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Descrizione
Molte sono le motivazioni che possono spingere uno studioso a scrivere di storia.
Tra queste, le ragioni, profondamente radicate, che mossero l’autore delle Antichità Giudaiche furono il bisogno di ordinare in uno scritto eventi ai quali egli prese personalmente parte e il «fascino della grandezza di utili imprese rimaste neglette». Imprese ed eventi del passato da mettere in luce «a beneficio di tutti».
Nato a Gerusalemme nel 37 d.C., Tito Flavio Giuseppe era figlio di una nobile famiglia di sacerdoti e ricevette un’educazione raffinata, che gli permise di assumere, negli anni della guerra giudaica, l’importante carica di governatore militare di Galilea.
Dopo essere sopravvissuto, unico fra i ribelli, all’assedio della fortezza di Jotapata (nei pressi di Nazaret), fu condotto a Roma, dove divenne l’intellettuale di punta alla corte dell’imperatore Vespasiano guadagnandosi così, tra i contemporanei ebrei, la fama di traditore e apostata.
Nelle Antichità Giudaiche, suo capolavoro e scritto più ambizioso, Giuseppe si cimenta nell’enorme impresa di presentare alla sua nuova patria romana le antiche vicende del suo popolo e della sua terra d’origine, a partire dalla creazione del mondo, per arrivare fino all’età della casata Giulio-Claudia e alle guerre combattute durante il regno di Nerone.
Dettagli Libro
Editore | Utet |
Anno Pubblicazione | 2018 |
Formato | Libro - Pagine: 1314 |
EAN13 | 9788851156961 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
Posizione in classifica: | 6.976° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Recensioni Clienti
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Patrizia
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Voto:
Letto già in passato, Giuseppe Flavio scrive in modo semplice e fluido, piacevole la lettura, peccato che le lettere siano troppo piccole. Bello il cofanetto, confezione elegante e ideale per un regalo.