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Descrizione
Nell'autunno del 1913 il primo premio Nobel per la letteratura fu aggiudicato al grande poeta del Bengala, e ai più sembrò che l'Europa, col giudizio di Stoccolma, pronunziasse un elogio imparziale, generoso, d'un'arte esotica e peregrina, d'una civiltà diversa dalla nostra, di tutto un mondo di idee, di sentimenti lontano ed estraneo a noi.
Poco mancò che in Tagore altri vedesse esaltati, magnificati e premiati i vati vedici, i mistici autori delle Upanisad, Vâlmîki e Kâlidâsa. L'Europa si inchinava dunque dinanzi a Brahma e a Buddha, dinanzi ai miti innumerevoli conservati nell'epico racconto delle gesta dei Bharatidi e di Rama, dinanzi al magistero descrittivo con cui Kâlidâsae Bartrhari fanno rivivere nelle loro strofe le meraviglie di un clima lussureggiante e tropicale. Ma forsel'Europa premiando il Tagore non fece altro che lodare se stessa, la propria religione, i propri costumi, le proprie aspirazioni....
Tagore è un orientale di nascita, ma un occidentale, un anglo-sassone in tutto il restò. Egli ha lasciato impallidire gli dei, le saghe del suo paese, le millenarie dottrine additanti la via della rinunzia ed è diventato il più cospicuo esempio dell'uomo moderno indiano, sedotto dal bagliore della civiltà occidentale, capace di assimilarsela, di trarre anzi da essa tanto profitto che il maestro infine minaccia d'esser superato dal discepolo.
Dettagli eBook - EPUB
Editore | David De Angelis Editore |
Anno Pubblicazione | 2017 |
Formato | eBook - EPUB - Pagine: 100 |
EAN13 | 9788892661844 |
Lo trovi in: | Letture - ebook |
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