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Descrizione
In modo sempre più ricorrente dobbiamo interrogarci se “chiudere il rubinetto”, per qualunque motivo, è conforme ai nostri principi etici, laici o religiosi...
Chiusura della fornitura dell’acqua, distacco dell'utenza. Perché un’eventualità che sembrava così improbabile, dopo la conquista del servizio idrico a tutti, è diventata un problema concreto per tante persone?
Pur vivendo in una società che si presume “evoluta”, avviene infatti sempre più frequentemente che il rubinetto di casa venga chiuso dal gestore o dal condominio, provocando situazioni di grave disagio anche di lungo periodo. Oltre a coinvolgere pesantemente gli utenti interessati, il fenomeno ha evidenti ricadute sul piano igienico-sanitario di portata generale.
Come si arriva a negare l’accesso a un bene così fondamentale?
In anni di difficoltà economiche socialmente diffuse, i distacchi possono essere determinati dal mancato pagamento della tariffa al gestore del servizio idrico, oppure dal mancato pagamento di spese condominiali, che sono spesso del tutto diverse da quelle relative alla fornitura idrica.
La mancata installazione del contatore individuale, obbligatorio per legge, gioca un ruolo fondamentale per l'equa ripartizione dei consumi, la certezza dei costi e la responsabilizzazione degli utenti.
L’autore, magistrato a Milano e presidente della sezione che si occupa di condominio, spiega i meccanismi sociali e giuridici del fenomeno, a partire dall’esperienza concreta relativa ai casi in cui l’amministratore di un condominio si rivolge al giudice per ottenere l’autorizzazione al distacco dell’utenza.
L’innegabile esistenza del diritto umano all’acqua confligge apertamente con il distacco, comunque e da chiunque eseguito: la conquista degli ultimi cento anni, ovvero garantire a tutti acqua potabile, rischia di venire vanificata dal troppo semplicistico meccanismo mercantile: prestazione del servizio contro pagamento - esclusione dal servizio in caso di impossibilità di pagare.
Le soluzioni esistono e il libro, attraverso una documentata esposizione delle norme nazionali e internazionali, indica le strade percorribili da utenti, amministratori e operatori del diritto.
Con il corredo dei contributi di Eugenio Correale, avvocato, direttore del Centro studi ANACI (Associazione Nazionale Amministratori di Condominio) di Milano, sui problemi della falda acquifera, e di Padre Alex Zanotelli, sulla situazione di Napoli.
In Appendice, una selezione ragionata delle principali norme di riferimento.
Dettagli Libro
Editore | Mc Editrice Sas |
Anno Pubblicazione | 2016 |
Formato | Libro - Pagine: 125 - 15x21cm |
EAN13 | 9788888432458 |
Lo trovi in: | Acqua |
Autore
Marco Manunta, magistrato presso il Tribunale di Milano, si occupa da anni degli aspetti giuridici che riguardano la gestione dell’acqua, con particolare riguardo al Diritto Internazionale e dell’Llnione Europea. Per MC ha già pubblicato vari titoli, tra cui, sempre nella Collana HYDOR, Fuori i mercanti dall'acqua (2001), L’acqua nei codici (2003), Ripubblicizzare l’acqua (2005), uno statuto per l'acqua (2010).
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