Descrizione
«Partivano. La gente di queste parti è sempre partita». I ricordi di Toni e Margherita, un anziano pastore e sua moglie, disegnano a tratti scarni ma decisi la loro storia, la storia della gente di Roaschia, nel Piemonte rurale di oltre mezzo secolo fa.
Pastori, acciugai, venditori di capelli, uomini perennemente in viaggio: l'etnografo si chiede se abbia senso parlare di «radici», quando esistono «terre dove vivere è un lusso che non ci si può concedere sempre», quando si è costretti a fuggire dal proprio villaggio per scampare alla povertà, per sopravvivere, «rubando l'erba» per le proprie pecore.
Eppure continuiamo a pensare che il nomade, il randagio, il bastardo, siano l'eccezione, e che il sedentario sia la norma.
Marco Aime, che in quelle terre è nato e cresciuto, stempera il «dato» antropologico e oggettivo in un racconto vivido, «in prima persona», e proprio per questo vitale, nonostante la patina del ricordo e della nostalgia.
La vita del pastore, segnata dall'universale diffidenza che i sedentari covano per i migranti di ogni tempo e luogo, diventa l'emblema - e la guida - di tutte le nostre peregrinazioni: «È quello il suo sapere, uno dei saperi del pastore, che tu non sai: conoscere la strada, trovarla sempre».
Dettagli eBook - PDF
Editore | Ponte alle Grazie |
Anno Pubblicazione | 2011 |
Formato | eBook - PDF - Pagine: 121 |
EAN13 | 9788862204613 |
Lo trovi in: | Racconti - eBook |
Autore
Marco Aime insegna Antropologia culturale all'Università di Genova. Tra i suoi saggi: Eccessi di culture (2004), Il primo libro di antropologia (2008), Il dono al tempo di Internet (2010), L'altro e l'altrove. Antropologia, geografia e turismo (2012, con Davide Papotti) e La fatica di diventare grandi (2014, con Gustavo Pietropolli Charmet).
Dello stesso autore:
Vuoi essere il primo a scrivere una recensione?
Scrivi una recensione e guadagna Punti Gratitudine!
Scrivi una recensione!