Descrizione
In questa formidabile serie di colloqui, l'ottantacinquenne linguista e politologo statunitense analizza il mondo contemporaneo e le tensioni che lo animano, denunciando i «sistemi di potere» - governi, organismi finanziari, multinazionali - che alimentano divisioni nella società allo scopo di assoggettare gli individui.
A finire sotto il suo sguardo chirurgico non è solo il nuovo imperialismo americano, che perpetua persino sotto Obama strategie consolidate, ma anche il potere, più recente e oramai forse più invasivo, del capitale finanziario transnazionale, che ha scalzato quello legato all'industria e al commercio.
È il potere delle multinazionali, della BCE e dei fautori dell'austerity, che impoverisce il ceto medio e tiene sotto scacco l'Europa. Sono questi «sistemi» a muovere una nuova guerra di classe contro i lavoratori e la società, una guerra che non può che essere «unilaterale». Al servizio del potere, oggi come sempre, la macchina della propaganda, che induce nuovi bisogni e crea sottomissione.
«Il potere non si suicida», dice Chomsky, ma alcune forme di democrazia partecipata e di cittadinanza attiva emergono a contrastare la sua forza schiacciante: il movimento Occupy e gli indignados, la gestione operaia delle fabbriche, le rivolte della Primavera araba dimostrano che lottare per migliorare le cose è possibile. A patto di non sedersi davanti alla tv: Chomsky interviene qui, infatti, anche su questioni di politica culturale, facendo il bilancio della sua lunga attività di linguista e denunciando lo stato della cultura e dell'istruzione attraverso un'acuta critica ai libri elettronici, a Twitter e ai social network.
Il messaggio politico e umano di un grande intellettuale indipendente, uno dei pochissimi veri saggi dei nostri tempi.
Dettagli eBook - PDF
Editore | Ponte alle Grazie |
Anno Pubblicazione | 2013 |
Formato | eBook - PDF - Pagine: 192 |
EAN13 | 9788862208765 |
Lo trovi in: | Attualità e temi sociali - ebook |
Autore

Noam Chomsky è il maggior linguista vivente e uno dei punti di riferimento della sinistra radicale internazionale. È professore emerito di Linguistica al Massachusetts Institute of Technology.
Tra le sue opere tradotte in italiano: «Il linguaggio e la mente» (Bollati Boringhieri, 2010) e «La scienza del linguaggio» (Il Saggiatore, 2015).
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