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Descrizione
Nella sua opera, René Guénon ha fatto menzione, in maniera enigmatica, del ruolo «conservatore» della Massoneria, in particolare mettendo l’accento sulle diverse «eredità» che essa ha ricevuto. Per considerare più precisamente quel che significa tale affermazione, atta a «complicare» la diffusa rappresentazione di una organizzazione unicamente artigianale, limitata - se così si può dire - alla messa in opera simbolica dei gradi azzurri integranti il mestiere di costruttore, occorre riferirsi agli scritti di Denys Roman. Questo autore, infatti, dopo aver fissato la sua attenzione sulle numerose considerazioni massoniche sparse nei lavori di R. Guénon, approfondì il tema delle «eredità», il quale andò a costituire il filo conduttore di tutta la sua ricerca.
Denys Roman è lo pseudonimo di cui si servì Marcel Maugy (1901-1986) in tutti i suoi scritti, il primo dei quali, redatto dietro suggerimento di René Guénon, apparve sulla rivista «Etudes Traditionnelles» nel 1950. Solo qualche anno prima, Maugy aveva ricevuto l'iniziazione presso la loggia «La Grande Triade». Il verificarsi di tali avvenimenti era stato preceduto da un lungo periodo d’intenso «lavoro preparatorio», dal 1926 al 1946, nel corso del quale Maugy aveva maturato - sia pure entro certi limiti di comprensione, che egli stesso onestamente riconobbe - un’adesione «incondizionata» ai contenuti dell’opera di R. Guénon. Da quel momento in poi egli proseguì, sebbene con due significative parentesi, a prestare prevalentemente la sua collaborazione a «Etudes Traditionnelles», sotto forma di articoli e recensioni, occupandosi di temi in genere attinenti alla Massoneria, di cui indubbiamente possedeva una vasta conoscenza.
Benché gli studi di Denys Roman non siano di pubblicazione recente, riteniamo comunque profittevole prenderli in esame, dacché, così facendo, avremo l’occasione di attirare l’attenzione dei lettori su diversi punti riguardanti la via iniziatica massonica, toccati dall’autore con serietà e competenza non comuni.
È nostra convinzione che uno dei pregi maggiori di questi lavori sia rappresentato, oltre che dalla «fedeltà» allo spirito dell’opera di R. Guénon che affiora in ogni loro pagina, dall’elevato numero di dati che vi è possibile individuare; quindi, proprio per indurre i lettori a intraprendere per conto loro questo lavoro di cernita, ci conterremo a un «assaggio» dei punti che hanno attratto maggiormente la nostra attenzione, sviluppando sotto forma di commento quel che ci hanno suggerito.
Queste Annotazioni massoniche di Franco Peregrino sono originariamente apparse con il titolo «Due libri di Denys Roman», ripartite in tre sezioni, sulla «Rivista di Studi Tradizionali» di Torino (1961-2003). L’anno successivo alla loro pubblicazione, l’autore ricevette da Pietro Nutrizio, all’epoca anima e factotum di quella gloriosa iniziativa editoriale, l’incarico di predisporre e redigere - primariamente con Giovanni Testanera e André Bachelet, autore del saggio introduttivo alla presente monografia - una nuova rivista massonica, l’italo-francese «La Lettera G» / «La Lettre G» (2004-2015); fu in questa che vennero accolti, tra gli altri, numerosi scritti proprio di Denys Roman, tradotti per la prima volta in lingua italiana.
Dettagli Libro
Editore | Hm Torino |
Anno Pubblicazione | 2021 |
Formato | Libro - Pagine: 127 - 10,5x19,5cm |
EAN13 | 9788899734183 |
Lo trovi in: | Massoneria |
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