baby infatti, bambino bellissimo ma dai lineamenti troppo delicati per un maschietto, come una farfalla dal bozzolo, sboccia Diana. Liliana Giménez non è solo una brava biografa, è prima di tutto un'ottima narratrice, che miscela sapientemente gli ingredienti tra tecnica e contenuti, ricreando in pagine piene di verve, guizzi d'energia, subitanei abbandoni sentimentali e introspezioni psicologiche, il ritmo incalzante della vita di Diana, questo personaggio affascinante, questa sirena bellissima: così donna eppure così diversa. La storia non si abbandona neppure un attimo alla morbosità a tutti i costi. L'autrice racconta ogni cosa riuscendo a non far sentire il suo sguardo e dotando perciò la narrazione della limpidezza necessaria a mostrarci i fatti e le persone così come realmente sono state, senza azzardare giudizi. I giudizi sono lasciati tutti ai lettori, alle lettrici: ma giunti all'ultima pagina, dopo aver conosciuto Diana nella sua umanità e non filtrata da quel misto di fascino e perversità che aleggia sempre intorno alle persone transessuali, i giudizi non possono essere altro che positivi. Ringrazio veramente di cuore Liliana Giménez per aver voluto dare voce e dignità ad una di quelle storie che i pregiudizi e le ipocrisie distorcono e infangano.