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Descrizione
Dalla possessione rituale alla Silicon Valley, l'antropologia ha oggi dilatato il campo di osservazione, ridefinendo il suo quadro concettuale e i suoi approcci metodologici.
Il compito dell'antropologo non è più quello di mettersi alla ricerca delle origini o scoprire paradisi perduti per colmare le lacune dell'atlante umano mondiale, bensì quello di proporre un'analisi critica delle modalità di espressione culturale all'interno dei contesti storici che danno loro senso.
Questo libretto agile e rigoroso ci invita così a seguire il lavoro dell'antropologo dalla scelta dell’oggetto di studio fino alla ricerca sul campo e alla stessa scrittura dei risultati.
Un breviario quanto mai utile che ci consente non solo di cogliere il nuovo volto dell'antropologia culturale, strappandola ai luoghi comuni di cui è spesso vittima, ma anche di osservare la realtà che ci circonda con occhi diversi, in grado di riconoscere la pluralità delle culture e al contempo le differenze interne alle singole culture.
Dettagli Libro
Editore | Elèuthera Editrice |
Anno Pubblicazione | 2019 |
Formato | Libro - Pagine: 127 - 12,5x19cm |
EAN13 | 9788833020570 |
Lo trovi in: | Società |
Autori
Marc Augé (Poitiers 1935), etnologo e scrittore, è stato presidente dell’École Des Hautes Études en Sciences Sociales dal 1985 al 1995. Ha studiato con acutezza molti aspetti della società contemporanea metropolitana.
Jean-Paul Colleyn (Bruxelles, 1949), oltre a insegnare all'École des Hautes Études en Sciences Sociales, ha svolto ricerca sul campo nell'Africa occidentale, soprattutto in Mali, ed è attualmente uno dei responsabili del Centre d'Études Africaines, Antropologo visuale, è autore di numerose pubblicazioni e di una trentina di film documentari.
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