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Descrizione
Dallo stesso autore del libro bestseller Spillover.
Un tempo simboli di forza e grandezza, temuti e venerati come divinità, leoni e tigri, orsi e coccodrilli (i "predatori alfa") sono ormai specie "terminali".
Nel giro di centocinquant'anni si prevede che debbano definitivamente uscire di scena. E un altro capitolo della storia evolutiva si sarà chiuso.
Ma al di là delle implicazioni strettamente ecologiche vi è una ragione più profonda per osservare con inquietudine il grande invalido, spogliato della sua regalità e ridotto all'impotenza.
Da loro, per centinaia di migliaia di anni, gli uomini furono divorati, finché non si trasformarono essi stessi in animali divoranti.
Quammen, autore di reportages per National Geographic, conduce la sua analisi tra scienza, letteratura e mito.
«Grandi e terribili belve carnivore hanno da sempre condiviso lo spazio con gli esseri umani. Erano parte del contesto ecologico nel quale si è evoluto “Homo sapiens”. Erano parte dell’ambiente psicologico in cui è sorto il nostro senso di identità come specie. Erano parte dei sistemi spirituali da noi inventati per far fronte alle alterne vicende dell’esistenza. I denti e gli artigli, la ferocia e la fame dei grandi predatori erano truci realtà che si potevano eludere ma non dimenticare. Di tanto in tanto un mostruoso carnivoro emergeva come una fatalità da una selva o da un fiume, a uccidere e a cibarsi del cadavere. Era – come oggi gli incidenti d’auto – una sventura consueta, che ogni volta, nonostante la consuetudine, rinnovava il trauma e l’orrore. E comunicava un certo messaggio. Una delle prime forme dell’autoconsapevolezza umana fu la percezione di essere pura e semplice carne».
David Quammen, autore del libro best-seller "Spillover"
Dettagli Libro
Editore | Adelphi Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2020 |
Formato | Libro - Pagine: 602 - 12,5x19,5cm |
EAN13 | 9788845935039 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
Autore
David Quammen (Cincinnati, 24 febbraio 1948) è uno scrittore e divulgatore scientifico statunitense. Per quindici anni ha curato una rubrica intitolata "Natural Acts" per la rivista Outside. I suoi articoli sono anche apparsi su National Geographic, Harper's, Rolling Stone, New York Times Book Review e altri periodici. La pandemia del coronavirus l'ha portato alla ribalta mondiale in quanto aveva predetto, già nel 2012, una nuova zoonosi pandemica con focolaio in Cina.
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