Aloe: la Ricetta Brasiliana detta di Padre Romano Zago

Padre Romano Zago propone una ricetta, nata tra le popolazioni povere del Brasile che sta girando il mondo, procurando speranza e benessere, e si basa sulle proprietà curative e di prevenzione dell' Aloe Arborescens. È un metodo che si applica da secoli in Sud America e in Oriente, nelle regioni più povere, e ha guarito migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo. In Giappone è diffusissimo ed è considerato la "cura che guarisce tutto".

È possibile, nell'epoca delle case farmaceutiche e della globalizzazione, combattere e vincere malattie come il cancro con un approccio attento alla persona e senza veleni o terapie invasive?

La validità di questa terapia basata sull'impiego dell'Aloe Arborescens, accompagnata ad una alimentazione adeguata, ha riscontro in centinaia di studi internazionali che hanno dato risultati letteralmente sbalorditivi. "L'Aloe Arborescens è una pianta xerofita appartenente alla famiglia delle liliacee; possiede la capacità di evitare l'eccessiva disidratazione e di sopravvivere in periodi di lunga siccità. Si presenta con il fusto legnoso semplice, con le foglie a rosetta carnosa, triangolari, con margine aculeato ed una lunga infiorescenza al centro."

L'Aloe, conosciuta già nell'antichità come pianta dell'immortalità e citata da fonti risalenti al 2100 a. c. e nel papiro egizio di Ebers come sostanza curativa, è straordinariamente disintossicante e ha delle proprietà che hanno quasi del miracoloso. Gli estratti dell'Aloe Arborescens vengono impiegati da anni nell'industria farmaceutica per curare le più varie malattie e questa pianta è stata addirittura brevettata come il più efficace anti-cancro.

Padre Romano Zago, francescano brasiliano di origine italiana, è nato a Layeado nel 1932. È stato maestro di formazione dei giovani frati che seguono il corso di studi filosofici nello studentato di Betlemme per poi passare al Seminario Teologico Internazionale del Convento di San Salvatore in Gerusalemme, dove insegna anche lingua latina.