Descrizione
Uno scolaro di quinta elementare, intelligente e vivace, ma probabilmente con qualche tratto di dislessia, affronta ogni mattina la sua porzione quotidiana di fallimento scolastico. Oltretutto, gli è venuta a mancare la mamma due anni prima, dopo lunga malattia...
Sarà la bellissima amicizia con Manocchia, piccolo e sperduto nella nuova classe, a toglierlo dalla solitudine e a riaprirlo alla vita.
Il racconto è la voce narrante del bambino stesso, questo piccolo gigante, così ricco di simpatia, che si carica sulle spalle tutta la sua fragile esistenza e si spinge avanti per conquistare il suo posto in questo mondo.
Il lettore - bambino o adolescente, docente o genitore - è conquistato da questa voce fresca, coraggiosa, che scava, scava, che vuol tirarsi fuori dal suo naufragio senza fine.. È così che, per via narrativa - autobiografica - questo libro tratta in modo penetrante il tema dei bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche - "con problemi" - e quello dell'amicizia, di quanto possa essere ricco e vitale in una storia personale il grandioso evento di un'amicizia che sboccia tra i banchi di scuola.
Giovannino, l'ex-scolaretto naufrago, divenne poi preside di scuola media per più di vent'anni, avendo, per supplemento di prestigio, l'asso nella manica di aver vissuto dall'interno il problema delle difficoltà scolastiche - con " problemi" - cosa che ha sempre amato confidare segretamente a quegli scolari (numerosi, purtroppo) che vivono tuttora, con enorme sofferenza, la catastrofe quotidiana dell'insuccesso scolastico.
Dettagli eBook - PDF
Editore | Elison Publishing |
Anno Pubblicazione | 2015 |
Formato | eBook - PDF - Pagine: 126 |
EAN13 | 9788869630484 |
Lo trovi in: | Bambini e Ragazzi - ebook |
Recensioni Clienti
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Agostina
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Voto:
Il libro è fantastico, a tratti commovente. Scritto con uno stile dinamico, pulito, essenziale, caratteristiche sempre più rare, competenza linguistica ormai in estinzione. La storia ti proietta in un mondo antico di straordinaria attualità, caratterizzato da relazioni umane intense, autentiche, dove il bambino è chiamato ad affrontare il mondo con le sue forze, ma mai abbandonato dalla figura genitoriale. Persino la sofferenza ( la morte della mamma) si affaccia in modo silente, quasi a temere che ancora oggi, nonostante gli anni trascorsi, possa prendere il sopravvento su tutto. Filo conduttore è il ricordo di essere stato bambino, delle sensazioni, delle paure, delle incertezze vissute nella propria infanzia e la necessità di affrontarle: è così che si diventa adulti consapevoli, educatori attenti. Complimenti all'autore.